Fibra a 2,5 Gbps: conviene davvero?

di | 15-11-2022 | News Fastweb, News Fibra Ottica, News Iliad, News TIM, News Vodafone

Sempre più spesso si sente parlare di fibra ottica fino a 2,5 Gbps, ben più alta della classica "Gigabit": ma che cos'è in realtà e come si può sfruttare realmente questa velocità? Cerchiamo di fornire qualche spiegazione semplice, senza dover entrare in troppi dettagli tecnici, per capire meglio questa tecnologia.

Fibra a 2,5 Gbps: conviene davvero?
Confronta

In questi ultimi anni i maggiori provider di rete fissa hanno lanciato delle offerte fibra sempre più interessanti e performanti, in grado di superare la “classica” Gigabit in FTTH. Oggi è possibile trovare sui listini dei principali operatori delle soluzioni in banda ultralarga capaci di arrivare a ben 2,5 Gbps o addirittura 5 Gbps. Dopo l’entusiasmo iniziale di molti utenti e pubblicitari, tuttavia, le analisi tecniche e le stesse note fornite dai provider sulla documentazione ufficiale chiariscono meglio questo punto: cerchiamo di spiegarlo più nel dettaglio nei prossimi paragrafi.

Sommario

Fibra a 2,5 Gbps: quale copertura bisogna avere

Partiamo innanzitutto dall’aspetto tecnico: per poter attivare le offerte con fibra a 2,5 Gbps è essenziale avere una copertura FTTH si architettura GPON (Gigabit Passive Optical Network), in grado di supportare velocità superiori a 1 Gbps. Con questa tecnologia, infatti, la velocità massima supportata arriva 2,5 Gbps e 1,25 Gbps in upload, con un numero massimo di 128 utenze collegabili allo stesso albero ottico. Trattandosi di una rete passiva, non necessita di alimentazione elettrica (se non nelle sole centrali) ed è, quindi, meno soggetta a guasti.

Le principali reti FTTH in Italia su scala nazionale sono realizzate utilizzando lo standard GPON: pensiamo, ad esempio a Open Fiber, FiberCop o Flash Fiber (la rete targata TIM e Fastweb).

Esistono poi altri standard che consentono di avere delle velocità superiori: un esempio tra tutti è TIM e la sua XGS-PON, in grado di arrivare a ben 10 Gbps in download, oppure l’EPON, utilizzata in Italia da Iliad, che permette di avere una banda massima di 5 Gbps.

Fibra 2,5 Gbps: è la velocità reale?

Lo scopo di questo articolo non è entrare nei dettagli tecnici per comprendere come funziona una rete FTTH GPON, ma alcune nozioni sono necessarie per rispondere alla domanda che ci siamo posti in questo paragrafo.

Nelle centrali sono presenti degli apparati chiamati OLT (Optical Line Terminal), attraverso cui è possibile collegare le utenze. Il numero di utenze che si possono collegare è chiamato “fattore di splitting”. Ogni OLT ha tante porte e da ogni porta si forma un “albero ottico”. In pratica la velocità massima prevista dalla FTTH-GPON (che, lo ricordiamo, è 2,5 Gbps in download e 1,25 Gbps in upload) è condivisa dalle utenze collegate sul medesimo albero ottico. Solitamente le utenze collegabili sono 64 ma, come accennato prima, è possibile arrivare fino a 128.

Facendo un rapido calcolo, con 64 utenze connesse alla massima capacità disponibile, ogni abitazione avrebbe una velocità di soli 40 Mbps in download. Anche se questa situazione è improbabile (tenendo anche conto delle modalità con cui vengono effettivamente connesse le utenze agli alberi ottici), è chiaro che, trattandosi di una rete condivisa, le prestazioni possono cambiare ed essere molto diverse dalle velocità teoriche sponsorizzate dai provider.

Oltre a questo punto, è importante sapere che per sfruttare al massimo la banda di un provider è necessario che anche il modem utilizzato sia compatibile: sempre più operatori propongono un apparato in comodato d’uso per offrire subito al cliente, almeno sulla carta, la miglior esperienza possibile, ma nel caso in cui si scegliesse di utilizzare un modem differente, non dotato di ONT (Optical Network Terminal, un dispositivo da installare nelle abitazioni o integrato sul modem, che decifra e converte il segnale ottico) o che necessita di ONT esterna, non tutto potrebbe filare cosi liscio in termini di performance.

