Contabilizzatori di calore per l’impianto autonomo: come funzionano

di | 16-02-2017 | Come risparmiare, Leggi Norme Regole, News e Varie, News Gas e Luce, Notizie Gas

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Contabilizzatori di calore per l’impianto autonomo: come funzionano
Confronta

Il decreto Milleproroghe 2017 ha stabilito che entro il 31 giugno di quest’anno occorrerà installare obbligatoriamente su ogni radiatore degli impianti di riscaldamento centralizzato i cosiddetti contabilizzatori di calore. L’obbligo dei contabilizzatori di calore non vale invece per gli impianti autonomi anche se ci sono alcune eccezioni che è bene conoscere se non si vuole vedersi recapitata a casa una multa salata. Inoltre, l’installazione dei contabilizzatori di calore su un’impianto autonomo consente un risparmio in bolletta che può arrivare fino al 30% oltre a permettere alcune agevolazioni fiscali. Vediamo insieme cosa sono i contabilizzatori di calore, come funzionano, cosa prevede la legge per gli impianti di riscaldamento autonomo e le relative agevolazioni fiscali.

Cosa sono i contabilizzatori di calore?

I contabilizzatori di calore – conosciuti anche come ripartitori di calore – sono dei piccoli dispositivi che vanno installati sui radiatori e che registrano il consumo energetico. Il loro scopo è quello di imputare il consumo di combustibile dell’impianto di riscaldamento centralizzato del condominio alle singole famiglie, sulla base dell’effettivo consumo.

I contabilizzatori di calore in sostanza consentono ai condomini con riscaldamento centralizzato di ripartire la spesa per i consumi di gas non più in base ai metri quadri dei singoli appartamenti, ma in base al reale consumo di ciascuna famiglia. La necessità di introdurre l’obbligo dei contabilizzatori – con il decreto legislativo 102/2014 – deriva da una Direttiva Europea che impone l’obiettivo del miglioramento dell’efficienza energetica con il duplice scopo di ridurre lo spreco di energia e di migliorare la qualità dell’aria, dal momento che i consumi di gas si traducono in emissioni di scarichi nell’atmosfera.

Come funzionano i contabilizzatori di calore?

Il contabilizzatore di calore viene fissato su ogni termosifone in modo che non si possa rimuovere, viene alimentato a batteria, la cui durata è di circa 10 anni, e comunica in modalità wireless i dati di consumo ad una centrale esterna che raccoglie i dati e determina quanto ha consumato ciascun appartamento. Il contabilizzatore è, di solito, accompagnato da una valvola termostatica che permette di regolare la temperatura di ogni stanza. Dunque, cosa occorre fare per tenere sotto controllo i consumi? Occorre tenere modulare la temperatura della stanza – più è alta la temperatura più i dati del contabilizzatore si alzano – e le dispersioni della stanza come spifferi, finestre aperte, mancanza di isolamento.

Le valvole termostatiche, invece, sono dei meccanismi di termoregolazione, cioè delle valvole che regolano il flusso di acqua che entra nel termosifone, per il mantenimento della temperatura desiderata. In pratica, la valvola ha al suo interno un otturatore che avanza con la salita della temperatura del radiatore. Al raggiungimento della temperatura impostata, l’otturatore impedisce all’acqua di entrare nel radiatore. Viceversa quando la temperatura scende la valvola inizia ad aprirsi.

È obbligatorio installare i contabilizzatori di calore sugli impianti autonomi?

Il decreto Milleproroghe recepisce la direttiva europea sull’efficienza energetica e l’obbligo di installare i contabilizzatori riguarda, in generale, solo gli impianti centralizzati. Ci sono tuttavia delle eccezioni. Ecco i casi in cui è obbligatoria l’installazione dei contabilizzatori di calore anche sugli impianti autonomi:

  • le nuove abitazioni costruite dal 2007 in poi;
  • le ristrutturazioni di casa a partire dal 2007;
  • chi ha ristrutturato l’impianto di riscaldamento autonomo o ha sostituito la caldaia dal 2007 in poi.

Contabilizzatori di calore: gli obblighi dei proprietari

La responsabilità del rispetto dell’obbligo d’installazione dei contabilizzatori è del proprietario dell’appartamento che, in caso d’inadempienza, può essere soggetto ad una multa che va dai 500 ai 2500 euro.

Quanto risparmio installando i contabilizzatori di calore sui termosifoni di un impianto autonomo?

I contabilizzatori permettono di risparmiare bilanciando e distribuendo il calore in modo diverso nelle varie stanze della casa. In termini di risparmio energetico i contabilizzatori di calore consentono di risparmiare dal 10% al 30% in termini di combustibile usato.

Contabilizzatori di calore. Le agevolazioni fiscali

È molto importante ricordare che si può beneficiare delle agevolazioni fiscali Ecobonus, con detrazioni fiscali fino al 65% solo se, insieme ai contabilizzatori di calore, si cambia l’impianto di riscaldamento esistente con impianti dotati di caldaie a condensazione o con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia. In questi casi il limite di spesa detraibile (per ogni contribuente) è di 30.000 euro. Se, invece, i contabilizzatori sono installati senza che sia sostituito, integralmente o parzialmente, l’impianto di riscaldamento, o qualora questo sia sostituito con uno che non presenta le caratteristiche tecniche richieste per accedere all’Ecobonus, le relative spese sono ammesse alla detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie.

Quanto costa installare i contabilizzatori di calore sui termosifoni?

In genere i costi di installazione di una valvola sono di circa 120€ a radiatore. Vuoi conoscere i costi di installazione dei contabilizzatori di calore? Naviga tra le offerte usando il comparatore di ComparaSemplice che trovi cliccando sul pulsante qui in basso e chiedi gratis e senza impegno un preventivo per l’installazione di contabilizzatori di calore.

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