Bollette luce e gas, novità in fattura: cosa cambia dal 1° ottobre

di | 31-07-2022 | News Gas e Luce, Notizie Gas, Novità Energia

In arrivo un importante cambiamento nel conteggio degli importi per le bollette luce e gas per gli utenti che sono ancora con il regime di maggior tutela.

Bollette luce e gas, novità in fattura: cosa cambia dal 1° ottobre
Confronta

Le bollette luce e gas ormai da diverso mese hanno registrato un’impennata sempre più importante, ma la situazione non sembra essere destinata a migliorare con l’arrivo dell’autunno ormai imminente. Nemmeno la possibilità di scegliere il fornitore che si ritiene più adatto alle proprie esigenze, come previsto dai principi del mercato libero, sembra riuscire a compensare del tutto il problema. A partire dal 1° ottobre sarà però introdotta una novità importante, di cui è bene che gli utenti siano a conoscenza sin da ora.

Sommario

Bollette luce e gas: novità importante in arrivo per i consumatori

Tenere sotto controllo i costi delle utenze di casa e intervenire quando lo si ritiene necessario diventa fondamentale per non andare incontro a veri e propri salassi che possono rivelarsi pesanti per ogni famiglia. Molte persone non possono però che essere preoccupate all’idea di ritrovarsi con importi elevati per le bollette luce e gas a partire dal prossimo autunno, in concomitanza con il momento in cui si tornerà ad accendere il riscaldamento di casa.

La guerra in corso romai da mesi in Ucraina ha infatti avuto conseguenze importanti anche per il nostro Paese, con un incremento dei costi della materia prima che non accenna a fermarsi. L’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) ha però deciso di intervenire già da ora per provare ad arginare almeno in parte il problema.

A partire dal prossimo 1° ottobre entreranno infatti in vigore nuove modalità di aggiornamento del prezzo, che potrebbero avere effetti positivi per i consumatori. L’aggiornamento dei costi del gas non sarà infatti più su base trimestrale bensì mensile. Si tratta di una situazione che interesserà però esclusivamente le utenze domestiche che si trovano ancora con il regime di maggior tutela, che risulta essere ancora attivo nonostante sia possibile da tempo per chi lo desidera sfruttare tutti i vantaggi previsti dal mercato libero.

Questo nuovo sistema avrà comunque durata breve: sarà infatti valido fino a gennaio 2023, periodo in cui scade il termine previsto per la tutela gas. Non è escluso però in questa fase che possa esserci un’ulteriore proroga, come già accaduto in passato. La fine della tutela per l’elettricità scatterà a gennaio 2024, anche per il gas si potrebbe seguire la stessa linea di tendenza.

Cosa cambia con i consumatori

Chi ha già deciso di passare al mercato libero, nonostante la misura non sia ancora entrata definitivamente in vigore, può usufruire di un vantaggio importante. Si ha infatti la possibilità non solo di scegliere fornitore e tariffa che si ritengono più adatte alle proprie esigenze, ma di ridurre il più possibile le sorprese nel momento in cui ci si ritrova con la bolletta tra le mani. L’utente ha infatti la garanzia di non subire variazioni tariffarie per almeno 12 o 24 mesi, come indicato al momento della sottoscrizione del contratto. Poco prima di quel momento ogni compagnia si impegna a operare con la massima trasparenza nei confronti del cliente, che sarà informato in anticipo del cambiamento, in modo tale da decidere liberamente se passare a un altro fornitore o continuare a mantenere attiva l’offerta. In caso di recesso, tutto potrà avvenire in modo gratuito, senza che l’intestatario debba preoccuparsi di alcun aspetto.

L’incertezza sembra invece dominare in chi ha deciso di restare ancora con il regime di maggiore tutela (a questo proposito, potrebbe interessarti leggere questo link per capire cosa succede in caso di mancato passaggio al mercato libero nei tempi stabiliti).

Con la nuova normativa l’Autorità pubblicherà i valori di riferimento del mese precedente, che influiranno sui costi che saranno addebitati in fattura. Le novità non sono però finite qui. Non saranno infatti più sfruttate come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso Psv italiano.

Chiarire il più possibile come si arrivi al calcolo finale dell’importo da pagare resta un principio fondamentale. Tutte le aziende che operano nel settore, infatti, dovranno operare nel massimo della trasparenza e indicare eventuali ricalcoli di prezzo rispetto a quanto fatturato in precedenza. In caso di dubbi ognuno avrà inoltre la possibilità di visitare il sito dell’azienda a cui si è deciso di affidarsi per chiarire ogni tipo di perplessità.

È davvero un vantaggio per gli utenti?

A prima vista l’idea di un aggiornamento mensile dei costi della materia prima potrebbe essere considerato come uno svantaggio. Le conseguenze però non sono del tutto così negative. Questo permetterà infatti di usufruire prima delle agevolazioni derivanti da eventuali decisioni prese a livello europeo come il tetto al prezzo del gas.

L’importo che si ritroverà in bolletta sarà quindi più prevedibile, oltre a ridurre il rischio di rendere la fornitura più sicura. L’auspicio dell’ARERA, come indicato nella nota ufficiale che è stata emessa dall’Aurotità, è che ovviamente da qui ai prossimi mesi possano esserci provvedimenti strutturali a sostegno delle categorie più deboli, che sono quanto mai necessarie in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo per molte famiglie. Non a caso, anche in Italia, nonostante il governo guidato da Mario Draghi sia ormai dimissionario, uno dei provvedimenti ritenuti più urgenti riguarda proprio questo ambito.

I provvedimenti potranno servire allo stesso tempo a compensare eventuali emergenze relative all’approvigionamento della materia prima.

A tutto questo sarà bene comunque affiancare anche un comportamento il più possibile consapevole quando ci si trova tra le mura domestiche. Ancora troppo spesso, infatti, finiamo per commettere alcuni errori, anche inconsapevoli, che finiscono per incidere sulla cifra che dobbiamo pagare con cadenza mensile o bimestrale (se non lo sai, clicca su questo link per capire quali sono gli sbagli più comuni).

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