Guidare un’auto intestata ad un’altra persona: si può? Cosa dice la legge

di | 15-09-2024 | News e Varie, News Noleggio

Un amico o un familiare deve prestarvi l'auto per qualche giorno? Ecco tutto quello che c'è da sapere

Guidare un’auto intestata ad un’altra persona: si può? Cosa dice la legge
Confronta

Quante volte abbiamo guidato l’auto di un’altra persona. E’ capitato a tutti. L’auto di un amico, della compagna, di un genitore, di un parente… E’ capitato anche magari di prestarla! Cosa c’è di strano o di male? Nulla, si può fare, ci mancherebbe altro. C’è però una cosa a cui tocca fare attenzione: l’RC Auto in caso di incidente. Poche regole ma essenziali. Utilizzare e guidare il veicolo di altre persone, così come prestare il proprio è sanzionabile con multe? Assolutamente no! Ma vediamo bene tutto quello che c’è da sapere.

Sommario

Cosa dice la Legge? Si può guidare un’auto non intestata a noi?

Vi rispondiamo subito. La cosa è regolata dall’art. 94, comma 4-bis, del Codice della Strada. Guidare l’auto di un’altra persona è possibile: ci si può mettere alla guida di un’auto di proprietà di terzi, senza per tale motivo incorrere in una sanzione amministrativa. Le cose cambiano se l’utilizzo del mezzo è per un periodo superiore a 30 giorni consecutivo. In questo caso, comporta l’obbligo di modificare le intestazioni dei documenti di circolazione, e bisognerà dare comunicazione della cosa alla Motorizzazione Civile, in modo da annotare la cosa sulla carta di circolazione del veicolo.

Se non rispettate questo, la multa ci sarà e sarà anche salata, senza contare che è previsto il ritiro della carta di circolazione. C’è un ma. Le Forze dell’Ordine dovranno dimostrare che il veicolo è condotto abitualmente da più di 30 giorni da un soggetto terzo non convivente con il titolare del mezzo. Una discreta impresa…

Prestare l’auto: i vari esempi

Capito che tendenzialmente si può prestare l’auto senza quasi nessun problema, vediamo quali possono essere le varie casistiche. La cosa da non dimenticare è una: qualsiasi cosa accada, il responsabile di sinistri con colpa o violazioni al Codice della Strada, è il proprietario. Se dunque prestate la vettura, o guidata quella di un’altra persona, dovrete tenere conto di tutto questo.

L’auto di un familiare

E’ la situazione più comune: guidare l’auto di un familiare. Pensiamo ai coniugi ed ai figli. Come detto, se conviventi, possono guidare l’auto senza problemi. Niente sanzioni se guidate l’auto di papà, o di vostro figlio per oltre 30 giorni. Attenzione solo se si è neopatentati. Ricordatevi le restrizioni relative a questa categoria (QUI trovate tutto sui neopatentati). In caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine, questi si collegheranno all’anagrafe del Comune per verificare il rapporto di familiarità e convivenza.

L’auto di un conoscente

Veniamo al caso in cui un amico vi presti l’auto, oppure non si sente bene e dovete guidare voi. Come detto, non ci sono problemi, l’auto è di vostra proprietà, ed avete piena facoltà di concedere il vostro bene. Il problema è se si superano, come detto, i 30 giorni. In questo caso si deve annotare l’utilizzatore sulla carta di circolazione. Attenzione alla multa, si va da un minimo di 720 euro ad un massimo di oltre 3.500 euro ed il ritiro della carta di circolazione.

Assicurazione: come la mettiamo?

Il pensiero numero due corre subito all’assicurazione. Cosa succede in caso di sinistro? Se l’incidente avviene per colpa vostra, e siete alla guida di un’auto di un’altra persona, ai sensi del Codice della Strada scatta la responsabilità oggettiva. Cosa significa? Che il proprietario del mezzo risponde di esso, sempre e comunque. La polizza RC Auto obbligatoria interviene per il risarcimento danni, ma la classe di merito subirà un peggioramento, con il conseguente aumento del costo dell’assicurazione auto a partire dal seguente rinnovo. Eventuali risvolti penali del sinistro, ovviamente restano a carico di chi guida il veicolo al momento dell’incidente.

Se invece la colpa è dell’altro mezzo, sarà l’assicurazione della controparte a risarcire il costo dei danni, inclusi eventuali danni fisici al conducente, anche se a guidare non è il proprietario. Facciamo poi attenzione ad un punto fondamentale: le polizze con limitazione. Se non avete la cosiddetta guida libera, l’assicurazione potrebbe rivalersi su di voi. Magari non possono guidare i minori di 25 anni, o magari solo voi proprietari, oppure solo i familiari. Insomma, fate attenzione a questa cosa.

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