Interessi Moratori: cosa sono e come si calcolano?

Gli interessi moratori rappresentano una componente cruciale nel diritto delle obbligazioni pecuniarie, fungendo da strumento risarcitorio per il creditore in caso di ritardato pagamento da parte del debitore. Questo articolo offre un'analisi approfondita degli interessi moratori, esaminando la loro natura, le normative di riferimento, le modalità di calcolo e le differenze rispetto ad altre tipologie di interessi.

Definizione di Interessi Moratori

Gli interessi moratori sono somme dovute dal debitore al creditore a titolo di risarcimento per il ritardo nell'adempimento di un'obbligazione pecuniaria. Si definisce ritardo l’inosservanza del termine dell’adempimento, ossia del tempo in cui la prestazione doveva essere eseguita: questo significa che il ritardo è un inadempimento temporale dell’obbligazione. In particolare, la mora è il ritardo imputabile al debitore. 

La loro funzione è compensare il creditore per il mancato tempestivo pagamento, indipendentemente dalla prova di un danno effettivo. Secondo l'articolo 1224 del Codice Civile italiano, il debitore in mora è tenuto a corrispondere gli interessi legali, salvo che sia stato pattuito un tasso diverso.

Per fare un esempio pratico, ipotizziamo il caso di un soggetto in difficoltà che richiede a un amico un prestito per concludere un contratto di mutuo. Il conoscente corrisponde la somma e ne ricava come corrispettivo gli interessi (art. 1815 c.c.): se si presenta un caso di pagamento in ritardo da parte dell’amico richiedente il prestito (mutuatario), il mutuante ha diritto, dal giorno della mora, a ricevere gli interessi moratori dovuti a tale ritardo. Tali interessi non vanno però confusi con gli interessi corrispettivi, spettanti al mutuante come controprestazione per aver prestato il denaro per il mutuo.

Normativa di Riferimento per gli interessi moratori

La disciplina degli interessi moratori si basa su diverse fonti normative:

  • Codice Civile Italiano: L'articolo 1224 regola gli interessi dovuti in caso di mora del debitore, stabilendo che sono dovuti gli interessi legali, salvo diversa pattuizione.
  • Decreto Legislativo 9 ottobre 2002, n. 231: Questo decreto recepisce la Direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, introducendo un tasso di interesse moratorio specifico per tali transazioni.
  • Legge 18 giugno 1998, n. 192: Regola la subfornitura nelle attività produttive, prevedendo specifiche disposizioni sugli interessi moratori.

Decorrenza degli Interessi Moratori

Gli interessi moratori decorrono automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine di pagamento, senza necessità di costituzione in mora, salvo diversa pattuizione contrattuale. Nelle transazioni commerciali, il termine di pagamento è generalmente fissato in 30 giorni, ma le parti possono concordare termini diversi, purché non siano gravemente iniqui per il creditore.

Calcolo degli Interessi Moratori

Il calcolo degli interessi moratori varia in funzione del tasso applicabile:

  • Tasso Legale: Se non diversamente concordato, si applica il tasso legale di interesse, determinato annualmente con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
  • Tasso Convenzionale: Le parti possono concordare un tasso diverso, purché sia formalizzato per iscritto e non superi il tasso soglia dell'usura.
  • Tasso per Transazioni Commerciali: Per le transazioni commerciali, il tasso di interesse moratorio è determinato aggiungendo 8 punti percentuali al tasso di riferimento stabilito dalla Banca Centrale Europea. Questo tasso è aggiornato semestralmente e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Formula di Calcolo

Per calcolare gli interessi moratori, si utilizza la seguente formula:

Interessi Moratori=Capitale×Tasso di Interesse×(Giorni di Ritardo/365)​

Dove:

  • Capitale: Importo dovuto.
  • Tasso di Interesse: Tasso applicabile (legale, convenzionale o per transazioni commerciali).
  • Giorni di Ritardo: Numero di giorni intercorsi dalla scadenza del pagamento al saldo effettivo.

Differenze tra Interessi Moratori e Corrispettivi

È fondamentale distinguere tra interessi moratori e interessi corrispettivi:

  • Interessi Corrispettivi: Rappresentano la remunerazione per l'utilizzo di una somma di denaro e sono dovuti indipendentemente dal ritardo nel pagamento. Ad esempio, gli interessi su un mutuo.
  • Interessi Moratori: Sono dovuti esclusivamente in caso di ritardo nel pagamento e hanno funzione risarcitoria per il creditore.

Applicazione degli Interessi Moratori nelle Transazioni Commerciali

Nelle transazioni commerciali tra imprese o tra imprese e pubbliche amministrazioni, gli interessi moratori assumono particolare rilevanza. Il Decreto Legislativo 231/2002 stabilisce che, in caso di ritardo nei pagamenti, il creditore ha diritto a:

  • Interessi Moratori: Calcolati come descritto in precedenza.
  • Rimborso dei Costi di Recupero: Una somma forfettaria di 40 euro, oltre al risarcimento per eventuali ulteriori costi sostenuti per il recupero del credito.


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