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Yamaha T-Max 560 vs Honda Forza 750: il confronto tra maxi-scooter
di Fabio Caliendo | 16-10-2022 | News e Varie, News NoleggioUna battaglia annunciata: Yamaha T-Max 560 vs Honda Forza 750, scontro tra titani. I maxi scooter più venduti del mercato a confronto
State pensando di acquistare un maxi scooter? Beh… la scelta non può non cadere se non su uno di questi due “pezzi” che abbiamo selezionato. Uno è il leader incontrastato degli scooter sportivi, lo Yamaha T-Max, e l’altro è l’Honda Forza 750. Vediamo ora come sono fatti, per capire quale possa essere il migliore tra i due. Certo, va detto. Sono entrambi maxi scooter, ma sono così… diversi tra loro!
Sommario
Honda Forza 750
L’Honda Forza 750 è il più “fresco” come progettazione. Honda l’ho ha decisamente migliorato rispetto al passato, anche se restano sempre qui difetti, come i carter che riducono lo spazio per poggiare i piedi sulle pedane. Anche il monoammortizzatore ad esempio, montato in posizione verticale, toglie prezioso spazio al sottosella. Va però detto, ora il sottosella è però da 22 litri, particolare sconosciuto al predecessore Integra da cui deriva. Il T-Max in questo lo straccia, e di conseguenza sul Forza 750 non si può fare a meno del bauletto. Optional, quest’ultimo, così come il set di valige laterali (di cui il T-Max è completamente carente). Nel retroscudo, non manca poi un vano portaoggetti con presa USB di tipo C. Il T-Max, è fermo alla presa 12 V.
Yamaha T-Max 560
Passiamo ad uno degli scooter più iconici della storia, lo Yamaha T-Max. La maggior parte degli scooter, cercano di imitarlo, ma lui resta il “Re” incontrastato (o quasi, l’Honda X-ADV appena uscito è riuscito a “scalzarlo” dalla posizione più alta della classifica vendite). Le finiture sono di ottimo livello, ma il Forza riesce forse a fare di meglio. Il vano sottosella, è come già accennato decisamente ampio, e ci entra veramente di tutto (entrano due caschi jet). Non manca un vano portaoggetti con serratura nel retroscudo, mentre farci turismo, è impossibile, visto che non sono previste borse laterali. L’unica è allestirlo con il classico bauletto e con una borsa da tunnel centrale.
I motori e la ciclistica a confronto
Veniamo ai propulsori, analizzando prima quello di Honda. Il motore è un bicilindrico da 745 cc in grado di sviluppare 58,6 CV a 6.750 giri/min ed una coppia massima di 69 Nm a 4.750 giri/min. Il peso? 235 Kg. Lo scooter della Casa dell’Ala poi, vanta la trasmissione DCT. Questo consente di guidarlo come uno scooter (cambio automatico) o di sentirsi motociclista, grazie alle palette al manubrio per cambiare rapporto. Magia del cambio a doppia frizione… Quanto alla ciclistica, c’è “molto della moto” anche qui. Abbiamo una doppia piastra di sterzo (anche per il T-Max), la regolazione del precarico per il monoammortizzatore, ma soprattutto un’ottima forcella Showa BP SFF a steli rovesciati da 41 mm. La ruota anteriore è poi da 17 pollici, e i dischi freno da 310 mm. Insomma, dati importanti.
Passiamo allo Yamaha T-Max 560, che vanta un telaio in alluminio a doppia trave. Questo “abbraccia” il motore bicilindrico da 560 cc propulsore meno potente dell’Integra, visto che parliamo di 48 CV a 7500 giri/min e 56 Nm a 5250 giri/min di coppia massima. In ogni caso, il maxi della Casa di Iwata, spinge forte, grazie anche ad un peso di 220 kg (liquidi compresi). Niente marce, da vero scooter, ma solo un variatore che fa il suo sporco lavoro. Quanto alla ciclistica, abbiamo una forcella a steli rovesciati da 41 mm ed un mono regolabile nel precarico. I cerchi “scendono” a 15 pollici, i dischi sono più piccini, più da scooter.
Questione di tecnologia
Veniamo ora alla tecnologia dei due mezzi, iniziando sempre dall’Honda Forza 750. Essendo più fresco a livello di progettazione, il Forza è davanti al T-Max. Basta guardare il nuovo display TFT, rigorosamente a colori. Le proporzioni dello schermo sono abbondanti. Il display è ampio e ben leggibile, ma soprattutto è ricco di informazioni utili. Dal TFT si controlla praticamente di tutto, incluso le mappe del motore. Per queste ultimo, abbiamo la Standard, la Rain e la Sport. C’è poi una quarta possibilità, ovvero quella di personalizzare la mappa stessa. Andremo su User, per poter così regolare non solo l’intervento del controllo di trazione, ma anche la risposta del comando del gas, così come il freno motore e addirittura le logiche di funzionamento del cambio DCT.
Se questo non vi basta, beh, sappiate che è previsto anche il nuovo Honda Smartphone Voice Control System. Questa tecnologia consente di collegare il proprio smartphone alla strumentazione. Così facendo, potrete comodamente gestire tramite il blocchetto posto sul manubrio, la navigazione, così come le chiamate, i messaggi e la musica. Qualche lato negativo? Beh, sì. Ad esempio sul T-Max abbiamo il plexi regolabile in altezza ed il cruise control. Il Forza offre però tra gli optional le manopole riscaldabili (manca però la sella riscaldabile come sullo scooter dell’Azienda dei Tre Diapason).
Passiamo ora allo Yamaha T-Max 560. Se a livello tecnologico il Forza lo “schiaccia”, questo non significa che il T-Max sia da buttare, anzi. L’allestimento Tech Max è quello più completo. Abbiamo un quadrante dotato delle più classiche lancette, particolare da non sottovalutare quanto a visibilità massima. C’è poi un piccolo display LCD che trova spazio tra i due strumenti. Qui abbiamo le informazioni di guida. Come già accennato poi, c’è la possibilità di regolare l’altezza del parabrezza. Anche per lui abbiamo dei riding mode (sono però solo due: Sport o Touring). Non mancano sella e manopole riscaldabili. La connettività c’è, ma si paga a parte con un abbonamento. Un plus? Beh, il cruise control, il massimo per affrontare i viaggi autostradali.
Prezzi
Chiudiamo con i prezzi, con i modelli base. Honda Forza 750 parte da 11.890 euro di listino. Lo Yamaha T-Max 560, parte invece da un prezzo di 12.699 euro f.c. nella versione base, mentre per la Tech Max da 14.899 euro f.c.. Insomma, una gran bella differenza, anche nel prezzo.
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