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Acquisto prima casa: tutte le agevolazioni 2018
di Erika | 03-04-2018 | Ultime News MutuiIren Connect You
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36.95 €/MESEAvete deciso di acquistare la prima casa per voi, i vostri figli o i vostri nipoti? Allora il 2018 è l’anno giusto per iniziare a guardarsi intorno e a cercare il mutuo più adatto alle vostre tasche. La Legge di Stabilità 2018 – precisamente la Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 – prevede infatti una serie di agevolazioni fiscali per chi a partire dal 1° gennaio del 2018 deciderà di acquistare la prima casa. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Sommario
A quanto ammontano le agevolazioni prima casa 2018
In cosa consiste il Bonus Casa 2018? Le agevolazioni fiscali per i contribuenti che – a partire dal 1° gennaio 2018 – acquisteranno la prima casa riguardano diverse voci di spesa. Nello specifico: l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale e l’IVA. L’imposta di registro – ossia la tassa che i contribuenti pagano per il trasferimento di ricchezza come appunto l’acquisto di una casa – si abbassa dal 9% al 2% nel caso in cui si acquista da un privato oppure da un’impresa che vende in esenzione IVA. Se invece la casa viene acquistata da un’azienda soggetta a IVA, in tal caso l’imposta di registro è pari al 4% invece che del 10% del prezzo della cessione. In base a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2018, inoltre, quando si acquista la prima casa da un privato o da un’azienda che vende in esenzione IVA, il contribuente pagherà l’imposta al 2% non sul valore dell’immobile ma sul prezzo-valore, ossia sulla rendita catastale della casa. L’imposta ipotecaria e l’imposta catastale avranno un costo fisso di 50€ nel caso in cui si acquista da privato o da azienda IVA esente; di 200€ se la compravendita viene effettuata con un’azienda soggetta a IVA. Infine, tra le agevolazioni prima casa 2018, troviamo il credito d’imposta. Di cosa si tratta? Si tratta della possibilità, per i contribuenti che vendono e riacquistano casa entro 12 mesi, di sottrarre l’imposta da pagare l’importo di quella già pagata per la compravendita dell’abitazione precedente.
Agevolazioni prima casa 2018: una tabella riassuntiva
Acquisto da privato | Acquisto da azienda (IVA esente) | Acquisto da azienda (con IVA) | |
Imposta di registro | 2% (invece del 9%) | 2% (invece del 9%) | 4% (invece del 10%) |
Imposta catastale | 50€ | 50€ | 200€ |
Imposta ipotecaria | 50€ | 50€ | 200€ |
Chi può richiedere le agevolazioni prima casa 2018?
Per poter accedere alle agevolazioni prima casa 2018 occorre rispettare dei requisiti che riguardano la categoria catastale dell’immobile comprato, la residenza e l’atto di acquisto. Vediamo tali requisiti nel dettaglio. In merito all’atto di acquisto, nel caso in cui l’acquirente risulti già titolare di una casa comprata usufruendo di detrazioni fiscali prima casa, potrà di nuovo avvalersi delle agevolazioni fiscali prima casa 2018 solo se il vecchio immobile viene venduto entro 12 mesi dall’atto di acquisto della seconda casa. Se questo requisito non viene rispettato, il contribuente sarà obbligato a corrispondere all’Agenzia delle Entrate le imposte ordinarie previste per la compravendita di immobili e a pagare una sanzione pari al 30% sulla differenza d’imposta. Per quanto riguarda la residenza, per poter usufruire delle agevolazioni prima casa 2018, l’immobile acquistato deve trovarsi nello stesso Comune in cui l’acquirente risiede o in cui stabilisce la propria residenza entro 18 mesi dall’atto di acquisto. Possono chiedere le agevolazioni fiscali 2018 prima casa anche i contribuenti che si sono trasferiti in un’altra città o all’estero per ragioni di lavoro. Nel caso di residenza all’estero, questa va dimostrata tramite il certificato di iscrizione all’AIRE, l’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero. Infine arriviamo alla categoria catastale dell’immobile. Per poter richiedere le detrazioni fiscali, l’immobile deve rientrare in una delle seguenti categorie, come segnalato dalla guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate sulle agevolazioni fiscali 2018 prima casa:
- A/2 (abitazioni di tipo civile);
- A/3 (abitazioni di tipo economico);
- A/4 (abitazioni di tipo popolare);
- A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare);
- A/6 (abitazioni di tipo rurale);
- A/7 (abitazioni in villini);
- A/11 (abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi).
Agevolazioni prima casa 2018: i mutui agevolati per i giovani
Tra le agevolazioni prima casa 2018 ricordiamo anche quelle per i giovani con contratti atipici di lavoro. Il bonus prima casa 2018 prevede infatti una serie di incentivi per i giovani sotto i 35 anni di età che vogliono acquistare l’abitazione principale grazie all’istituzione del Fondo di Garanzia a copertura statale. I requisiti per accedere al Fondo sono:
- mutuo stipulato per l’acquisto della prima casa;
- richiesta di un mutuo di importo non superiore ai 250.000€;
- coppia costituita come nucleo familiare (anche conviventi) da almeno 3 anni;
- almeno uno dei membri della coppia di età inferiore ai 35 anni d’età;
- giovani lavoratori di età inferiore ai 35 anni con contratti atipici;
In mancanza di garanzie come la possibilità di richiedere una fideiussione bancaria per la stipula del mutuo, ci si può avvalere del Fondo che garantisce fino al 50% della quota capitale del mutuo ipotecario. Inoltre, nel caso in cui il beneficiario del Fondo non riesca a pagare le rate del mutuo per difficoltà economiche come un licenziamento o una malattia, può sospendere il pagamento delle rate per un massimo 18 mensilità. In questi casi il Fondo interviene a copertura delle rate del mutuo per tutto il periodo di sospensione. Anche in questo caso vale la regola secondo la quale per accedere alle agevolazioni fiscali, la categoria catastale dell’immobile deve rientrare in una di quelle menzionate nella guida pubblicata online dall’Agenzia delle Entrate.
Quando si perdono le agevolazioni?
L’Agenzia delle Entrate provvederà ovviamente a verificare che il contribuente che ha usufruito delle agevolazioni sia in possesso dei requisiti dichiarati richiesti dalla normativa. Nel caso in cui le dichiarazioni risultino false, il contribuente dovrà restituire le imposte detratte più una sanzione del 30%. Le agevolazioni decadono anche nel caso in cui l’immobile adibito a prima casa viene venduto entro i 5 anni dall’acquisto. Se alla vendita dell’immobile segue, tuttavia, l’acquisto di una nuova prima casa destinata ad abitazione principale anche se appartenente alla categoria catastale lusso il bonus prima casa non decade.
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