Fideiussione bancaria: cosa è, come funziona e come richiederla

di | 10-02-2017 | Ultime News Mutui

Fideiussione bancaria: cosa è, come funziona e come richiederla
Confronta

Quando si richiede un mutuo per l’acquisto di una casa, la banca o l’istituto di credito, per tutelarsi da un eventuale inadempienza da parte del mutuatario, chiede delle garanzie. La garanzia più diffusa è ovviamente l’ipoteca sull’immobile che si sta acquistando ma, oltre all’ipoteca, esisitono altre forme di garanzia. Tra queste ricordiamo le polizze assicurative, i tassi di mora e, infine, la fideiussione bancaria. La fideiussione bancaria è dunque una garanzia che la banca chiede per proteggersi nel caso in cui il mutuatario non riesca a restituire il finanziamento erogato. Vediamo insieme nel dettaglio cosa è una fideiussione bancaria, come funziona, quando e come richiederla.

Cosa è la fideiussione bancaria

La fideiussione – regolata dal Codice Civile – viene definita all’art. 1936 come una garanzia in cui: “È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza”. Dunque, nel caso di una fideiussione bancaria, il fideiussore è una banca e si tratta, a tutti gli effetti, di una garanzia legale di pagamento in cui la banca si impegna a saldare il debito nel caso in cui il debitore/mutuatario non è in grado di restituire il prestito ricevuto. In breve, la fideiussione bancaria sul mutuo richiesta a chi vuole acquistare un immobile è una garanzia che, per una determinata durata e copertura, tutela la banca che ha erogato il finanziamento dal rischio di insolvenza del mutuatario.

Come funziona la fideiussione bancaria

La fideiussione bancaria viene concessa in seguito alla firma di un contratto tra le parti su cui vengono indicati la somma garantita dalla banca e i termini dell’accordo. Di solito i soggetti firmatari della fideiussione bancaria sono tre:

  1. il beneficiario, ossia l’istituto di credito che eroga il finanziamento;
  2. il contraente, ossia la persona che sta richiedendo il prestito;
  3. il garante, cioè la banca o meglio il fideiussore che firma la fideiussione bancaria.

Nel momento in cui viene stipulato un mutuo che prevede una fideiussione bancaria, la banca che eroga il finanziamento ottiene la garanzia che, nel caso in cui il mutuatario non sarà in grado di restituire la somma di denaro che gli viene prestata, sarà il fideiussore a pagare il suo debito.

La legge non impone dei limiti alla somma che può essere garantita, ma la banca effettuerà una serie di valutazioni per verificare l’affidabilità del cliente e per definire la cifra massima che si impegna a coprire. Al momento della concessione della fideiussione bancaria, la prassi prevede che il contraente paghi un deposito cauzionale, in contanti o in titoli, successivamente la banca eroga al richiedente un credito di firma chiedendo il versamento di una commissione. Al momento della stipula del contratto, la fideiussione verrà quindi segnalata ufficialmente alla Centrale di Rischio in modo tale che il debitore venga messo in una situazione in cui troverà molto più difficile riuscire ad ottenere dei finanziamenti presso altre società creditizie e, in questo modo, avrà tutta la concentrazione necessaria a saldare i propri debiti.

L’accettazione o meno della fideiussione bancaria ha un iter burocratico che si chiude in 2-3 settimane, ma molto dipende dalle procedure che possono differire da una banca all’altra. Questo tipo di garanzia spesso viene richiesta a chi ha bisogno di un mutuo 100%.

Quante tipologie di fideiussione bancaria esistono?

 Esistono due tipologie di fideiussione bancaria: solidali o con beneficio di escussione.

  1. la fideiussione bancaria solidale è un tipo di fideiussione in cui i fideiussori sono rappresentati da due o più banche o istituti di credito che si impegnano insieme a saldare il debito contratto dal mutuatario nei confronti del beneficiario. In questo caso occorre tenere presente che esiste un tetto massimo entro il quale i fideiussiori non hanno l’obbligo di intervenire. Nel caso ci si trovi di fronte a un mancato pagamento, gli istituti di credito dovranno rispondere in prima persona all’assoluzione del debito;
  1. la fideiussione bancaria con beneficio di escussione è quella in cui la banca e il beneficiario sono obbligati a restituire solo l’importo residuo dopo l’escussione del debitore garantito. In altre parole, in caso di insolvenza il beneficiario dovrà rivolgersi prima al debitore e solo dopo poi all’istituto bancario.

Entrambe le tipologie di fideiussione bancaria hanno un costo che deve essere pagato dal debitore. Vediamo quali.

I costi di una fideiussione bancaria

Anche la fideiussione bancaria – come qualsiasi richiesta di prestito – comporta delle spese. Oltre alla caparra richiesta al mutuatario dalla banca a tutela della somma da garantire, il richiedente la fideiussione bancaria dovrà pagare una commissione che in genere è pari all’1% del totale e i tassi di interesse che possono oscillare tra lo 0,75% al 3% calcolati su base trimestrale. I tassi d’interesse aumentano in modo direttamente proporzionale alla cifra in questione e alla durata del prestito: più alta sarà la somma e più lungo sarà il tempo previsto, più elevata sarà la percentuale di interesse.

I documenti necessari per chiedere una fideiussione bancaria

Al momento della richiesta di una fideiussione bancaria, l’istituto di credito effettuerà delle verifiche nei confronti del debitore, in modo da capire se questi è in grado di assolvere al proprio debito. Quali sono i documenti che ti verranno richiesti per chiedere una fideiussione bancaria? Nel caso in cui il debitore – ossia colui che richiede la fideiussione bancaria – sia rappresentato da una persona fisica, i documenti necessari saranno:

  • Documento d’identità;
  • Codice fiscale;
  • Ultime due buste paga;
  • Visura camerale;
  • Modello unico, 730 o CUD;
  • Recapiti telefonici.

Se, invece, il debitore è rappresentato da una persona giuridica come ad esempio un’azienda, una società o una ditta individuale, in questo caso i documenti richiesti saranno :

Documento d’identità dell’Amministratore dell’azienda;

  • Codice Fiscale dell’Amministratore;
  • Ultimi due bilanci aziendali;
  • Situazione contabile corrente;
  • Stato patrimoniale;
  • Modello unico.

Azione di regresso. La clausola più importante della fideiussione bancaria

Tra le molte clausole incluse in un contratto di fideiussione bancaria, ce né una molto importante che si chiama azione di regresso la quale prevede che il fideiussore, dopo aver pagato le rate al posto del debitore, possa rivalersi su di lui per rientrare in possesso del suo denaro.

In parole semplici, se il creditore si rivolge al fideiussore, questi può rifarsi sul debitore per il rimborso di quanto pagato inclusi gli interessi e le spese da lui sostenute per effettuare il pagamento.

L’azione di regresso viene meno soltanto nel caso in cui il fideiussore non dia notizia del pagamento al debitore che vi provvede successivamente. Inoltre, il fideiussore ha l’obbligo di informare il debitore di aver provveduto ad estinguere il debito e il suo intervento non deve avvenire quando la rata è ormai scaduta, ma prima.

Il debitore è infatti tenuto ad avvisarlo in tempo nel caso in cui si trovi in difficoltà economiche. Se si tratta di una persona fisica il fideiussore rischia le stesse conseguenze che rischia il debitore: se non pagherà il nostro debito verrà iscritto nelle banche dati creditizie (come CRIF ed Experian) e segnalato come cattivo pagatore.

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