Superbonus 110%: chi ha diritto all’agevolazione, condizioni

di | 01-07-2020 | News e Varie, News Gas e Luce

Superbonus 110%: chi ha diritto all’agevolazione, condizioni
Confronta

In arrivo un Superbonus del 110% (Ecobonus e Sismabonus) a favore di chi ha intenzione di effettuare interventi di riqualificazione energetica, miglioramento sismico, installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. Un’occasione da sfruttare per chi vorrebbe dare un nuovo aspetto alla propria abitazione, ma finora si è sempre bloccato dal mettere in pratica l’idea a causa della spesa non indifferente che avrebbe dovuto sostenere. A differenza di quanto accaduto in passato, il Decreto Rilancio ha introdotto importanti novità: un aumento dell’aliquota, la cessione del credito a favore della società che si è occupata dei lavori e uno sconto in fattura.

Sommario

Superbonus 110%: cosa cambia con il Decreto Rilancio

Le misure restrittive a cui abbiamo dovuto sottostare nelle ultime settimane hanno certamente avuto anche un importante impatto sul piano economico, ma l’attenzione del governo si è concentrata anche su questo aspetto attraverso le agevolazioni introdotte con il Decreto Rilancio. Tra queste, ci sono gli interventi a vantaggio di chi stava pensando da tempo di ristrutturare la propria casa e ha più volte rimandato perchè riteneva la spesa troppo ingente. Ora è possibile usufruire di un Superbonus del 110% per la riqualificazione energetica, miglioramento sismico, installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.

Prima di trasformare un proprio sogno in realtà è però bene essere coscienti di cosa preveda il provvedimento in modo tale da non andare incontro a conseguenze spiacevoli. Come indicato dal Sole 24 Ore, l’agevolazione si applica per i costi sostenuti a partire dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021. Ch decide di usufruire di questa possibilità può così recuperare nell’arco di cinque anni l’importo o, in alternativa, trasformarlo in sconto in fattura oppure da cedere a banche e fornitori. L’intento che l’esecutivo vuole ottenere è quello di permettere a molti italiani che hanno la necessità di dare un aspetto più “moderno” e innovativo alla propria abitazione di poterlo fare (senza un aiuto concreto molti non si sarebbero mai mossi). Tutto questo consentirebbe inoltre che tutto avvenga in modo chiaro e trasparente.

Davvero ampio è il ventaglio di lavori che rientrano nella casistica in modo tale da poter soddisfare il maggior numero di persone. Il Superbonus 110% comprende i cappotti termici, i nuovi impianti di riscaldamento ad alta efficienza e il sismabonus, oltre agli interventi collegati (fotovoltaico, colonnine di ricarica e altre opere di efficentamento eseguite con quelle principali). Sono invece esclusi il bonus facciate al 90% e l’ecobonus “ordinario” del 65%, che possono comunque essere trasformati in uno sconto visibile direttamente in fattura. Un’opportunità che possono quindi prendere in considerazione anche chi vuole dare un nuovo aspetto, dal punto di vista estetico, alla propria abitazione.

Occhio agli “interventi trainanti”

Almeno in una prima fase, visto che manca ancora un mese all’entrata in vigore effettiva dell’agevolazione, è bene prestare massima attenzione prima di agire. L’Agenzia delle Entrate non ha infatti ancora comunicato i dettagli precisi su come procedere alle agevolazioni, ma soprattutto quali potrebbero essere le sanzioni nel caso in cui siano riscontrate irregolarità nella procedura.

Per usufruire del Superbonus 110% è necessario che siano effettuati alcuni lavori specifici, considerati come “Interventi trainanti” (chiamati in questo modo perché ritenuti indispensabili per ottenere il sostegno).

  • Cappotto termico: l’isolamento termico e acustico inserito sulla facciata esterna dell’abitazione, ormai ritenuta quasi indispensabile quando si decide di ridipingere;
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale presenti negli edifici unifamiliari o nelle parti comuni con quelli a pompa di calore o con caldaie a condensazione, che potranno permettere anche di ridurre le spese per il riscaldamento durante il periodo invernale.

Nel caso invece di operazioni antisismiche, che permettono di avere una facilitazione finora ridotta, la detrazione sarà comunque al 110% pur senza avere effettuato alcun intervento trainante.

Diversa è invece la situazione per chi decide di effettuare l’installazione dei pannelli fotovoltaici, elemento di cui si parla ormai da tempo. Il bonus sarà pari al 110% solo se si effettueranno lavori inseriti nel Sismabonus o per il risparmio energetico.

Chi ne ha diritto e modalità di rimborso

Per ampliare la cerchia degli utenti che avranno diritto alla misura si è cercato di prendere in considerazione le situazioni che è possibile trovare più frequentemente nel nostro Paese. Il percorso da seguire presenta però qualche lieve differenza:

  • Chi vive in condominio solitamente non può agire in maniera del tutto autonoma quando si tratta di modificare l’aspetto della propria abitazione. In questo caso per avere diritto al 110% è necessario che tutto il condominio provveda a effettuare le modifiche. Se invece l’opera sarà portata avanti da un singolo per il proprio appartamento, le detrazioni sono quelle in vigore fino a prima dell’approvazione del Decreto Rilancio (bonus casa 50% ed ecobonus 65% a seconda dei casi).
  • Prima casa: in questo caso non si verificano variazioni particolari. Il Superbonus 110% si applica per chi è in possesso di prime case “singole” (ville, villette e altri edifici indipendenti).
  • Seconda Casa: chi ha invece un’abitazione in cui non ha la residenza potrà sfruttare il sostegno solo per gli appartamenti. Da questi sono quindi esclusi le realtà utilizzate per le vacanze, sia al mare sia in montagna.

L’articolo 121 del Decreto spiega in modo preciso quali sono le due opzioni da prendere in considerazione per ottenere il beneficio.

  • Cessione del credito. Questo consente di ottenere in maniera pressoché immediata l’importo a cui si ha diritto, ma è indispensabile cedere il suo valore a un soggetto terzo, che d’ora in poi (questo è l’elemento di novità) potrà essere anche una banca o una società finanziaria.
  • Sconto in fattura. A differenza dell’altro sistema in cui si dovrà prima versare per intero la cifra e poi attendere la restituzione, qui si può ottenere una riduzione dell’importo direttamente quando si riceve la fattura da parte dell’impresa incaricata.

Documenti da presentare e condizioni richieste

Il Superbonus viene concesso a condizione di presentare alcuni documenti:

  • Progetto che deve essere eseguito;
  • Relazione di conformità relativa al periodo precedente all’inizio dei lavori;
  • Attestato di qualificazione energetica per la realizzazione dei lavori;
  • Attestato di prestazione energetica (Ape).

Condizione da rispettare è quella che ogni tipo di intervento eseguito permetta all’edificio il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio. E’ comunque concessa una deroga anche a questo aspetto: se fosse impossibile farlo, si dovrà fare in modo di passare alla classe energetica più alta. Questo consentirà così di vedere come la situazione sia cambiata con la ristrutturazione.

È stato fissato anche un valore che non deve essere superato per rientrare tra gli aventi diritto e pari a 96 mila euro per ogni immobiliare nell’arco di un anno.

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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