- Servizio Gratuito Nessuna commissione
- Nessun obbligo Nessun impegno
- Le migliori offerte Prezzi bassi
Come staccarsi dal riscaldamento centralizzato condominiale
di Silvio Spina | 14-01-2022 | News Gas e Luce, Notizie GasAvete intenzione di staccarvi dal riscaldamento centralizzato del vostro condominio? Quali sono i passaggi da seguire e i costi da sostenere? La trasformazione dell’impianto da centralizzato ad autonomo è un’operazione possibile, a patto di rispettare alcuni punti previsti dal Codice Civile.
Trend Casa Gas
64.51 €/MESEMiglior Tutela Family Gas - MTGXXAU1424PV0AG
51.57 €/MESEPrezzo fisso Casa gas
51.74 €/MESEPrezzo Netto Relax Casa GAS
52.56 €/MESEIREN PREZZO FISSO ULTRA GAS
55.43 €/MESEEdison Dynamic Gas
56.72 €/MESEIREN PREZZO FISSO UNIVERSO GAS
56.81 €/MESEIREN NO STRESS GAS
57.70 €/MESEIREN PREZZO FISSO EXTRA SMALL LUMINEA GAS
57.73 €/MESESmart Casa Gas
58.69 €/MESEE-LIGHT GAS APP
58.74 €/MESEAcea Start
58.82 €/MESEEdison Gas Fix12
59.08 €/MESEGas Flex
59.38 €/MESEGas Flex - Special
59.38 €/MESESempre Più NoPensieri Gas
59.47 €/MESEIREN SUPERSCONTO 100 RCA GAS VARIABILE PSV
59.50 €/MESEPiuControllo Active Special Casa Gas
59.55 €/MESESempre Più Gas
61.91 €/MESESmart Casa+ Gas
62.20 €/MESEENEL GAS FLEX
62.44 €/MESEPiuControllo Active Casa Gas_Caso B
62.90 €/MESEFixa Time Gas
63.31 €/MESESEV IREN REVOLUTION PREZZO FISSO GAS
63.48 €/MESEIREN STAY GAS PREZZO FISSO E-BIKE
63.76 €/MESEE-Light Black Friday Gas
63.82 €/MESEE-Light Black Hour Gas
63.82 €/MESESEV FULL ENERGY GAS Special Edition
64.11 €/MESECome Tu Mi Vuoi Flex Gas
64.79 €/MESEEnel Flex Control Gas
64.88 €/MESEPiuControllo Special FLAT Casa Gas
65.14 €/MESEIREN PREZZO FISSO GAS WEB
65.66 €/MESEEasy Family Gas
67.37 €/MESEPiuControllo Flat Special Casa Gas
67.46 €/MESEPiuControllo FLAT Casa Gas
67.46 €/MESEIREN STAY GAS PREZZO VARIABILE CONNETTIVITA'
67.50 €/MESEEdison World Gas
68.06 €/MESESEV CONNECT YOU GAS
68.71 €/MESETop Family Gas
69.16 €/MESESEV IREN EXTRA LARGE GAS
69.46 €/MESEGas Relax Flex Web
69.81 €/MESEGas Happy Home Fix
70.26 €/MESEIREN PREZZO FISSO GAS REVOLUTION
72.57 €/MESEENEL GAS PER TE
73.95 €/MESEENEL GAS
73.95 €/MESEENEL FIX WOW GAS
73.95 €/MESESe avete cominciato a leggere queste righe, probabilmente state valutando il distacco dal riscaldamento centralizzato del vostro condominio ma non sapete come muovervi: come vedremo tra poco, è effettivamente possibile separarsi dall’impianto del palazzo, pur rispettando delle condizioni previste dal Codice Civile. L’obiettivo è uno: risparmiare sul riscaldamento domestico.
Sommario
- 5 Vantaggi nel distacco del riscaldamento condominiale
- 5 svantaggi nel distacco del riscaldamento condominiale
- Quando è possibile staccarsi dal riscaldamento condominiale?
