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Tasso di Interesse sul prestito: Tan e Taeg
di Marco Mattioli | 20-04-2017 | PrestitiEOLO Casa
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36.95 €/MESEQuando andiamo a richiedere un prestito personale, cercando di orientarci con difficoltà tra le tante proposte di banche e finanziarie (comprese quelle legate ai prestiti online) dobbiamo innanzitutto districarci tra termini che non conoscevamo come tassi di interesse, TAN, TAEG: parole tecniche che ci serve capire per conoscere i dettagli dell’offerta di finanziamento.
Probabilmente ci siamo già imbattuti, senza accorgercene, in questa terminologia semplicemente acquistando a rate un telefonino o un televisore in un centro commerciale: anche in quel caso abbiamo a tutti gli effetti stipulato un contratto di rimborso del prestito con una finanziaria e abbiamo (o avremmo dovuto) visionare tutti i dettagli delle condizioni di rimborso, appunto comprensive di TAEG e TAN, che magari in quel caso erano cifre minime trattandosi di un piccolo prestito finalizzato.
Quando però andiamo a richiedere un prestito o un mutuo con cifre importanti, anche piccole differenze di tassi e di spese accessorie possono andare a costituire una grossa differenza tra le varie proposte che dovremo valutare. Ormai il mondo dei prestiti personali e dei piccoli prestiti è diventato vastissimo, quindi avremo la possibilità di analizzare tante soluzioni prima di trovare quella più conveniente per noi.
Ricordiamoci sempre che la convenienza non è comunque l’unico fattore decisivo nella scelta di un finanziamento: occorre basarci anche sulla credibilità e solidità dell’istituto di credito al quale ci rivolgeremo, sulla presenza o meno di canali di contatto e assistenza (numero verde, assistenza online, app dedicate) e magari anche sulle opinioni di chi ha già usufruito di quel servizio finanziario.
Cosa si intende per tassi di interesse
L’interesse è la somma richiesta come compenso per ottenere un importo di denaro in prestito per un determinato periodo.
Per conoscere il tasso di interesse legato al nostro finanziamento occorre guardare quali sono le percentuali di TAEG e TAN, che ogni banca o finanziaria deve obbligatoriamente indicare in modo chiaro nella proposta che ci andrà a fare. Procediamo quindi a vedere nel dettaglio cosa rappresentano questi due valori.
Cosa è il TAEG
Quando andiamo a richiedere un prestito dobbiamo innanzitutto conoscere il suo TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale. Conoscere il TAEG vuol dire conoscere il costo globale di un finanziamento nel modo più immediato. Questo indicatore percentuale è composto dal tasso annuo nominale (TAN) del prestito, e dalle spese accessorie. Sommando questi due valori percentuali avremo l’esatta idea della totalità di quanto dovremo restituire alla banca in aggiunta alla somma che ci è stata prestata.
Le differenze di TAEG tra le tante proposte che andremo a valutare talvolta possono sembrare minime, ma ricordiamoci che anche una differenza minima in percentuale (ad esempio un banca ci propone un TAEG del 5,30% mentre un altra ce ne offre uno del 5,10%), se applicata su un finanziamento considerevole può diventare una cifra onerosa.
Cosa è il TAN
Il Tasso Annuo Nominale non è nient’altro che il tasso di interesse puro sul nostro prestito. Un TAN basso, unito a spese accessorie basse, determina quindi automaticamente l’offerta più economicamente conveniente per noi.
Facciamo un esempio pratico: se il nostro prestito è pari a 1.000 euro da restituire in un anno e ha un Tasso Annuo Nominale del 5%, vuol dire (semplificando) che nel corso dell’anno dovremo restituire 1050 euro, più le varie spese accessorie. Quindi come abbiamo detto prima conoscere il TAN è fondamentale per sapere nel dettaglio che tipo di tasso ci è stato applicato, ma per una rapida valutazione della somma totale da restituire dobbiamo fare riferimento sempre al TAEG.
Nonostante gli interessi siano qualcosa che di fatto “matura” e quindi si potrebbe pensare che vada pagato alla fine, nel caso di prestiti e mutui questi vengono invece fatti pagare nel corso del finanziamento, caricandoli sulle singole rate.
Cosa si intende per spese accessorie
Con questo termine si definiscono tutte quelle spese sostenute dalla banca o dalla finanziaria per la gestione del prestito che ci verrà concesso, sono quindi i costi di servizio e variano da banca a banca. Rientrano sotto questa definizione quindi le spese di istruttoria per aprire la pratica, quelle di chiusura, le comunicazioni che vi vengono inviate, le imposte (ad esempio il bollo), le spese di gestione e incasso delle rate e l’eventuale stipula di un’assicurazione che intervenga in caso di una nostra indisponibilità a restituire il prestito.
L’ammontare delle spese accessorie non va sottovalutato in un prestito, perché anche una proposta con un basso tasso di interesse, apparentemente invitante, potrebbe diventare meno conveniente di altre se l’incidenza delle spese dovesse essere troppo elevata.
Ricapitoliamo
Sebbene sia semplice, andiamo a sintetizzare quanto detto prima, perchè sarà questo il vostro metro per capire la convenienza di un prestito.
Se vogliamo conoscere realmente quanto dovremo andare a restituire in tutto alla banca, dovremo sommare la cifra finanziata più la percentuale del TAEG. Non avremo bisogno di sapere altro per calcolare quanto dovremo restituire, perché in questa percentuale sono anche comprese tutte le varie spese per l’apertura e la gestione della pratica e le eventuali polizze assicurative correlate.
Se invece vogliamo solo sapere a quanto ammonta il tasso di interesse annuo che ci è stato caricato (e che non include le varie spese accessorie), ci occorre conoscere la percentuale del TAN.
Teniamo a mente che ogni banca che eroga prestiti è obbligata per legge a indicarci preventivamente TAN e TAEG del prestito.
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