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Daniele Nardi disperso sul Nanga Parbat: aggiornamenti
di Fabrizio Comerci | 27-02-2019 | News e VarieEOLO Casa
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36.95 €/MESEGli aggiornamenti rilasciati dallo staff di Daniele Nardi creano preoccupazione. Daniele e Tom Ballard, il compagno di scalata nell’impresa sul Nanga Parbat, risultano dispersi: non si hanno da loro comunicazioni da domenica scorsa e non si ha contatto visivo con i due alpinisti.
Si è dato il via ai soccorsi, ma la partenza dell’elicottero con a bordo Ali Sadpara, scalatore esperto del Nanga, sono stati bloccati dall’inasprirsi della tensione tra Pakistan e India. Da Islamad è partito via terra l’alpinista pakistano Karim Hayat, compagno di spedizione fino a fine gennaio di Nardi e Ballard. Potrà raggiungere il base domani sera.
Noi di ComparaSemplice.it confidiamo nell’esperienza di Daniele e teniamo le dita incrociate, sperando che la giornata si chiuda nel migliore dei modi.
Vi terremo aggiornati sull’evoluzione della vicenda. Chi volesse aggiornamenti in tempo reale può seguire il profilo facebook di Daniele Nardi.
09/03 – Con profondo dolore e con il pensiero vicino alla famiglia e agli amici di Daniele e Tom, riportiamo il comunicato ufficiale dello staff di Nardi:
“Siamo affranti dal dolore; vi comunichiamo che le ricerche di Daniele e Tom sono concluse. Una parte di loro rimarrà per sempre al Nanga Parbat.
Il dolore è forte; davanti a fatti oggettivi e, dopo aver fatto tutto il possibile per le ricerche, dobbiamo accettare l’accaduto.
Ringraziamo Alex, Ali, Rahmat e tutta la squadra di soccorso, le autorità pakistane e italiane, i giornalisti, gli sponsor, tutti gli amici che hanno dimostrato tanta collaborazione e generosità.
La famiglia ricorda Tom come competente e coraggioso amico di Daniele. A lui va il nostro pensiero.
Daniele rimarrà un marito, un padre, un figlio, un fratello e un amico perso per un ideale che, fin dall’inizio, abbiamo accettato, rispettato e condiviso. Ci piace ricordarti come sei veramente: amante della vita e delle avventure, scrupoloso, coraggioso, leale, attento ai dettagli e sempre presente nei momenti di bisogno.
Ma soprattutto ci piace ricordarti con le tue parole: “mi piacerebbe essere ricordato come un ragazzo che ha provato a fare una cosa incredibile, impossibile, che però non si è arreso e se non dovessi tornare il messaggio che arriva a mio figlio sia questo: non fermarti non arrenderti, datti da fare perché il mondo ha bisogno di persone migliori che facciano sì che la pace sia una realtà e non soltanto un’idea… vale la pena farlo.”
06/03 – Il team di Txikon, dal campo base, ha individuato due sagome sul fianco della montagna grazie a un telescopio. Si attende domani per avviare una ispezione più approfondita della via Mummery con l’elicottero.
05/03 – Alex Txikon con la sua squadra ha raggiunto il plateau di seracchi sopra campo 2, a 300 metri in linea d’aria da campo 3. Con i droni hanno ispezionato la parete fino a quota 6.500 metri, ma non si sono viste tracce di Daniele e Tom né di campo 3. L’elevato rischio di valanghe ha spinto i soccorritori a non proseguire le ricerche nel pomeriggio. Domani si tenterà una ricognizione dell’area lungo la via attrezzata Kinshofer, possible via di discesa dei due alpinisti in difficoltà.
04/03 h07:30 italiane – Gli elicotteri con a bordo Alex Txikon e il suo team sono decollati da Skardu per raggiungere il campo base del Nanga Parbat. Il decollo ha dovuto attendere le condizioni di visibilità idonee. Hanno fatto tappa a Jaglot per prelevare Ramat Ullah Baig (parte della spedizione di Nardi fino a gennaio). Alex Txikon e la sua squadra (Felix Criado, Ignacio de Zuloaga e il dottor Josep Sanchis) sono atterrati in zona campo 1. Si sta allestendo il punto d’appoggio per effettuare le perlustrazioni con i droni. Gli elicotteri intanto hanno effettuato una perlustrazione della parete, senza trovare traccia degli alpinisti scomparsi.
01/03 h13:00 italiane – Questioni amministrative e organizzative hanno impedito il volo dell’elicottero di soccorso. La famiglia di Daniele Nardi è pronta al pagamento delle somme necessarie.
Purtroppo, pur avendo risolto i problemi burocratici grazie all’Ambasciatore Stefano Pontecorvo il meteo è peggiorato e l’operazione di recupero di Alex Txikon dal campo base del K2 si dovrà effettuare domani mattina.
Nel mentre, Ali Sadpara, con gli altri due alpinisti pakistani, è partito questa mattina a piedi dal campo base del Nanga Parbat ed è arrivato nei pressi di campo 1. Ora è al campo base.
