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Fine mercato tutelato gas: la decisione del governo, le conseguenze per gli utenti
di Ilaria Macchi | 23-11-2023 | News e Varie, News Gas e LuceIl MInistro per l'Ambiente Pichetto Fratin ha sciolto le riserve in merito alla possibilità di una proroga per il mercato tutelato, la cui fine è ormai imminente. A essere interessati sono tantissimi utenti.
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87.06 €/MESEEra imminente la decisione del governo in merito alla proroga per il mercato tutelato per luce e gas, che si avvia alla scadenza, fondamentale per tantissime famiglie che avevano preferito attendere prima di effettuare il passaggio al mercato libero e usufruire di tutti i vantaggi previsti dalla misura. Le ultime speranze di arrivare all’ennesimo rinvio, come già accaduto in passato, sono ormai cadute del tutto, come ha rivelato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Sommario
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Fine mercato tutelato: la decisione è stata presa
Pur non essendo stato abolito ancora in via definitiva il servizio di maggior tutela, sono in tanti ad averne approfittato da tempo e a essere già passati al mercato libero, misura che non può che essere ritenuta vantaggiosa. Questa, infatti, consente di scegliere, sulla base delle proprie esigenze di consumo, fornitore (sia per la luce sia per il gas) che si ritiene soddisfino maggiormente le proprie abitudini, con una garanzia importante non da poco: il prezzo della materia prima risulta essere bloccato per 12 o 24 mesi, in modo tale da non dover correre il rischi di eventuali rialzi nel corso del tempo.
Nonostante questo, c’è chi ancora si sente al sicuro con la compagnia con cui ha un contratto in essere, anche solo per abitudine o per timore di un eventuale cambiamento ed è per questo che non poteva che augurarsi potesse esserci l’ennesima proroga alla fine del mercato tutelato. E invece così non sarà: il Ministro Pichetto Fratin ha sciolto le riserve, sottolineando come ogni possibilità sia ormai da accantonare.
In un primo momento, secondo quanto era emerso qualche era emerso qualche mese fa, sembrava esserci qualche possibilità per arrivare a un nuovo rinvio, come già accaduto in passato, ora è stato lui stesso a negare in maniera categorica quanto lui stesso aveva detto. “Non ho mai pensato a una proroga sulla fine del mercato tutelato” – ha detto recentemente il Ministro.
Le date da rispettare sono quindi le stesse: entro il 10 gennaio 2024 va effettuato il passaggio della fornitura del gas mentre per l’energia elettrica c’è tempo fino a luglio 2024 (aggiornamento del 21/12/23). L’unica opzione che sembra essere ancora al vaglio dell’esecutivo è quella di pensare ad alcune tutele in più per gli utenti che sono considerati vulnerabili, che quindi necessitano di un’attenzione maggiore.
Cosa accadrà ora a chi non effettua il passaggio
Non può che essere interessante quindi capire come ci si debba muovere ora che sembra ormai certo non possa esserci alcuna proroga per la fine del mercato tutelato per chi ha deciso di restare ancora con questo regime. Non farsi trovare impreparati e capire quali possano essere le conseguenze non può che essere fondamentale, ben sapendo come questo possa incidere sulle bollette e sulla gestione della propria quotidianità.
Chi non effettuerà il passaggio al mercato libero per il gas entro il 10 gennaio 2024 non subirà fortunatamente alcuna interruzione dal servizio in via automatica, cosa che non poteva che essere il timore maggiore da parte degli utenti. Ritrovarsi con l’impossibilità di utilizzare il gas, a maggior ragione in pieno inverno quando si ha la necessità assoluta di avere il riscaldamento acceso, non può che essere qualcosa che necessitava di essere scongiurato.
L’unico cambiamento previsto per gli utenti consisterà nell’assegnazione automatica di un nuovo fornitore, secondo quanto stabilito dal Servizio a Tutele Graduali. Questo non offre la possibilità al cliente di scegliere fornitore e tariffa che preferisce come accade con il mercato libero, ma viene attribuita a seconda del gestore che è attivo nel territorio in cui vive. Il rischio più che concreto è quindi quello di trovarsi a dover avere in essere una tariffa che si rivela tutt’altro che conveniente, come si potrà poi notare quando si riceverà la prima bolletta.
Passare al mercato libero gas ora è la scelta giusta
L’idea di poter scegliere, come previsto dal mercato libero, fornitore e tariffa che si ritiene soddisfino maggiormente le proprie esigenze di consumo, non può che essere ritenuto già di per sé un motivo di grande vantaggio. Del resto, sono ormai finiti i tempi in cui si sottoscriveva un contratto solo per abitudine o per tradizione familiare, se ne viene proposto un altro che risulta essere più vantaggioso. Perché non approfittarne? La risposta a questa domanda non può che essere retorica.
Anche in questo caso non sono previste interruzioni di servizio di alcun tipo, altro aspetto da non sottovalutare. Non solo, avere la sicurezza di non subire alcun aumento per 12 o 24 mesi (a seconda dell’offerta a cui si decide di aderire) non può che essere un altro aspetto importante. Con il regime di maggior tutela, invece, le condizioni possono variare con cadenza trimestrale, sulla base di quanto previsto dall’andamento di mercato, con il rischio quindi più che concreto di rialzi che possono essere poi difficili da gestire e che faranno inevitabilmente lievitare i costi che si ritroveranno in bolletta. A questo proposito, se sei in dubbio ti consigliamo di leggere questo articolo per capire quali sarebbero i fattori da prendere in considerazione se stai pensando di cambiare fornitore e hai timore di sbagliare.
Effettuare il tanto agognato passaggio è inoltre decisamente semplice e non prevede scossono di alcun tipo. Chi lo desidera può già farlo ora, ben sapendo che non ci sarà alcuna proroga per la fine del mercato tutelato, deve solo valutare quali siano le soluzioni disponibili tra quelle previste dai vari operatori del settore e scegliere. Non è nemmeno necessario presentare disdetta al vecchio fornitore, sarà l’azienda a cui si decide di affidarsi a occuparsi di ogni aspetto. Il tutto senza alcun onere a carico del cliente.
Nessun problema nemmeno se ci si dovesse rendere conto di non avere fatto la scelta giusta in un primo momento. A ognuno viene infatti concessa la possibilità di effettuare in ogni momento un ulteriore cambio di gestione, sempre in maniera del tutto gratuita.
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