Cambio gestore energia elettrica obbligatorio? Occhio alle truffe

di | 05-06-2019 | News Gas e Luce

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Cambio gestore energia elettrica obbligatorio? Occhio alle truffe
Confronta

L’introduzione definitiva del mercato libero è ormai prossima (la data è fissata per il 1° luglio 2020) e così, per chi non lo avese ancora fatto, diventa fondamentale effettuare il cambio gestore energia obbligatorio. Il passo potrebbe spaventare alcuni, in modo tale i più tradizionalisti che hanno sviluppato quasi un legame di “affetto” con il proprio fornitore, ma in realtà può portare diversi vantaggi agli utenti. Ognuno avrà infatti la possibilità di scegliere non solo la compagnia, ma anche la tariffa che ritiene più adatta a rispondere alle proprie esigenze con un vantaggio in bolletta. Compiere questa operazione con la dovuta cautela è però fondamentale: il rischio di andare incontro a possibili truffe o di dare fiducia alle promesse di alcuni malintenzionati può essere purtroppo dietro l’angolo.

Sommario

Cambio gestore energia elettrica obbligatorio – Tanti vantaggi ma massima prudenza

Il numero di utenti che decidono di passare dal mercato tutelato a quello libero nella scelta del fornitore di energia elettrica per la casa è in costante crescita. Il vantaggio che può derivare da questa scelta è davvero tangibile: ogni persona ha la possibilità di scegliere non solo il gestore, ma anche l’offerta da esso proposta che ritengono più conveniente e approfittare sin dalla prima bolletta di un conto più basso.

Effettuare questo passaggio è davvero semplicissimo: non solo non è prevista alcuna interruzione del servizio, ma è direttamente la nuova compagnia a cui ci si decide di affidarsi a prendersi carico di tutto. Sarà infatti proprio questa società a prendere contatto con l’azienda con cui si è deciso di interrompere il rapporto e a comunicare l’intenzione di recesso da parte del cliente.

Per chi non dovesse avere ancora compiuto questo passo non ha però ancora molto tempo a disposizione. A partire dal 1° luglio 2020, infatti, tutti saranno chiamati a mettersi in regola e a passare al mercato libero (clicca qui di seguito se desideri scoprire quali sono le conseguenze a cui si può andare incontro se non ci si dovesse mettere in regola entro quella data).

A volte, però, proprio sulla base di come sia necessario non perdere troppo tempo, non mancano i malintenzionati che cercano di fare leva sulla buona fede di molti italiani e li spingono così a compiere affari poco leciti. I primi bersagliati, come è facile immaginare, sono innanzitutto gli anziani e in modo particolare chi vive da solo e non ha la possibilità di confrontarsi con un parente. Non è però così infrequente che a finire nel mirino siano anche italiani che prestano poca attenzione a quanto viene loro detto e agiscono senza tenere conto delle possibili conseguenze negative.

Occhio poi anche alla propria casella di posta elettronica. Alcuni furfanti provano a entrare in contatto con i potenziali clienti attraverso una email. A volte basta un semplice clic su un link per ritrovarsi su una sezione in cui vengono richiesti i propri dati personali. In queste situazione è fondamentale non comunicarli mai per evitare che possano poi essere utilizzati per altri scopi pur non avendo dato il consenso.

Mercato libero energia obbligatorio – Attenzione alle truffe telefoniche

Sono molti gli italiani che lamentano periodicamente di sentirsi tartassati da diverse telefonate (in alcuni casi anche più volte al giorno) volte a spingerli a cambiare operatore per l’energia elettrica e non solo. A volte può bastare anche una piccola disattenzione durante il dialogo per cadere nel tranello da cui poi può diventare difficile uscirne fuori.

È quindi consigliabile compiere alcune accortezze per non andare incontro a conseguenze spiacevoli.

In linea generabile è bene evitare di utilizzare parole quali “sì”, “no”, “confermo”, “certo”, “bene”. Il rischio, infatti, è che queste espressioni possano essere registrate per arrivare ad attivare un contratto non richiesto.

È inoltre assolutamente sconsigliato dare informazioni come il codice POD, elemento che si identifica con la fornitura. Attenzione a non farlo mai nemmeno con persone che sostengono di lavorare con la compagnia di cui si è cliente: se questo davvero fosse vero dovrebbero essere infatti già in possesso di questo dato.

Si deve poi ricordare come il contratto possa essere ritenuto valido solo se ci sia stata una doppia conferma da parte del cliente. Per avere l’assenso definitivo l’azienda deve effettuare la richiesta, mentre da parte del cliente questa può avvenire solo in forma scritta con un documento firmato o attraverso una registrazione telefonica.

Nel caso in cui ci siano invece addetti che decidano di presentarsi porta a porta si deve attendere che si qualifichino per capire se non sia uno stratagemma utilizzato per altri scopi. In linea di massima, però, le aziende più importanti scelgono di arrivare a casa di un cliente solo su appuntamento.

Obbligo cambio gestore energia – Come rimediare se si è caduti in una truffa

Purtroppo può accadere che, nonostante tutte le cautele del caso, si finisca per rendersi conto di non avere prestato la dovuta attenzione e di avere sottoscritto un contratto non dovuto (clicca qui di seguito per conoscere i primi passi da fare se è stato effettuato un cambio gestore di energia non autorizzato).

In linea di massima, è importante mantenere il sangue freddo e non disperarsi troppo se ci si trova in questa situazione. Una via di uscita è comunque possibile.

