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Netflix si può condividere? Ecco cosa dovete sapere
di Silvio Spina | 26-05-2023 | Novità Netflix, Novità TVL’abbonamento di Netflix può essere utilizzato da più soggetti, anche al di fuori del proprio nucleo domestico? E quali sono le decisioni prese dalla piattaforma streaming a partire dal 2023 per la condivisione degli account in Italia? Ecco le ultime notizie su questo tema e come utilizzare il servizio tra più utenti rispettando i termini di servizio.


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36.95 €/MESEGuardare le serie TV e alcune esclusive su Netflix è diventata la normalità per tantissimi utenti, non soltanto in Italia: nei primi tre mesi del 2020, complice anche l’emergenza Covid-19 e il conseguente lockdown, gli abbonamenti al servizio sono aumentati di quasi il 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando a sfiorare i 16 milioni. Un trend positivo che ha contraddistinto anche altri servizi Pay TV in streaming.
Tuttavia, dopo l’exploit legato alla pandemia, è seguito un crollo importante del numero di abbonati: l’addio ad alcuni mercati (ad esempio in Russia e in Cina) e una concorrenza sempre più agguerrita (tra cui Amazon Prime, Disney+ e la neo arrivata Paramount+) hanno rischiato di far perdere al gruppo oltre 1 milione e mezzo di abbonamenti prima dell’arrivo del 2023 e acceso segnali di allarme difficili da ignorare.
Negli ultimi mesi del 2022, a sorpresa, la piattaforma ha registrato un numero di nuovi abbonati più alto delle previsioni, provenienti soprattutto da Paesi diversi dal mercato interno (quello statunitense). La società, inoltre, ha introdotto alcune novità, come il piano Standard con pubblicità (in realtà all’esordio era stato lanciato come Piano Base con pubblicità, per poi “promuoverlo” a Standard dopo qualche mese).
Il calo di utenti rispetto agli “anni d’oro” del gruppo e una concorrenza sempre più agguerrita, tuttavia, hanno spinto il gruppo a muoversi verso una limitazione della condivisione degli account: tale pratica, che aveva fin dall’inizio delle limitazioni dal punto di vista contrattuale, è stata tollerata per lungo tempo e considerata quasi una sorta di pubblicità indiretta, un modo per attirare comunque utenti a pagamento, sfruttando la legge dei grandi numeri.
Questo approccio in Italia ha avuto fine nel 2023 (preceduta da altri Paesi, in cui le limitazioni sono state introdotte già da qualche mese): il 23 maggio, infatti, la piattaforma ha diramato un comunicato ufficiale con cui viene annunciata la fine delle condivisioni dell’account al di fuori del nucleo domestico.
Quanto costa Netflix (2023)
I piani Netflix a disposizione in questo periodo sono quattro (attivabili e disattivabili in qualsiasi momento, senza vincoli o costi di disattivazione):
- Netflix Piano Standard con pubblicità a 5,49€ al mese (qualità Full HD, 2 dispositivi accessibili in contemporanea, non tutti i titoli disponibili);
- Netflix Base (7,99€/mese): possibilità di guardare i contenuti su un dispositivo alla volta in qualità HD;
- Netflix Standard (12,99€/mese): possibilità di guardare i contenuti su 2 dispositivi contemporaneamente e in qualità Full HD;
- Netflix Premium (17,99€/mese): possibilità di guardare i contenuti su 4 dispositivi in contemporanea, anche in risoluzione Ultra HD.
Ma torniamo immediatamente all’argomento centrale di questo spazio, ossia la condivisione dell’abbonamento Netflix: quando è possibile farlo e cosa prevedono ora i termini di contratto del servizio per gli account che non fanno parte del nucleo domestico?
Netflix si può condividere? Cosa prevede il contratto
Condividere il prezzo di un abbonamento Netflix è senza dubbio un’opzione conveniente perché permette di ridurre la spesa per il servizio (cosa non di poco conto, soprattutto in un periodo di aumenti generalizzati come quello che stiamo vivendo): ad esempio, un account Premium che consente di usare il servizio su 4 dispositivi contemporaneamente potrebbe avere un costo di circa 4,50 euro per ciascun utente, ancora meno di un piano Base o addirittura di uno Standard con pubblicità, attualmente il più economico del listino, come abbiamo visto nel paragrafo precedente (con tutte le limitazioni del caso).
