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Bonus benzina e bonus bollette: le decisioni prese dal governo
di Ilaria Macchi | 25-09-2023 | News e VarieIl governo ha deciso di non restare a guardare di fronte alla situazione dei tanti cittadini in difficoltà e ha predisposto misure ad hoc.
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87.06 €/MESEIl governo ha ora deciso di intervenire a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, che ormai da tempo sono in difficoltà perché non riescono a gestire tutte le spese a causa dei numerosi aumenti che hanno riguardato praticamente tutti i settori. Ora sono in arrivo attraverso una misura specifica approvata in Consiglio dei Ministri due provvedimenti ad hoc, un bonus benzina e un bonus bollette, considerati un grave problema da risolvere soprattutto ora che tutti sono tornati al lavoro e in vista della riaccensione del riscaldamento, che comporterà un aggravio deli conti.
Sommario
Bonus benzina: è arrivata finalmente la decisione
I costi del carburante, indipendentemente dal tipo di alimentazione del proprio veicolo, hanno raggiunto costi esorbitanti ormai da mesi, scatenando non poco malcontento tra i consumatori. La situazione è certamente peggiorata da inizio anno, in concomitanza con la decisione dell’attuale governo , che ha voluto eliminare il taglio delle accise, uno dei provvedimenti che era stato rinnovato a più riprese dal suo predecessore, grazie a cui era possibile risparmiare circa 30 euro al litro in fase di rifornimento. Certamente un vantaggio piccolo, ma che poteva diventare non indifferente sul medio e lungo periodo. Una misura simile, però, non era ritenuta ancora sostenibile per le casse dello Stato, oltre a essere stata un’agevolazione di cui potevano godere tutti, comprese le persone in possesso di una supercar, che non avevano quindi alcuna necessità di un provvedimento simile. In quel periodo, però, molti si erano convinti che a questo avrebbe fatto seguito un’altra normativa, pesata in maniera specifica per tutte le fasce della popolazione, ma questo non è però mai avvenuto.
Almeno fino ora. L’attuale esecutivo, infatti, sembra avere compreso quanto sia importante ascoltare il grido di aiuto lanciato in più occasioni dai cittadini in difficoltà, che non riuscivano a concepire di essere costretti a dover pagare (come è accaduto più volte in passato) anche più di 2,5 euro al litro per la benzina o il diesel. Anzi, in autostrada, il costo è stato spesso ancora più elevato.
Il Consiglio dei Ministri ha così deciso di approvare un bonus benzina, contributo che è stato pensato in maniera specifica per i lacvoratori del settore privato. Questo dovrebbe avere un valore di 80 euro al mese, cifra che potrà essere caricata in maniera piuttosto agevole sulla social card “Dedicato a te”, iniziativa già attualmente in vigore grazie a cui gli italiani meno abbienti hanno la possibilità di fare la spesa riducendo almeno in parte i costi che devono sostenere una volta arrivati in negozio.
Chi ne avrà diritto non avrà la necessità di presentare alcuna domanda, ma potrà riceverlo in maniera automatica. È compito, come stabilito, delle aziende private concederlo ai propri dipendenti, fino a un valore massimo di 200 euro. Unico requisito diretto per poterlo ricevere è infatti proprio quello di essere titolari di un contratto di lavoro dipendente. Pur di rendere la platea il più possibile ampia, si è deciso di comprendere anche le persone che non svolgono un’attività commerciale, oltre ai lavoratori autonomi, a condizione che abbiano propri dipendenti che prestano servizio per loro. Le amministrazioni pubbliche, salvo ulteriori modifiche, risultano essere però escluse.
È concesso, se lo si ritiene necessario, fare presente al proprio datore di lavoro della propria situazione economica (specialmente se si hanno diversi figli a carico), in modo tale che possa tenere presente il problema e inserire così chi si sente in difficoltà tra i possibili beneficiari. Il bonus benzina sarà concesso attraverso due differenti modalità:
- benefit aziendali, che l’impresa mette a disposizione per i propri dipendenti. In questo caso l’importo concesso non sarà sommato al limite di non imponibilità del benefit, pari a 258, 23 euro, se questo risulta essere previsto dagli accordi stabiliti dall’azienda con i sindacati;
- buoni benzina o simili, da presentare una volta che si arriva al distributore per poter effettuare il rifornimento.
Chi dovesse optare per i buoni benzina potrà usufruire di un vantaggio importante: ogni lavoratore avrà diritto all’esenzione da imposta sia per i buoni benzina con un valore massimo di 200 euro, sia per il paniere di beni e servizi offerti, fino a un valore massimo di 258, 23 euro.I buoni non vengono tassati ai dipendenti e possono essere deducibili dal reddito d’impresa. Questi possono essere utilizzati per ogni tipo di alimentazione, benzina, gasolio, gpl e metano, ma in caso di necessità anche per ricaricare le auto elettriche.
Al momento, salvo ulteriori proroghe, la misura sarà valida fino al 31 dicembre 2023, mentre il lavoratore potrà usufruire del voucher fino al 12 gennaio 2024. L’importo a cui si ha diritto verrà inserito direttamente all’interno della busta paga e sarà aggiunto allo stipendio percepito. Non concorre alla formazione del reddito e risulta essere detassato, ma per l’anno in corso sarà soggetto agli oneri contributivi.
Bonus bollette: un’altra misura importante
L’inverno è ormai alle porte, proprio per questo, consapevoli della necessità di accendere il riscaldamento in tutte le case, si è deciso di muoversi di conseguenza e di promuovere anche un bonus bollette. Questo consentirà di alleggerire almeno in parte l’aggravio delle spese che si dovranno sostenere in ogni casa.
Sulla base di quanto emerso, il provvedimento prevede la proroga dell’IVA ridotta al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali (l’aliquota ordinaria è al 10%). L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ha inoltre deciso di provvedere anche per il quarto trimestre del 2023 alla determinazione dei bonus sociali.
Non è escluso inoltre, come già accaduto in passato, possa esserci un’ulteriore proroga allo stop al mercato tutelato dei clienti domestici almeno per le famiglie più vulnerabili. Questo al momento per i clienti domestici non vulnerabili (famiglie e condomini) è previsto per il 1° gennaio 2024 per quanto riguarda il gas, mentre a partire da aprile 2024 per l’energia elettrica.
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