Il primo passo che si può compiere è quello di provare a dimostrare che la firma che si trova sul contratto cartaceo non è autentica o che è stata estorta con l’inganno. Questa teoria deve comunque essere portata avanti attraverso un reclamo formale in forma scritta. È allo stesso tempo consigliabile evitare di pagare la bolletta per non andare incontro a ulteriori trafile per la restituzione del denaro.

Non è finita qui. In alternativa, si può presentare denuncia attraverso l’Autorità Garante, un’istituzione pensata proprio per garantire i diritti degli utenti. Attraverso questa richiesta si può indicare chiaramente come si avverta la necessità di tornare alla precedente società fornitrice e chiedere quindi che la procedura sia portata avanti proprio dalla società con cui si è stipulato un accordo non dovuto.

Non sono così insoliti poi i casi in cui si finisce di rendersi conto di avere commesso una scelta sbagliata, ma di non voler proseguire il rapporto instaurato e interrompere così l’offerta luce attivata. In questo caso è possibile far valere il “diritto di ripensamento” ma è necessario non perdere tempo: per far sì che tutto vada a buon fine non devono essere trascorsi più di 14 giorni dalla firma.

Quando cambiare gestore energia elettrica – Ecco cosa fare se le bollette sono troppo care

Fare il possibile per tagliare il superfluo è diventata una scelta che viene intrapresa ormai da un numero sempre maggiore di persone, anche da chi non ha particolari problemi sul piano economico. Inevitabilmente, infatti, ci si chiede perché sia necessario pagare di più per le varie utenze domestiche quando sono disponibili offerte ben più vantaggiose rispetto a quella a cui si è aderito in passato.

L’avvento del mercato libero facilita certamente questa fase. Passare da un gestore a un altro non solo è gratuito, ma non richiede nemmeno alcun fastidio da parte degli utenti: nella fase di transizione non sono previste interruzioni del servizio, ma anzi sarà la nuova compagnia a cui si è deciso di affidarsi a prendersi carico della situazione.

Farlo il prima possibile è però davvero fondamentale. Ricordiamo, infatti, che dal 1° luglio 2020 è prevista l’abolizione del mercato tutelato: effettuare questo cambiamento mette infatti al riparo dai cambiamenti nelle condizioni tariffarie previste dall’ARERA con cadenza trimestrale e che possono rendere più incerto l’importo che si ritroverà in bolletta. Il mercato libero assicura invece di non andare incontro ad aumenti per almeno 12 o 24 mesi.

Ecco quindi come agire al meglio se si sta meditando di attuare questo cambiamento.

Cambio gestore energia elettrica – Tempi e motivazioni principali

L’idea di valutare un gestore di energia elettrica differente rispetto a quello a cui si è legati da tempo può a volte spaventare e pensare che si possa compiere un “salto nel vuoto”. Niente di tutto questo. Non solo il servizio continuerà a essere erogato anche nella fase di transizione, ma l’operazione può avvenire in tempi relativamente brevi.

In linea generale, infatti, in caso di cliente domestico è necessario conteggiare un mese lavorativo a partire dalla data in cui è stato sottoscritto il contratto con il nuovo fornitore.

Non si riscontrano variazioni invece per i clienti non domestici serviti in maggiore tutela, mentre si può arrivare a tre mesi per chi ha già aderito al mercato libero.

Non appena il cambiamento sarà diventato effettivo, sarà la nuova compagnia a prendersi carico della gestione e a effettuare la lettura del contatore, necessaria per calcolare l’importo che dovrà essere conteggiato in bolletta. Sarà però necessario che le due aziende comunichino in questa fase per far sì che l’azienda con cui si è deciso di interrompere il rapporto possa effettuare il conguaglio.

Anche chi ha già effettuato il passaggio al mercato libero può comunque valutare di affidarsi a un nuovo fornitore per l’energia elettrica. Ma quali sono le motivazioni che possono spingere a questa scelta?

La principale è ovviamente dettata da un prezzo in bolletta ritenuto troppo elevato, ma non è l’unico. Il cliente sente infatti spesso anche la necessità di sentirsi “rassicurato” in caso di dubbi ed è per questo che anche un servizio clienti non del tutto efficiente può spingere a dire addio anche a un rapporto che dura ormai da tempo. È inoltre in crescita il numero di persone che decidono di sottoscrivere una offerta dual per luce e gas: questo consentirà di dover avere a che fare con un unico operatore per entrambi i servizi e renderà la gestione decisamente più semplice. Anche chi si trova a effettuare una voltura può optare per un diverso gestore per poter avere a che fare con un piano tariffario proprio e non quello che era stato preselezionato da chi abitava in passato nella casa.

Come effettuare il cambio gestore energia elettrica

Se si è ormai deciso di passare a un nuovo fornitore per l’energia elettrica di casa l’operazione non si rivela particolarmente difficile.

È innanzitutto necessario armarsi di un po’ di pazienza e consultare i siti dei vari gestori o i portali di comparazione per capire quale sia l’offerta più adatta a rispondere alle proprie esigenze. La prima valutazione deve riguardare la scelta tra tariffa monoraria o bioraria (clicca qui per conoscere quali siano le fasce orarie che consentono di risparmiare), mentre successivamente si dovranno poi prendere in considerazione fattori quali il prezzo e i servizi o bonus supplementari che spesso vengono forniti a chi sottoscrive un nuovo contratto.

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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