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Calcolo consumo elettrico: capire meglio quanto si paga
di Redazione ComparaSemplice | 29-07-2024 | News Gas e LuceCalcolare il consumo elettrico è un passaggio cruciale nella scelta della fornitura energetica più adatta alle proprie esigenze. Comprendere i propri fabbisogni energetici favorisce una decisione consapevole. In questa guida, esploreremo in dettaglio come calcolare il consumo elettrico, l’importanza di tale calcolo e le opzioni disponibili per ottimizzare il proprio utilizzo di energia.
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87.06 €/MESEStanco di avere bollette della luce troppo care e vuoi sapere come si arrivi a stabilire questo importo? Il metodo migliore per chiarire ogni dubbio consiste nell’effettuare un calcolo del consumo elettrico, ovvero stabilire un quantitativo esatto del consumo di ogni elettrodomestico e moltiplicarlo poi per il prezzo che si paga attualmente per il kWh (la risposta su quest’ultimo aspetto può arrivare consultando facilmente la fattura). Un uso scrupoloso di questi apparecchi è certamente importante, non solo in merito alla tempistica di utilizzo ma anche in base alle caratteristiche del device: è sempre bene preferire accessori che garantiscono un consumo più basso sulla base della loro classe energetica.
Sommario
Perché è importante fare un calcolo del consumo elettrico?
Perché spendere eccessivamente per le utenze della casa quando ora si ha la possibilità di risparmiare? In aiuto degli utenti ora viene il mercato libero, che ha ampliato le possibilità di concorrenza tra i fornitori luce e gas e come conseguenza diretta ha di fatto importanti risvolti sul costo al kWh dell’energia. L’aumento della concorrenza ha però avuto anche dall’altro lato un aumento della difficoltà da parte degli utenti finali di orientarsi tra centinaia di offerte luce e energia elettrica nuove. Come risolvere quindi la situazione?
Calcolare il consumo elettrico rappresenta un passaggio cruciale per diverse ragioni:
- Scelta dell’offerta più vantaggiosa: Conoscere il proprio fabbisogno energetico permette di confrontare in modo consapevole le diverse offerte disponibili nel mercato.
- Adeguatezza della potenza impegnata: Comprendere se la potenza attuale da contratto è sufficiente per il proprio utilizzo evita interruzioni di corrente e costi aggiuntivi o se è necessario richiedere un aumento della potenza del contatore.
- Ottimizzazione dell’uso degli elettrodomestici: Sapere quali elettrodomestici consumano di più aiuta a ridurre i costi e a scegliere i modelli più efficienti.
- Risparmio energetico: Identificare le aree su cui è possibile risparmiare permette di implementare strategie per ridurre i consumi e l’impatto ambientale.
Come calcolare il consumo energetico annuale?
Il primo passo per calcolare il consumo di energia è raccogliere informazioni sugli elettrodomestici presenti nella propria abitazione. È importante considerare:
- Numero e tipologia di elettrodomestici: Frigorifero, lavatrice, forno, condizionatore e altri dispositivi influiscono significativamente sul consumo totale di energia. Occorre quindi annotare tutti gli apparecchi utilizzati, la potenza e la loro classe energetica (in watt o kilowatt)
- Abitudini familiari: Gli stili di vita, come il lavoro da casa o la presenza di più persone in casa, influiscono sui consumi energetici. Stimare le ore di utilizzo degli elettrodomestici diventa quindi fondamentale per avere una idea chiara di dove poter risparmiare.
- Tipologia di impianti: L’utilizzo di sistemi elettrici per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, ad esempio, incrementa il fabbisogno energetico.
Una volta in possesso di questi dati è possibile si dovrà passare al calcolo vero e proprio del consumo, che deve avvenire per singolo elettrodomestico. Ogni elettrodomestico ha infatti un impatto unico sui consumi e se per alcuni è possibile modificare le proprie abitudini, per altri diventa più complicato e occorre fare valutazioni di tipo diverso.
Il primo passo per calcolare il consumo del singolo elettrodomestico è identificare la potenza nominale in Watt (W), che è presente sull’etichetta energetica dell’apparecchio.
La formula di calcolo per il consumo in kWh si ottiene dividendo la potenza in W dell’elettrodomestico per 1000 e moltiplicare il tutto per le ore di utilizzo. Esempio, se un frigorifero ha una potenza di 200 W e viene utilizzato 24 ore al giorno il consumo quotidiano sarà di 4,8 kWh, dato da (200 watt/1000)x24 ore di utilizzo.