01/03 h7:50 italiane – Il team russo al K2 che si era offerto di intervenire , in accordo con l’organizzazioe ha deciso di rinunciare a causa del forte rischio valanghe sul Nanga Parbat. Ma l’organizzazione delle operazioni di soccorso non si è fermata: nella notte ci si è mossi, di concerto con Ambasciata italiana ed Esercito pakistano per ottenere le autorizzazioni al decollo degli elicotteri, dato che lo spazio aereo pakistano è ancora chiuso a causa delle tensioni militari tra Pakistan e India.
Il nuovo piano prevede l’intervento dell’alpinista basco Alex Txikon con 3 suoi collaboratori, tra cui un medico, dal campo base del K2 per trasportarli al Campo Base del Nanga e poi in una posizione più vicina alla parete Diamir in direzione del campo 1. Da lì Txikon attiverà tre droni di particolore potenza per il volo in quota e autonomia che perlustreranno tutta la zona dello Sperone Mummery, fino al plateau sovrastante e lungo tutte le ipotetiche vie percorribili dai due alpinisti che si stanno ancora ricercando.
28/02 h16:40 italiane – In accordo con l’ambasciata italiana e con l’aviazione pakistana, due elicotteri decolleranno, meteo permettendo, domani in prima mattina da Skardu alla volta del campo base del K2. Lì saranno prelevati i quattro alpinisti russi, guidati da Vassily Pivtsov, disponibili a supportare l’operazione di soccorso sul Nanga Parbat in favore di Daniele Nardi e Tom Ballard. La squadra di soccorso sarà depositata il più vicino possibile a campo 3.
28/02 h13:30 italiane – Ali Sadpara ha comunicato che l’eleicottero ha individuato la tenda di campo 3 completamente sommers dalla neve. Nell’area, inoltre, sono state individuate tracce di una valanga. Si attendono ulteriori informazioni fotografiche e video dal campo base e dall’aviazione pakistana.
28/02 h11:20 italiane – La squadra di soccorso in elicottero ha effettuato una prima ricognizione, senza ottenere il contatto visivo sperato con Daniele e Tom. Ci si prepara a una nuova ricognizione. Ali Sadpara ha raggiunto il campo base.
28/02 h8:00 italiane – L’Ambasciatore Stefano Pontecorvo da Islamabad, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dall’aereonautica militare pakistana, ha confermato pochi minuti fa che l’elicottero con a bordo Ali Sadpara e due alpinisti pakistani è decollato da Skardu per il Nanga Parbat. Si procederà a una ricognizione visiva sulla parete. Se necessario anche a una ricognizione da terra. Non è escluso l’intervento degli alpinisti attualmente al capo base del K2, già acclimatati e in grado di affrontare la scalata tecnica. La finestra di meteo favorevole non è molto ampia.
27/02 h15:15 italiane – Grazie all’intervento dell’Ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo, si è riusciti a ottenere l’autorizzazione per il volo dell’elicottero di soccorso. A causa dell’arrivo del tramonto, il volo è stato riprogrammato. Continuano i contatti e le attività che possono contribuire a facilitare il raggiungimento del campo base e la parete sia da terra lungo la valle Diamir, sia con l’elicottero.
Domenica 24 febbraio: la tirata a 6.300 e l’ultimo contatto telefonico
Approfittando della prima finestra di bel tempo dopo diverse settimane, domenica scorsa Daniele e Tom partono per affrontare l’inaccessibile Sperone Mummery, raggiungendo (e forse superando) quota 6.300. La giornata termina a circa 6.000 metri, nella tenda di campo 4, allestito il giorno prima. Da lì, si ha l’ultimo contatto telefonico di Nardi.
Nelle 48 ore successive, le condizioni meteorologiche sul versante Diamir del Nanga non hanno permesso ulteriori contatti radio o visivi con campo 4. Si è ipotizzata una difficoltà nelle telecomunicazioni o il default delle batterie dei dispositivi telefonici.
Questa mattina, le nuvole si sono diradate, ma non si ha ancora contatto visivo con Daniele e Tom, neanche lungo le vie di discesa: lo staff di Nardi ha avviato le procedure per la richiesta di soccorso. Il tentativo di richiedere l’intervento di un elicottero per individuare i due in quota è stato frustrato dalla situazione tesa tra Pakistan e India.
L’invernale sul Nanga Parbat
Chi segue ComparaSemplice.it conosce già l’impresa di Daniele Nardi: una spedizione sul Nanga Parbat, la nona montagna più alta del mondo, per aprire una nuova via lungo lo Sperone Mummery. Per sapere tutto su questa invernale, rimandiamo a questo post.
Cosa ci ha insegnato Daniele Nardi
Nei giorni precedenti e durante i mesi della spedizione, abbiamo conosciuto Daniele e siamo rimasti ipnotizzati dalla sua forza e dalla sua determinazione. Parlando con lui, abbiamo anche imparato molto sulle altitudini estreme e sul modo per affrontare i grandi disagi che comportano con trucchi e buone prassi dettate dall’esperienza e dalla necessità di fare economia delle risorse. Qui vi vogliamo riproporre quanto di meglio abbiamo scoperto, insieme a Daniele:
- Telecomunicazioni sul Nanga Parbat: come comunica Daniele Nardi
- 7 consigli di Daniele Nardi per riscaldare una tenda da campeggio
- Batterie in alta quota: i consigli di Daniele Nardi dal Nanga Parbat
- Cucinare in alta quota: i consigli di Daniele Nardi per risparmiare sul gas
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