Consultando il documento sulle condizioni di utilizzo del servizio in streaming, troviamo la risposta all’annosa questione. Nel paragrafo 4.2 del documento, infatti, leggiamo che:
“Il servizio Netflix e qualsiasi contenuto accessibile attraverso il servizio sono destinati esclusivamente ad un uso personale e non commerciale e non possono essere condivisi con persone al di fuori del tuo nucleo domestico, se non diversamente consentito dallo specifico piano di abbonamento. Per la durata del tuo abbonamento Netflix, ti concediamo un diritto limitato, non esclusivo e non trasferibile di accedere al servizio Netflix e ai contenuti Netflix. Salvo quanto sopra, nessun altro diritto, titolo o interesse ti sarà trasferito. Accetti di non utilizzare il servizio per proiezioni pubbliche”:
Tralasciando gli aspetti commerciali e il divieto a proiezioni pubbliche, i punti che rispondono al nostro quesito sono sostanzialmente tre:
- l’uso di Netflix è di tipo personale;
- può essere condiviso, ma soltanto tra i membri del nucleo domestico (se vivete con amici, con moglie e figli o con i vostri genitori/fratelli, non fa differenza);
- il diritto ad accedere e usufruire del servizio non è trasferibile.
La risposta alla domanda centrale di questo articolo, quindi, è sì, Netflix si può condividere, ma solamente tra persone che vivono sotto il vostro stesso tetto. Non si parla di nucleo familiare, bensì di nucleo domestico, quindi le parentele non hanno importanza: quello che conta per la condivisione è vivere nella stessa abitazione, connettendosi ad un medesimo apparato (modem, hotspot, etc…). Su Internet è possibile trovare dei servizi che vi permettono di creare gruppi di condivisione dell’abbonamento, così da semplificare il pagamento del canone mensile, ma sappiate che tale pratica è valida dal punto di vista di Netflix solo rispettando i punti citati in precedenza. Se avete un abbonamento condiviso con degli estranei, ma anche con dei familiari o amici al di fuori del vostro attuale nucleo domestico, state agendo al di fuori dei termini di servizio.
Lo stesso discorso vale anche se pensate di condividere l’account Netflix con altri, fornendo le credenziali di accesso (mail e password) ad altre persone per accedere con il vostro piano: oltre ad essere contrarie alle condizioni del contratto, questo tipo di condivisione è anche rischioso dal punto di vita della sicurezza, soprattutto se avete l’abitudine di usare spesso la stessa accoppiata mail/password anche per altri servizi.
A partire da maggio 2023, inoltre, Netflix introduce dei limiti tecnici che impediscono la condivisione degli account al di fuori dei nuclei domestici: scopriamo come.
Blocco condivisione account Netflix: come funziona
Il sistema di limitazione degli account Netflix verifica che i dispositivi associati al servizio si colleghino almeno una volta ogni 31 giorni al modem o hotspot principale dell’abitazione (attraverso l’IP dell’apparato e gli ID dei dispositivi, senza raccogliere informazioni sulla geolocalizzazione). In caso di mancato collegamento al dispositivo entro i giorni richiesti e se l’eventuale sistema di verifica non andrà a buon fine, l’utente verrà considerato esterno al nucleo domestico.
Il titolare dell’abbonamento può scegliere tra due opzioni:
- aggiungere un utente extra al piano, pagando un contributo aggiuntivo di 4,99€ al mese;
- trasferire il profilo con tutti i dati (suggerimenti, cronologia di visione, giochi salvati, lista personalizzata e le altre impostazioni) per l’apertura di un nuovo piano, a scelta tra i quattro profili di listino.
Non è chiaro se questa politica sarà mantenuta dalla società a tempo indeterminato: i primi dati provenienti dai Paesi in cui sono state introdotte tali limitazioni segnano un calo importante degli utenti a pagamento, ma sarà necessario attendere ancora per capire se la strada scelta da Netflix è quella giusta.
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