Mancata voltura utenze: le sanzioni

di | 29-01-2020 | News Gas e Luce

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Mancata voltura utenze: le sanzioni
Confronta

Una mancata voltura delle utenze, operazione che deve essere necessariamente effettuata in caso di decesso dell’intestatario delle utenze di casa, può comportare conseguenze gravi e da non sottovalutare. Proprio per questo diventa fondamentale capire quando e come effettuare la procedura, oltre alle sanzioni a cui si può andare incontro. L’effetto più grave è l’interruzione dal servizio, disagio non da poco per chi vive tra le mura domestiche. L’operazione richiede inoltre una tempistica ben precisa, che è bene conoscere per non incorrere in periodi in cui la fornitura non è disponibile. Attenzione in modo particolare alla situazione economica che viene lasciata dall’inquilino precedente.

Sommario

La voltura – Che cos’è e quando è necessario farla

Nonostante la proroga recentemente decisa dal mercato libero, ogni utente può già usufruire di tutti i vantaggi previsti dal mercato libero e decidere quale siano il fornitore e la tariffa più adatti a rispondere alle proprie esigenze. Prima di procedere è però imprescindibile verificare ogni aspetto relativo alla propria situazione contrattuale e controllare che tutto sia in regola per non incorrere in conseguenze poco piacevoli. In caso di decesso o di passaggio a un nuovo inquilino è infatti necessario eseguire un’operazione denominata “voltura” (clicca qui di seguito per capire in cosa differisce rispetto al subentro).

La voltura non comporta alcun distacco dal servizio, ma è necessario che sia eseguita in tempo utile per il momento in cui ci si trasferirà all’interno dell’abitazione. Effettuare il cambio di intestazione del contratto di fornitura da un cliente ad un altro consentirà al nuovo intestatario di farsi carico delle bollette non appena questa diventerà definitiva.

È essenziale prestare attenzione a ogni dettaglio nel caso si sia titolare di un contratto di affitto. Per evitare spiacevoli conseguenze è bene quindi valutare ogni aspetto con il proprietario dell’immobile. Ma a chi spetta la voltura delle utenze in questa situazione? Ogni aspetto dovrà essere gestito dalla persona che andrà a risiedere nell’abitazione. Oltre ai dati personali e all’indirizzo, si dovrà essere in possesso di codice POD per l’energia elettrica o il codice PDR per il gas, facilmente rintracciabili nelle bollette (quindi si dovrà reperire almeno una bolletta dell’inquilino precedente), oltre a una dichiarazione firmata dal richiedente e dal vecchio intestatario delle utenze per sottoscrivere la lettura del contatore.

Si possono verificare due differenti tipi di voltura, quella con accollo o senza accollo. Nel primo caso il nuovo inquilino decide di mantenere le stesse condizioni economiche e contrattuali che erano in vigore fino a prima del suo arrivo; nel secondo (sarà però necessario prendersi carico degli eventuali debiti lasciati), invece, il contratto comporta variazioni (può capitare se si decide di cambiare il fornitore).

La procedura richiede tempi prestabiliti a seconda della situazione. Se ci si trova ancora in regime di maggior tutela, sono richiesti quattro giorni lavorativi: i primi due giorni necessari affinché l’operatore comunichi al cliente di avere accettato la richiesta; se tutto viene considerato regolare negli altri due si porterà a termine la pratica. Per chi invece ha già aderito al mercato libero, potrebbero essere necessarie fino a un massimo di due settimane.

Mancata voltura utenze – Ecco cosa può accadere

Non mancano le situazioni, soprattutto in caso di decesso del vecchio titolare o di chi si trova in affitto, di persone che provano a fare i “furbi” e finiscono per “dimenticare” di effettuare la voltura. Qualora questa non venisse eseguita, in caso di mancato pagamento di una delle bollette il nuovo inquilino non risulterebbe moroso. La società fornitrice potrebbe così rivalersi sul vecchio intestatario, spesso completamente ignaro dell’accaduto e delle conseguenze a cui potrebbe andare incontro.

Il problema può però essere facilmente risolto in via preventiva. Quando si stipula il contratto di locazione si può infatti inserire una clausola ad hoc in cui viene indicato l’obbligo di eseguire la voltura da parte dell’inquilino. Nel caso in cui dovessero esserci verifiche in caso di irregolarità il proprietario potrebbe così avvalersi nei suoi confronti e sentirsi tutelato. Nell’accordo si può indicare in maniera precisa anche cosa potrebbe accadere a chi risiede in casa se dovesse rivelarsi inadempiente.  Le conseguenze potrebbero essere due, le rescissione immediata del contratto d’affitto o un rimborso degli importi non pagati.

Ma non è finita qui. Il proprietario dell’immobile, sentendosi danneggiato, potrebbe ritenersi autorizzato a staccare luce e gas dal suo appartamento anche senza preavviso. Una mossa per evitare di far figurare quella realtà come seconda casa (e pagare le relative tasse) un’immobile, mentre in realtà questo risulta abitato da un altro.

Cosa accade in caso di debiti pregressi

Prima di sottoscrivere un contratto per la nuova abitazione è fondamentale verificare la situazione lasciata dalla persona che fino a qualche tempo prima viveva in casa. Il controllo deve quindi riguardare eventuali debiti in modo tale da essere pronti nel caso in cui il fornitore dovesse richiedere il saldo degli importi mancanti.

In linea di massima, la normativa vigente dovrebbe lasciare tranquillo il nuovo inquilino. Non può che essere considerato un atto illecito la pretesa da parte del fornitore che il nuovo inquilino paghi quanto non versato da chi lo precedeva.

Questo accade proprio in virtù del significato stesso di voltura, che non è altro che la chiusura di un contratto a nome di una persona, per passare a un nuovo accordo con un differente intestatario. Il nuovo inquilino dovrebbe quindi preoccuparsi di gestire in prima persona la situazione solo dal momento in cui parte l’accordo a lui intestato.

È comunque bene tenere presente quali siano le situazioni in cui spetta al nuovo proprietario pagare i debiti di quello precedente. Queste le situazioni:

  • un erede chiede la voltura per un contratto intestato a una persona defunta
  • un familiare di un inquilino moroso (ad esempio un convivente), che decide di effettuare l’operazione pensando di poterla scampare e che nulla più sua dovuto. La società fornitrice sarà comunque chiamata a dimostrare che la chiusura del vecchio accordo avvenga proprio per questo motivo (l’azienda dovrà dimostrare un utilizzo improprio della voltura).
Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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