- Come staccarsi dal riscaldamento centralizzato condominiale: punti da seguire
- Cosa deve pagare chi si stacca dal riscaldamento centralizzato
- Quanto costa un riscaldamento autonomo?
Altri approfondimenti d’interesse:
- Come scegliere tra riscaldamento centralizzato e autonomo?
- Cosa sono i consumi involontari nel riscaldamento
5 Vantaggi nel distacco del riscaldamento condominiale
Tra i vantaggi principali nella scelta di distaccarsi dal riscaldamento centralizzato del condominio per installare un impianto di proprietà troviamo:
- la gestione autonoma del riscaldamento;
- la libertà di utilizzo, senza alcun obbligo di legge su orari e periodi di accensione;
- l’utilizzo di sistemi di riscaldamento più efficienti e moderni;
- la possibilità di adattare al meglio l’impianto in base alle proprie necessità ed esigenze;
- la possibilità di approfittare delle migliori promozioni sulle offerte Energia disponibili nella propria zona.
5 svantaggi nel distacco del riscaldamento condominiale
Staccarsi dal riscaldamento centralizzato del proprio condominio, tuttavia, potrebbe comportare anche dei svantaggi, tra cui:
- spese per l’acquisto e l’installazione a proprio carico, spesso molto alte, e mancanza di incentivi statali/regionali per il distacco;
- un possibile minor rendimento della caldaia rispetto a quella centralizzata;
- spese di manutenzione e costi esercizio totalmente a proprio carico;
- l’obbligo di realizzare a proprie spese una canna fumaria per lo scarico;
- bollette potenzialmente più alte rispetto al costo del riscaldamento centralizzato.
I vantaggi e gli svantaggi che abbiamo appena visto, tuttavia, non sono assoluti e possono variare a seconda dei casi.
Ricordiamo, però, che la scelta è quasi sempre reversibile: il condomino che ha deciso di staccarsi dal riscaldamento centralizzato può riallacciarsi all’impianto, effettuando una richiesta all’amministratore. Sarà comunque necessaria una valutazione tecnica per il ricollegamento, soprattutto se sono stati fatti degli interventi particolarmente invasivi in sede di distacco.
Quando è possibile staccarsi dal riscaldamento condominiale?
Sul’art. 1118 del Codice Civile (comprese le modifiche apportate nel 2012), al quarto comma, possiamo leggere quanto segue:
“Il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini”.
Le tre condizioni affinché si possa richiedere il distacco dal riscaldamento centralizzato sono chiare:
- non deve causare costi per le altre persone che vivono nello stabile;
- non deve alterare in modo negativo il funzionamento dell’impianto centralizzato;
- non deve modificare l’equilibrio termico dell’impianto stesso.
Come staccarsi dal riscaldamento centralizzato condominiale: punti da seguire
Per potersi staccare dal riscaldamento centralizzato del condominio è sufficiente seguire questi passaggi:
- richiesta di una perizia da un tecnico abilitato per escludere squilibri o un rischio di spesa per gli altri condomini;
- verifica tecnica sui lavori di ristrutturazione dell’impianto (nuove tubature, scarico, rispetto distanza con gli altri condomini, etc…);
- scelta della caldaia e della ditta che si occuperà dell’installazione dell’impianto.
La comunicazione all’amministratore di condominio circa la volontà di distaccarsi dal riscaldamento centralizzato può essere presentata prima o dopo l’esito delle perizie tecniche e di fattibilità: solitamente viene consigliato di attendere l’esito della perizia e di avere tra le mani tutta la documentazione necessaria per il via libera dei lavori.
A seconda del tipo di rapporto con l’amministratore, tuttavia, potrebbe essere utile e vantaggioso avvertirlo in anticipo, in modo tale da mantenerlo aggiornato sugli esiti delle perizie e sulle modalità con cui avverrà il distaccamento.
L’amministratore informerà in assemblea gli altri condomini sulla decisione: se la perizia viene ritenuta valida e vengono rispettati tutti i punti previsti dall’art. 1118 del Codice Civile, non sarà possibile opporsi. Non è necessario alcun consenso, quindi, né da parte dell’amministratore, né dell’assemblea condominiale.
