Costo allaccio gas: spesa da sostenere e tempi necessari

di | 31-07-2019 | News Gas e Luce, Notizie Gas

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Costo allaccio gas: spesa da sostenere e tempi necessari
Confronta

Quando si ha la necessità di fare lavori in casa per fare in modo di essere raggiunti dalle utenze principali si teme che questo possa provocare disagio per chi si trova coinvolto in questa situazione, ma soprattutto a dover sostenre spese poi non così basse. In realtà non è così e si può comunque stare tranquilli sotto questo punto di vista, anche se diventa necessario attendere almeno la tempistica necessaria per portare a termine la procedura prima di trasferirsi nell’abitazione. Ecco quindi qual è il costo da sostenere per l’allaccio del gas, a cui poi farà seguito la scelta dell’operatore e della tariffa che si ritiene più adatta per rispondere alle proprie esigenze.

Sommario

Costo allaccio gas – I primi passi da compiere

Trasferirsi in una nuova casa non può che provocare grande emozione, ma se questa è di recente costruzione tutto non può avvenire in modo così immediato. È infatti fondamentale che siano disponibili tutte le utenze minime, ovvero gas, luce e acqua per poter gestire al meglio la propria quotidianità, mentre per quanto riguarda il telefono fisso, a meno che questo non serva in modo particolare per navigare in internet, non tutti lo ritengono così necessario.

Questi servizi, però, richiedono un allacciamento per poter essere finalmente disponibili e utilizzare così il servizio. Luce e gas diventano infatti indispensabili per poter sfruttare l’elettricità, necessaria per utilizzare gli elettrodomestici più importanti o per illuminare i vari locali, mentre il gas è invece richiesto ad esempio per poter cucinare oltre che per riscaldare l’abitazione.

Per quanto riguarda il gas, l’allaccio può essere effettuato se ci si trova in una zona che risulta fornita dal metano. Il primo passo da compiere consiste nel prendere contatto con il distributore locale, che provvederà a fare in modo che il servizio arrivi all’interno delle mura domestiche. Il processo non è così immediato: è raccomandabile quindi muoversi con un certo anticipo se non si desidera andare incontro a ritardi se si ha una data ben precisa in cui si vuole prendere possesso dell’appartamento.

Questa operazione non è però sufficiente. Una volta fatto questo. diventa infatti necessario prendere contatto con un fornitore a propria scelta per fare in modo che il servizio venga attivato. Grazie al mercato libero ogni utente ha la possibilità di valutare le varie proposte disponibili sul mercato e valutare quale sia la tariffa che ritiene più adatta. Non c’è però tempo da perdere: la misura entrerà infatti in vigore in via definitiva a partire dal 1° luglio 2020 (clicca qui per sapere a quali conseguenze si può andare incontro se non si dovesse avere provveduto all’adesione entro tale data). I clienti hanno diritto a un periodo in cui il prezzo sarà bloccato, ma al termine del quale potranno valutare con consapevolezza se passare a un altro gestore in modo gratuito. A quel punto la società fornitrice richiederà la compilazione dei documenti specifici e presenterà le certificazioni di conformità dell’impianto realizzare a cura dell’installatore.

La procedura allaccio gas

Affinché l’operazione vada a buon fine senza particolari intoppi è infatti fondamentale seguire un procedimento ben preciso.

Non essendoci un numero di telefono attraverso cui prendere contatto direttamente con il distributore, è possibile ovviare facilmente al problema contattando un fornitore. A quel punto, entro due giorni al massimo sarà il fornitore a segnalare la necessità al fornitore.

Il distributore provvederà così a inviare un addetto direttamente sul posto per prendere visione dell’abitazione in cui il servizio dovrà essere attivato. L’appuntamento servirà anche a stabilire, in base alle esigenze dei residenti, la sede migliore per installare il contatore facendo in modo che sia raggiungibile quando si ha la necessità di procedere con l’autolettura.

Il gestore, attraverso il distributore, farà avere al cliente interessato un preventivo per fare capire quale possa essere il costo richiesto per l’allaccio. Il pagamento, una volta accettata la proposta, avviene solitamente attraverso bollettino postale o addebito diretto su conto corrente.

Una volta concordata una data, il tecnico tornerà presso l’abitazione per effettuare l’installazione del contatore. In questa fase sarà comunicato all’utente anche il codice PDR (clicca qui per sapere a cosa serve questo dato e come ritrovarlo), elemento indispensabile per poter risalire alla fornitura. Tutto deve essere eseguito a norma di legge e richiede quindi la compilazione di una serie di documenti relativi allo stato dell’impianto: i certificati andranno inviati entro 120 giorni solari dalla data della richiesta di attivazione al distributore. Prima di portare a termine l’operazione è necessario avere una conferma positiva da parte del distributore, passo necessario per ultimare l’installazione.

Non si deve mai dimenticare di compiere una prova di tenuta dell’impianto in cui si dovrà accertare che non ci siano perdite di gas. Se tutti i dispositivi necessari sono presenti si può installare e attivare il contatore, per poi attivare il servizio in accordo con il gestore.

Quanto costa allaccio gas e tempistica necessaria

L’allacciamento del gas non è gratuito, ma non è previsto un tariffario unico. Questo infatti può variare da caso a caso. Il primo fattore che influenza la spesa da sostenere è la posizione della casa: se questa è stata infatti costruita in una zona in cui la tubazione del gas è nelle vicinanze il costo è, come si può immaginare, più basso.

Qualora invece abbia prevalso la volontà di andare a vivere in un’area che risulta più isolata, sarà necessario mettere in conto un esborso superiore. In questa situazione sarà necessario effettuare un lavoro ad hoc per fare in modo che la tubazione raggiunga l’abitazione. Non è però finita qui: a differenza di quanto accade per la luce, l’importo non è regolato dall’Autorità competente, ma finisce per essere influenzato dal distributore. A questo è necessario poi aggiungere un surplus per la verifica della documentazione prevista a norma di legge.

In linea generale, si può quindi partire dai 200 euro, ma se il compito eseguito è più complicato si possono superare i 1.000 euro.

Come detto, per far sì che tutto vada a buon fine è necessario armarsi di un po’ di pazienza. Una volta effettuato l’invio della documentazione al distributore, è necessario effettuare l’invio del preventivo al cliente. Questo avviene solitamente nell’arco di 15 giorni lavorativi se l’opera da eseguire è piuttosto semplice. Qualora dovesse emergere qualche criticità da esaminare sarà necessario attendere 30 giorni.

A quel punto si attende il pagamento da parte del cliente. Fatto questo, spetta al distributore eseguire l’allacciamento vero e proprio:

  • Entro un massimo di 10 giorni dalla data di ricevimento dell’accettazione se si tratta di lavori semplici (con contatore fino alla classe G25;
  • Si può arrivare a 60 giorni se il quadro risulta più spinoso.

Non è però finita qui. Sarà infatti necessario effettuare un accertamento, indispensabile per verificare che tutto sia in regola. Se tutto è andato a buon fine il distributore deve attivare il contatore gas entro 10 giorni lavorativi.

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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