Come funziona la tariffa bioraria: guida alla scelta

di | 09-01-2019 | News Gas e Luce

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Come funziona la tariffa bioraria: guida alla scelta
Confronta

Essere costantemente informati sulle varie offerte luce disponibili è fondamentale per risparmiare. Per compiere la scelta più adatta è utile conoscere come funziona la tariffa bioraria, opzione proposta in varie soluzioni da tutti i gestori e che si rivela adatta soprattutto per chi ha picchi di consumo in alcuni momenti della giornata. Questa opzione si rivela adeguata per chi desidera limitare gli sprechi, ma allo stesso tempo dare un contributo nei confronti dell’ambiente.

Sommario

Come funziona la tariffa bioraria – Indicazioni utili per scegliere al meglio

Risparmiare ed evitare gli sprechi è ormai diventato un vero imperativo per tutte le famiglie, già di per sé tartassati da tasse che coinvolgono un po’ tutti i settori. Proprio per questo scegliere il gestore per la luce e l’offerta da esso proposto che si ritiene più adatta alle esigenze e abitudini di ognuno diventa fondamentale.

Le opzioni disponibili non sembrano mancare, ma è allo stesso tempo necessario modulare almeno parzialmente il proprio modo di agire se si vuole avere un vantaggio tangibile anche sul piano economico. La prima opzione che si deve prendere in considerazione riguarda la scelta sulla modalità di tariffa: monoraria o bioraria? La prima prevede un unico prezzo valido in tutto l’arco della giornata e può rivelarsi adeguata soprattutto per chi non vuole avere grandi pensieri nell’utilizzo dell’energia, ma anche per chi si trova tra le mura domestiche per diverse ore. La seconda, invece, consente di usufruire di un prezzo ridotto la sera, oltre che nei festivi e nel weekend. Per i lavoratori e gli studenti può quindi essere utile usufruire di questa opportunità soprattutto se non si hanno particolari picchi di consumo.

Per chi decide di attivare una tariffa bioraria gli aspetti positivi non mancano. L’unica condizione richiesta se si vogliono davvero ridurre le spese è quella ovviamente di concentrare i consumi quando si può usufruire di condizioni più agevolate.

Attenzione, però, a non avere un’idea che può apparire quasi scontata: anche una casalinga, infatti, può valutare una soluzione di tipo biorario se è in grado di prestare qualche accortezza in più al momento in cui si utilizzano i vari elettrodomestici.

Tariffa bioraria significato – Ecco come funziona la suddivisione delle fasce orarie

L’introduzione della tariffa in modalità bioraria risale al 2010 su iniziativa dell’Aeegsi, l’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico. L’obiettivo che ci si voleva prefiggere era quello di spingere gli utenti che la sottoscrivono a un utilizzo più consapevole dell’energia evitando ogni tipo di spreco, oltre a poter garantire loro di avere un beneficio anche per il portafoglio.

Ogni fornitore applica ovviamente prezzi differenti ai suoi clienti, ma tutte le tariffe biorarie si contraddistinguono per una variazione dei costi sulla base dei vari momenti della giornata. Al momento si possono contare tre diverse fasce di consumo in base a quanto stabilito dall’ Aeegsi:

  • Fascia 1 (F1): attiva dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19;
  • Fascia 2 (F2): attiva dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23;
  • Fascia 3 (F3): attiva dal lunedì al venerdì dalle 23 alle 7, weekend e festivi.

In linea generale la maggior parte degli operatori del settore considera la F2 e la F3 un’unica fascia in modo tale da semplificare la quotidianità per i vari utenti. Il vero risparmio è quindi possibile soprattutto se i consumi si concentrano la sera e nel fine settimana, oltre che nei festivi.

Chi ha ancora dei dubbi su quale sia l’opzione più adatta può consultare la propria bolletta della luce. Qui, in virtù della trasparenza che ogni gestore vuole avere nei confronti dei propri clienti, dedica una sezione specifica all’indicazione dei comportamenti. A quel punto diventa quindi più semplice capire come muoversi.

Consumare meno energia e risparmiare è davvero possibile: ecco come

La scelta di una tariffa bioraria comporta una riduzione delle spese solo se chi usufruisce dei vari elettrodomestici fa il possibile per avere un comportamento più consapevole. Niente paura, basta davvero poco se si vuole risparmiare.

Ecco innanzitutto alcuni consigli su quando fare lavatrice per risparmiare corrente. In linea generale è consigliabile effettuare lavaggi più brevi e non fare il prelavaggio se non necessario con alcuni specifici capi. I modelli più moderni consentono inoltre di programmare (a volte anche a distanza) il lavaggio: farlo durante la sera o la notte è l’ideale. È poi raccomandabile effettuare una pulizia periodica del filtro per ridurre il carico dell’impianto.

Un comportamento simile a quello avuto con la lavatrice lo si può avere anche con la lavastoviglie. Diventa inutile infatti utilizzarla al termine di ogni pasto. Ma anzi è meglio sfruttarla solo quando è piena. L’operazione di asciugatura non è sempre necessario, mentre può essere sostituita a fine ciclo da un’azione piuttosto semplice: l’apertura della macchina al termine del ciclo può fare la stessa funzione.

Altrettanto importante può essere la modalità con cui si sfrutta il frigorifero clicca qui per sapere quando accendere un apparecchio nuovo(). Il primo passo da compiere consiste nella regolazione della temperatura. Questa deve essere solitamente tra 1° e 4°C, mentre nel caso del congelatore è bene restare intorno ai -18#C. Si tratta di un aspetto a cui si fa solitamente poca attenzione, ma che ha un ruolo tutt’altro che di poco conto: ogni grado in più o in meno influisce fino al 5% sui consumi di corrente. Si suggerisce inoltre di evitare, se non strettamente necessario, di aprire lo sportello ripetutamente.

Il dispositivo che comporta la spesa maggiore è invece lo scaldabagno elettrico. In questo caso è indicato predisporre una temperatura dell’acqua non superiore ai 60°C e installarlo nei pressi della doccia. Se si vogliono evitare consumi non necessari è poi superfluo accenderlo nei momenti della giornata in cui questo non è indispensabile.

In molte case è presente anche il climatizzatore, ideale per sopportare meglio la calura estiva. La regolazione della temperatura è basilare se non si vogliono avere brutte sorprese in bolletta. A livello generale è bene che questa non sia troppo differente rispetto a quella esterna. Il device deve inoltre funzionare con porte e finestre chiuse per non andare incontro a sprechi.

Ricordiamo infine di non tenere in stand by televisione, lettori e computer. La lucina rossa che spesso si intravede, infatti, consuma, anche se in misura ridotta, corrente. Da non trascurare anche il ruolo delle lampadine: sono migliori quelle a LED, in grado di durare di più e con una maggiore efficienza.

 

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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