Sostituzione caldaia: tutte le detrazioni 2018

di | 29-03-2018 | Leggi Norme Regole

Sostituzione caldaia: tutte le detrazioni 2018
Confronta

La vostra caldaia a gas non funziona più e avete deciso che è arrivato il momento di sostituirla? Oppure avete letto la nostra guida sui migliori sistemi di riscaldamento alternativi al metano e vi siete convinti che una caldaia alimentata dalla corrente elettrica è più conveniente? Il riscaldamento globale vi preoccupa? Vorreste consegnare ai vostri figli o ai vostri nipoti una casa costruita rispettando l’ambiente? Volete installare un impianto fotovoltaico? Qualunque sia la vostra situazione, il 2018 è l’anno giusto per mettere in atto tutti i vostri buoni propositi relativi alla sostituzione della caldaia con sistemi di riscaldamento più attenti all’efficienza energetica e al rispetto dell’ambiente. Grazie alle agevolazioni fiscali stabilite dalla Legge di Bilancio 2018, i contribuenti che vorranno cambiare la propria caldaia con una più efficiente potranno chiedere – entro il 31 dicembre 2018 – uno sconto dal 50% al 65% sulle spese sostenute per i lavori di sostituzione caldaia. Vediamo insieme tutti i dettagli delle detrazioni fiscali 2018 per la sostituzione della caldaia. A chi spettano, come richiederle e a quanto ammontano in base alla tipologia di intervento.

Detrazioni 2018 sostituzione caldaia: cosa dice la legge

La legge a cui fare riferimento per le detrazioni 2018 sostituzione caldaia è il Decreto Legge n. 63 del 4 giugno 2013 che recepisce la Direttiva Europea del 19 maggio 2010 sulle prestazioni energetiche degli edifici. In particolare, è l’art. 14 del Decreto, intitolato Detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica, e modificato dalla Legge di Bilancio 2018, che ci fornisce tutti i dettagli sulle detrazioni 2018 sostituzione caldaia. La distinzione principale è tra le detrazioni al 50% per le ristrutturazioni edilizie e quelle al 65% per la riqualificazione energetica. Recita il suddetto art. 14: “La detrazione (…) e’ ridotta al 50 per cento per le spese, sostenute dal 1º gennaio 2018, relative agli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013. (…) La detrazione si applica nella misura del 65 per cento per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal citato regolamento delegato (UE) n. 811/2013 e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o per le spese sostenute all’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.” Vediamo insieme di cosa si tratta.

Detrazioni 2018 sostituzione caldaia: 50% o 65%?

La detrazione fiscale IRPEF del 50% è prevista per diversi interventi di ristrutturazione edilizia tra cui quello della sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione di classe A, a biomassa o a pompa di calore. Nel caso di interventi di riqualificazione energetica si applica invece una detrazione fiscale IRPEF del 65%. È questo il caso dei contribuenti che, insieme alle caldaie a condensazione di classe A, decidono di installare anche sistemi di climatizzazione cosiddetti evoluti quali termostati elettronici modulanti; centraline di termoregolazione; sensori ambientali; micro-generatori.

Come ottenere le detrazioni 2018 sostituzione caldaia

Per usufruire delle detrazioni fiscali IRPEF del 50% per gli interventi di riqualificazione edilizia – in questo caso per la sostituzione della caldaia – i contribuenti non devono prima di tutto superare il tetto massimo di spesa di 96mila euro per ciascun immobile. Il rimborso della quota del 50% delle spese verrà quindi restituito in 10 rate annuali dello stesso importo a partire dall’anno in cui viene sostenuta la spesa. Per valutare il risparmio energetico ottenuto con la sostituzione della caldaia, i contribuenti sono obbligati a trasmettere all’Enea le informazioni relative ai lavori eseguiti. Il documento da conservare è il bonifico bancario o postale in cui risultino chiare e complete le seguenti voci:

  • causale del versamento;
  • codice fiscale del soggetto che paga;
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

I documenti da conservare che vi verranno richiesti in caso di controlli fiscali nel corso dei 10 anni sono la ricevuta del bonifico intestato alla persona o alle persone che stanno usufruendo della detrazione; le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate intestate alla persona che usufruisce della detrazione; la “dichiarazione di conformità” della caldaia rilasciata dal tecnico qualificato. Per quanto riguarda invece le detrazioni IRPEF del 65%? La procedura resta la stessa con l’unica differenza che il tetto massimo di spesa varierà a seconda che si tratti di un condominio, di una singola unità abitativa oltre che in base alla tipologia di intervento.

Detrazioni 2018 sostituzione caldaia: una tabella riassuntiva

Detrazione Fiscale

Tipologia di Intervento

Tetto massimo di spesa

50%
  • Caldaie a biomassa
  • Caldaie Condensazione Classe A
96.000€
65%
  • Caldaie Condensazione Classe A
  • Generatori di aria calda a condensazione
  • Pompe di calore
  • Scaldacqua a PDC
  • Collettori solari
30.000€ / 100.000€

Dopo questa guida vi sentite ancora più confusi? Normale vista la quantità di normative che regolano le detrazioni fiscali relative alla sostituzione della caldaia. Legge di Bilancio 2018, Direttiva Europea, Decreti Legge, Agenzia delle Entrate, Enea: difficile orientarsi in così tanta burocrazia. Per questo motivo il nostro consiglio è quello di consultare sempre un commercialista prima di iniziare qualsiasi tipo di intervento dedicato all’efficienza energetica. Incappare in un errore in questo settore può costarvi infatti molto caro.

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