Kawasaki Ninja ZX-4R Vs Yamaha YZF-R7: il confronto

Tornando di moda le supersportive. Le più grosse novità a confronto: Kawasaki Ninja ZX-4R contro Yamaha YZF-R7, quattro contro due cilindri

C’erano una volta, le cosiddette moto della categoria Supersport. Erano moto di cilindrata da 600 cc, con propulsori a quattro cilindri. Erano davvero veloci, basse, carenate e dotate di una ciclistica praticamente pronto pista. Con oltre un centinaio di cavalli, avevano una potenza più che sufficiente per divertirsi su strada, ed abbastanza sufficiente per “spuntare” il tempo in pista. Coloratissime e piene di adesivi, hanno visto il declino dal 2010 in poi. Il motivo? Moto sempre più estreme e specialistiche, ergo difficili da guidare e prezzi davvero troppo alti. Erano all’apice della tecnologia, e le normative antinquinamento hanno “fatto il resto”, pensionandole definitivamente mano a mano.

Le migliori moto dotate di semi-manubri erano tutte giapponesi. Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki dettavano legge ed ogni due o tre anni vedevano sfornare un nuovo mezzo, sempre più potente, sempre più veloce. I nomi più famosi? Rispettivamente CBR600, YZF R6, Ninja ZX-6R e GSX-R. Vi dicono nulla? Se anche un minimo vi piace il genere, sicuramente  le conoscerete. Piano piano, come detto, i costruttori hanno iniziato a non aggiornarle più, cambiando solo grafiche e poco più. Oggi, sono tutte e quattro sparite, con la Honda CBR600RR destinata al mercato estero (dove le normative inquinanti “Euro” non esistono) e la Yamaha YZF R6 (destinata al solo utilizzo su pista), ancora in produzione. Ed oggi?

Sommario

Le 1.000 cc sono rimaste quasi tutte in vendita, sempre aggiornate (anche se non più ogni due o tre anni, bensì in media ogni 5/8 ove presenti), ma le 600, nulla più. Qualche proposta? Yamaha ha pensato di proporre la YZF R7, moto che della vecchia superbike (ricordate quella bianca e rossa?) non ha più nulla, tra cui la metà dei cilindri (due). E’ poco più di una naked (la MT-07 da cui fondamentalmente deriva) con carena e semi-manubri. Il merito? Ha aperto un mercato. Subito dietro è venuta l’italiana Aprilia RS660, anch’essa bicilindrica. Bomba. Pochi giorni fa Kawasaki presenta una vera supersportiva, ma di soli 400 cc! Ha quattro cilindri, una ciclistica degna di questo nome e potenza da vendere. Il suo nome? Kawasaki Ninja ZX-4R! Mettiamo a confronto la prima e l’ultima, “simili” per prestazioni dichiarate.

Immaginiamo di entrare nel nostro garage, ed entrambe sono li ad aspettarci, mentre ci guardano dai loro fanali a LED. Da una parte la Kawasaki ZX-4R, in un arrogante verde, dall’altra la Yamaha YZF R7, in un elegante colore blu. Esteticamente sono entrambe spigolose, ma diversissime tra loro. La Kawa è la più spigolosa e “complicata” a livello grafico, la Yama è più “pulita” in generale. Si sa però, l’estetica è personale. Meglio parlare di prestazioni, di numeri, ciò che veramente conta quando si decide di ruotare la manopola del comando del gas.

Diamoli questi numeri, ad iniziare naturalmente dai propulsori! La Kawasaki ZX-4R propone un motore a quattro cilindri con cilindrata di 399 cc in grado di erogare 77 CV di potenza massima (che diventano 80 con l’Airbox in pressione – il RAM Air). La Yamaha YZF R7, ha invece un bicilindrico, l’ormai noto CP2, in grado di sviluppare 74 CV. La differenza la fa il peso? No, visto che sia la moto di Akashi che quella di Ywata pesano 188 kg in ordine di marcia. Insomma capirete che il “gioco”, è praticamente uguale per entrambe. La differenza maggiore dunque sta nella coppia, dove la Yamaha, grazie ad una cilindrata quasi doppia è giocoforza a suo vantaggio.

La Ninja, grazie ad un motore plurifrazionato, “gira altissimo” a confronto. Si parla di 15.000 giri al minuto. Purtroppo la Casa in Verde non ha ancora diffuso i dati relativi alla coppia. Dell’R7, invece, li conosciamo, e parliamo di 67 Nm toccati a 6.500 giri al minuto. Per darvi un’idea, la Ninja 636, decisamente più alta di cilindrata della piccola 400, toccava quota 65 Nm. Facile dunque aspettarsi un dato più basso. In soldoni? Il propulsore della R7 è più facile da sfruttare, poiché ricco di coppia, mentre il quattro in linea della Ninja, per fare strada dovrà girare “alto”, particolare che richiede capacità di guida superiori. Già su questo dunque, si dividono gli appassionati.

Come la mettiamo dunque? Quale scegliere tra le due? Diciamo come prima cosa che manca un parametro fondamentale, quello del prezzo. La supersportiva della Casa dei Tre Diapason è in vendita da oltre un anno, e costa 9.799 euro. Il prezzo della verdona, anzi, verdina? Non si sa ancora assolutamente nulla. In Kawasaki parlano addirittura di MY2024. Quando arriverà da noi in Europa? Primavera 2023, quindi con un po’ di anticipo rispetto a quanto si possa pensare. Per il prezzo, Kawasaki dovrà cercare di restare in un range tra i 9.500 ed i 10.500 euro, non di più.

In tutto questo, stiamo poi sempre facendo “i conti senza l’oste”. Di cosa parliamo? Beh, la moto va provata, e se la Yamaha YZF R7 è sul mercato da molti mesi ed i più fortunati hanno potuto provarla, la Kawasaki è ancora una grossa ignota, una “x”. Va detto, nessuna delle due Case ha mai deluso, e soprattutto Kawasaki può vantare solo ultimamente qualcosa come sei titoli mondiali Superbike consecutivi con una certa Ninja ZX-10RR.

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