Insomma, in parole ancora più semplici: 2,5 Gbps non è la velocità reale ed effettiva di una connessione fibra, ma quella teorica, supportata a livello tecnico dalla tecnologia FTTH-GPON. E, come vedremo tra poco, è una banda condivisa tra le porte e il Wifi del router. Ma che cosa possiamo trovare nella documentazione dei provider di rete fissa relativa alle offerte fibra a 2,5 Gbps? Ecco qualche esempio.

Fibra Vodafone 2,5 Gbps

Vodafone offre dove tecnicamente possibile la fibra ottica fino a 2,5 Gbps, specificando che questa è fruibile sia con il modem Wifi 6 incluso nell’offerta, sia con un modem libero compatibile. L’operatore chiarisce che “un singolo device può raggiungere tale velocità “complessivamente tra Ethernet e Wi-fi (fino a 2,5Gbit/s su 1 porta Ethernet, fino a 1Gbit/s su 2 porte Ethernet e fino a 0,5Gbit/s in Wi-Fi)“.

Fibra TIM a 2,5 Gbps

Una nota simile viene indicata da Telecom Italia sulla pagina dedicata all’offerta fibra TIM a 2,5 Gbps: le prestazioni, leggiamo sul portale del provider, “fanno riferimento ai valori massimi teorici raggiungibili, suddivisi tra porte Ethernet (4 porte ad 1 Gbit/s) e rete WiFi (standard Wi-Fi 6, fino a 3,6 Gbit/s), e possono variare in base a copertura, tecnologia, grado di congestione della rete, capacità dei server, nonché in funzione del numero di apparati connessi e delle relative caratteristiche tecniche”.

Fibra Fastweb a 2,5 Gbps

Ancora più chiara la spiegazione fornita da Fastweb: “la velocità fino a 2,5 Gigabit/s viene portata all’Internet Box NeXXt o modem FASTGate della tua casa o della tua azienda e non è raggiungibile con un singolo dispositivo. Il NeXXt e il FASTGate sono dotati di 4 porte ethernet ognuna delle quali arriva fino a 1 Gigabit/s e di collegamento Wi-Fi che arriva fino a 1 Gigabit/s in caso di NeXXT e fino a 500 Megabit/s in caso di FASTGate. Sommando la velocità delle porte ethernet e/o del Wi-Fi si raggiunge la velocità massima di 2,5 Gigabit/s”.

Fibra Iliad fino a 5 Gbps complessivi

E che dire della fibra Iliad fino a 5 Giga in download grazie alla tecnologia FTTH-EPON disponibile in diverse città italiane? In realtà già approfondito l’argomento nell’articolo dedicato al significato dei 5 Gigabit di Iliad, ma la sostanza non cambia: si tratta di una banda complessiva, suddivisa tra Wifi e porte Ethernet. Una sola porta del modem Iliadbox supporta i 2,5 Gbps, mentre le altre due arrivano a 1 Gbps e il Wifi supporta fino a 500 Mbps.

Insomma, per arrivare ad una conclusione e non riprendere a parlare di dettagli tecnici, oggettivamente complessi per molti: 2,5 Gbps è una banda complessiva che un operatore fornisce all’utente, utilizzando il modem fornito in comodato d’uso (o un modem alternativo compatibile affiancato da un ONT esterno). Non è possibile nella pratica avere 2,5 Gbps reali, a meno che non siate l’unica utenza attiva della rete. Per non parlare poi dei dispositivi utilizzati per connettersi, come smartphone, tablet, laptop, console, etc…: anche in questo caso è necessario che supportino alcuni standard specifici e che abbiano delle caratteristiche tecniche particolari, primo tra tutti il Wifi MIMO 4×4. Ma, anche in questo caso, dovremmo aprire un’ulteriore discussione su questi aspetti.

La conclusione, tuttavia, è semplice: se avete la copertura fibra a 2,5 Gbps e vi vengono forniti gli apparati adeguati per sfruttarla, bene. Nel caso abbiate già una Gigabit che funziona alla grande, ma volete fare il “salto” perché pensate di stravolgere le prestazioni, con molta probabilità le aspettative non saranno all’altezza delle performance reali.

Attualmente una connessione ad 1 Gbps in ambito domestico copre anche le esigenze più “impegnative” in termini di consumo dati. Prendete con le pinze, quindi, le pubblicità al rialzo in termini velocità di connettività e puntate invece sulla qualità e la copertura migliore disponibile nella vostra zona. Se non avete informazioni in merito e volete l’aiuto di un esperto, scrivete all’indirizzo mail info@comparasemplice.it o aprite una chat in tempo reale direttamente sul sito. La consulenza non prevede costi né impegni d’acquisto.

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