Moltiplicando il valore giornaliero per 30 giorni otteniamo il consumo mensile che nel nostro esempio del frigorifero sarà di 144 kWh.
La stessa operazione dovrà esser fatta per tutti gli elettrodomestici per ottenere quello che è il consumo mensile totale in casa.
Questo però non basta. Un ulteriore fattore che può condizionare l’importo è infatti la modalità di utilizzo del device. Un ventilatore, infatti, potrebbe funzionare nelle fasi più calde a una determinata velocità per poi calare, mentre la lavatrice o la lavastoviglie funzionano a una potenza maggiore solo nella fase iniziale del lavaggio. Ben diverso è ancora il caso del frigorifero: pur restando acceso per tutta la giornata, questo è dotato di un sensore in grado di misurare la temperatura interna e di regolarsi quindi in automatico. Ad aiutarvi in questo monitoraggio vi viene incontro la tecnologia. Esistono infatti molte app di fornitura energetica per smartphone che consentono di tracciare i consumi in tempo reale; in alternativa esistono sul mercato anche strumenti come le prese intelligenti con monitoraggio energia o i misuratori di consumo elettrico.
Consumo energia: occhio a scaldabagno e cucina
Tra gli strumenti presenti in ogni abitazione che finiscono per avere un’influenza decisa sul costo che si andrà a pagare in bolletta c’è il boiler elettrico. Questo, infatti, per funzionare a pieno regime ha bisogno di un’importante quantità di energia, ma è allo stesso tempo indispensabile se vogliamo avere la garanzia di avere acqua calda nel bagno.
Possiamo fare così un esempio pratico per avere un’idea più precisa del suo impatto: nel caso di una famiglia media di tre persone il consumo di uno scaldabagno da 80 litri può raggiungere oltre 1400 kWh all’anno. Un numero tutt’altro che basso, ma che può essere limitato ad esempio attraverso l’utilizzo di un timer in grado di regolarne l’accensione.
Si può così pensare a possibili alternative altrettanto funzionali quali uno scaldabagno a gas o un impianto solare termico.
Un altro elemento che finisce per avere un’incidenza da non sottovalutare è la stufa elettrica (clicca qui per avere un’idea più precisa su quanto consuma). Questa non è sempre utilizzata da chi vive in città, che riesce a raggiungere la temperatura desiderata con termosifoni, riscaldamento a pavimento o camino, mentre diventa quasi indispensabile nelle località di montagna. In linea generale è quindi bene utilizzarle solo per gli ambienti più piccoli e se realmente necessario, ma preferendo quelle con lampade alogene.
Soluzioni per ridurre i consumi elettrici
Come abbiamo visto calcolare i consumi elettrici è un passo fondamentale per comprendere le spese in bolletta e come ridurre i consumi elettrici. Tra i fattori che incidono sui consumi abbiamo citato numero di persone che si ritrovano a vivere all’interno della casa, il numero e il tipo di elettrodomestici (oltre, ovviamente, alle ore per cui vengono utilizzati).
Le abitudini dei vari componenti possono condizionare in misura incisiva l’importo che si andrà a pagare. Chi si trova poco a casa, inevitabilmente, sfrutterà poco i vari dispositivi, mentre chi lavora da casa o anche le persone che trascorrono diverse ore tra le mura domestiche potrebbero condizionare maggiormente il quadro. Proprio in questo ambito diventa fondamentale il tipo di tariffa che si andrà a sottoscrivere: per chi non presta particolarmente caso alle ore di utilizzo può essere utile una soluzione di tipo monorario, che prevede un costo univoco in tutto l’arco delle 24 ore per il corrispettivo luce. Per chi lavora o studia e torna in determinati orari, invece, può essere perfetta un’offerta bioraria, che consente di risparmiare durante la sera e il weekend (clicca qui se desideri conoscere quali sono le fasce orarie che consentono di risparmiare energia).
Un altro aspetto da considerare è legato all’utilizzo stesso degli elettrodomestici: alcuni come abbiamo avuto modo di vedere sono particolarmente energivori e se utilizzati spesso vale la pena prendere in considerazione l’eventualità di sostituirli con apparecchi più moderni che in genere hanno consumi inferiori. In questo caso la maggior spesa iniziale sarà ammortizzata nel tempo dalla maggior efficienza in termini di consumo.
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