Piccoli prestiti: cosa sono e come ottenerli

di | 21-02-2017 | Prestiti

Piccoli prestiti: cosa sono e come ottenerli
Confronta

Un tempo, richiedere un prestito era un’eventualità alla quale ricorrere solo per grandi spese o per emergenze importanti, oggi è sempre più diffusa invece l’erogazione del piccolo prestito.

Da una parte questo avviene a causa della crisi, che ci vede sprovvisti talvolta della liquidità necessaria per far fronte alle scadenze mensili, dall’altra è in corso un cambio di mentalità generale: oggi si preferisce vivere nel presente anziché privarsi di qualcosa in favore di un benessere futuro. E non dimentichiamo una prassi assai comune: spesso si chiedono prestiti per rimborsare altri prestiti, pur di non finire negli elenchi dei cattivi pagatori che andremo a vedere più avanti nel dettaglio. Una prassi rischiosa, che può portare facilmente verso il sovraindebitamento, a meno che non sia supportata da un piano di rientro dal debito studiato da professionisti.

Ottenere un piccolo prestito è più semplice

Del resto le banche oggi mettono molte restrizioni sulla concessione di grandi prestiti, quindi è più semplice che vengano favoriti invece finanziamenti di piccola entità, con pochi rischi di insolvenza. Il prestito personale non è più una modalità legata solo all’acquisto di una casa, un’automobile o a un lavoro di ristrutturazione, ma viene sempre più richiesto anche per acquistare nuovi elettrodomestici, per rinnovare l’arredamento, per concedersi una vacanza. Quindi chiedere un piccolo prestito richiede meno garanzie e tempi di approvazione più brevi. Le banche stesse in questo periodo stanno avvisando i clienti con insistenza della possibilità di sottoscrivere piccoli prestiti a tassi vantaggiosi, proprio perché si stanno adeguando a queste nuove esigenze dei consumatori.

Piccoli prestiti finalizzati

Inoltre, ormai tutti i punti vendita di tecnologia, elettrodomestici, arredamento sono abituati a vendere articoli a rate grazie a piccoli prestiti finalizzati gestiti dalle finanziarie. Le garanzie richieste sono minime, e chiunque può uscire dal negozio con l’ultimo modello di telefonino in tasca da pagare mensilmente, magari a tasso zero, senza quasi accorgersene.

I piccoli prestiti dell’INPS

Persino l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale contempla la possibilità di erogare piccoli prestiti a dipendenti statali e pensionati. Questi sono divisi in piani di ammortamento annuali, biennali, triennali o quadriennali, e l’importo del prestito sarà pari a una mensilità dello stipendio/pensione per ogni anno di durata del rimborso. Per capirci: se chiediamo un prestito triennale, ci verrà erogato un capitale pari a tre mesi di stipendio, da restituire in tre anni, se chiediamo un prestito biennale ci verrà dato un capitale pari a due mesi di stipendio da restituire in due anni, e così via.

Prestito con cambiale

Se non troviamo un garante e ci troviamo di fronte a un bisogno di liquidità che non possiamo assolutamente ignorare, non rimane altro che prendere in considerazione il prestito con cambiale. Si tratta, in parole povere, di accordarsi direttamente con un privato disposto a prestarci i soldi che ci servono, impegnandoci a restituire la somma richiesta entro la data concordata. Verrà quindi emessa una cambiale con una data di scadenza, e alla restituzione della somma ci verrà rilasciata una ricevuta di pagamento. Ricordiamoci che il mancato pagamento di una cambiale comporta il pignoramento dei beni, essendo considerata un titolo esecutivo con valore legale. Prima di fare questo passo occorre quindi essere assolutamente sicuri della nostra capacità di restituzione del prestito entro i tempi indicati nella cambiale.

La cessione del quinto

Per dipendenti pubblici o privati e per i pensionati è molto comune ottenere un prestito con questa modalità. Si tratta di un finanziamento che andremo a rimborsare tramite una trattenuta sulla busta paga (o magari sulla pensione) che non può superare il quinto del nostro stipendio mensile al netto, e può venire applicato solo per una durata non superiore ai 120 mesi. Un prestito con la cessione del quinto non è legato necessariamente a una finalità, quindi può essere richiesto per qualsiasi eventualità. Uno dei vantaggi di questa modalità è quello di poter garantire un prestito anche ai cosiddetti cattivi pagatori o a chi non può offrire particolari garanzie economiche, dato che dovrà essere sottoscritto anche dal nostro datore di lavoro (o dal fondo pensionistico), che si incaricherà di pagare le rate per noi, trattenendole appunto dallo stipendio.

Come si diventa cattivi pagatori?

Uno dei pericoli di sottoscrivere piccoli finanziamenti è quello di non renderci conto che stiamo firmando tutti gli effetti un contratto con una finanziaria, e che un ritardo nel pagamento delle rate o addirittura un’omissione rischia di far comparire il nostro nome nelle liste dei cattivi pagatori. Si tratta di liste prodotte dalle centrali di rischio (ad esempio avrete sentito parlare del CRIF), che vengono consultate da banche e finanziarie ogni volta che andiamo a fare una nuova richiesta di finanziamento.

Basta tardare nel pagamento di una o due rate per finire in queste liste per un lungo periodo di tempo (che varia in base a numero e gravità dei ritardi) e vederci chiudere le porte in faccia in futuro dagli istituti di credito, che ci riterranno soggetti a rischio fino a che il nostro nominativo non verrà cancellato da quegli elenchi.

Piccoli prestiti e rischio sovraindebitamento

Vale la pena quindi perdere la possibilità di stipulare un mutuo per l’acquisto di una casa a causa di una piccola distrazione sul pagamento delle rate di un televisore? I pagamenti a rate sono un’ottima cosa, perché consentono a tante famiglie l’acquisto di beni altrimenti troppo costosi da pagare in una volta sola, ma è importante non abusare di questa modalità e non comprare qualsiasi cosa ci venga in mente solo perché esiste la possibilità di pagarla a rate.

Non conviene “sporcare” la nostra credibilità presso le banche per colpa di un finanziamento di poche centinaia di euro del quale neanche ci ricordavamo più, perché potremmo improvvisamente avere bisogno di chiedere un prestito per una motivazione molto più urgente o importante.

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