Cosa deve pagare chi si stacca dal riscaldamento centralizzato
Sempre nello stesso quarto comma dell’art. 1118 del Codice Civile viene specificato che
“il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma”
Questo significa che, pur distaccandosi dal riscaldamento centralizzato condominiale, i condomino dovrà comunque sostenere alcune spese “condivise” relative all’impianto dello stabile, tra cui:
- la manutenzione straordinaria del sistema di riscaldamento;
- le spese per la conservazione e messa a norma dell’impianto (spesso incluse nel punto precedente);
- una quota relativa al “riscaldamento indiretto”.
La voce non sempre chiara tra le spese che abbiamo appena visto è senza dubbio quella relativa al “riscaldamento indiretto”: di cosa si tratta e come si calcola? Come il nome lascia intendere, il riscaldamento indiretto è il calore che si riceve in modo indiretto dai tubi dell’impianto centralizzato che si diramano anche all’interno delle murature della propria abitazione e che, ovviamente, continueranno a diffondere calore anche in caso di distaccamento.
Stiamo parlando, in pratica, di dispersioni di calore che rappresentano un vantaggio per tutti gli appartamenti costruiti nelle vicinanze delle tubature. Questi consumi involontari, che dovranno essere rilevati da un perito (secondo quanto previsto dalla norma Uni 10200/2013), vengono stabiliti ad una quota del 25% della stima effettuata, da suddividere fra i condomini in base alle tabelle millesimali.
Tutti i costi relativi all’impianto di riscaldamento autonomo (scarico della caldaia, progetto, dichiarazione di conformità, eventuali lavori sulle tubazioni dell’impianto, etc…) sono a carico del richiedente.
Quanto costa un riscaldamento autonomo?
Ma quanto può costare l’installazione di un impianto autonomo? È difficile poter effettuare una stima esatta, poiché le voci di spesa possono essere molto diverse a seconda della tipologia di riscaldamento, del tipo di abitazione o della città in cui è sita. Tra le più comuni possiamo citare:
- il sopralluogo del perito + elaborazione del progetto: 800/1000€;
- acquisto di una caldaia: 800/2000€;
- canna fumaria: 900/1000€;
- interventi per l’adattamento del riscaldamento autonomo: i costi variano a seconda della situazione di partenza e delle necessità tecniche.
Oltre ai costi iniziali, inoltre bisognerà tenere conto delle spese di manutenzione, di riparazione e di esercizio (consumo combustibile, energia, etc…), totalmente a carico del proprietario.
Abbiamo visto, quindi, come è possibile staccarsi dal riscaldamento condominiale, che cosa prevede la legge e quali sono i vantaggi e gli svantaggi. Se state valutando l’installazione di un impianto autonomo e volete sapere quali offerte energia vi potrebbero far risparmiare di più durante l’anno, potete scrivere a info@comparasemplice.it o aprire una live chat sul sito per una consulenza gratuita da parte di un esperto, senza costi né impegni d’acquisto.
Confronta offerte GASTariffe GAS
Vuoi Risparmiare sulla Bolletta?
Più letti
- Guasti Enel: cosa fare, chi contattare
- Perché il salvavita scatta di continuo? Ecco da cosa dipende e le 5 cose da fare subito
- Quando accendere un frigo nuovo: consigli per non sbagliare
- Regolare la pressione della caldaia: i valori consigliati e come fare
- Distacco fornitura gas per morosità: tutto ciò che c’è da sapere
Ultime News
- Disdetta contratto Eni Plenitude: la guida completa15 Novembre 2024
- Offerte luce e gas con regalo novembre 2024: scopri gli omaggi15 Novembre 2024
- Offerte Eni Plenitude luce e gas novembre: novità e consigli12 Novembre 2024
- Offerte luce e gas Enel novembre: tutto quello che c’è da sapere12 Novembre 2024
- Offerte luce e gas Iren novembre 2024: cosa c’è di nuovo12 Novembre 2024