Switch off 3G: cos’è e cosa cambierà per gli utenti

di | 31-05-2024 | News Cellulari

Sempre più spesso si sente parlare di switch off o spegnimento della rete 3G: ma che cosa significa nella pratica? E che cosa cambierà per gli utenti? Ecco alcune informazioni utili che vi aiuteranno a comprendere che cosa sta succedendo e che cosa dovete fare per prepararvi al "salto" verso i nuovi standard di rete.

Switch off 3G: cos’è e cosa cambierà per gli utenti
Confronta

Lo switch off del 3G è un argomento che salta fuori spesso quando si parla di transizione tecnologia sulla telefonia mobile: si tratta di un passaggio obbligato per tutti gli operatori, per la liberazione delle frequenze e il potenziamento delle reti più recenti e performanti.

Non tutti, però, hanno ben chiaro di che si tratta e soprattutto che cosa comporterà a livello pratico questa novità: cercheremo di fare chiarezza nei prossimi paragrafi, ma prima vediamo quali operatori hanno già effettuato il passaggio e quali si stanno preparando allo “spegnimento” della rete 3G.

Sommario

Switch off 3G: quali operatori sono coinvolti

Nel nostro Paese Vodafone Italia ha dato il via al processo di dismissione a novembre 2020, concludendolo l’anno successivo, mentre TIM ha progressivamente “spento” la rete 3G a partire da ottobre 2022.

Più recentemente anche altre compagnie hanno annunciato lo switch off:

  • WINDTRE aveva già presentato il piano di dismissione della tecnologia 3G già da qualche mese, con il graduale spegnimento del segnale e il passaggio completo alle reti 4G/5G. Lo switch off dovrebbe concludersi entro la fine del 2025. Il piano coinvolgerà anche il semivirtuale low cost Very Mobile e gli operatori MVNO legati all’operatore;
  • a partire dal 7 giugno, anche il 3G Iliad verrà parzialmente spento: nei primi due mesi la banda interessata sarà la 2100MHz (che passerà definitivamente al 4G e/o al 5G), mentre il 3G sarà ancora disponibile su banda 900MHz, fino allo switch off definitivo, previsto per il 31 dicembre 2025.
  • Fastweb ha annunciato che a partire dal 6 giugno la banda dedicata al servizio 3G verrà gradualmente ridotta, con lo spegnimento della frequenza 2100 MHz e il mantenimento della banda 900MHz, che verrà però riservata alla 4G.

Cosa cambia per i clienti

Per chi è in possesso di uno smartphone o di un qualsiasi altro dispositivo compatibile con le reti 4G o 5G, non cambierà nulla: questi dispositivi, infatti, supportano già le reti di ultima generazione e degli standard necessari per poter utilizzare i servizi di telefonia mobile senza problemi (ad esempio il VoLTE). Se, invece, state ancora utilizzando un vecchio terminale, avrete un accesso limitato a tali servizi. Ecco una tabella riassuntiva (e semplificata) che può far comprendere in modo più chiaro cosa cambierà dopo lo spegnimento del 3G, a seconda del tipo di smartphone:

Tipo di smartphoneNavigazione ChiamateAltre info
Smartphone 3GSu rete 2G, con conseguenti rallentamentiSu rete 2G, a bassa qualitàLa navigazione in 2G è pressoché inutilizzabile su gran parte di app e servizi

Non è possibile chiamare e usare Internet contemporaneamente

Smartphone 4G senza VoLTE (o con il VoLTE disattivato)Su rete 4GSu rete 2G, a bassa qualitàNon è possibile chiamare e usare Internet contemporaneamente
Smartphone 4G con VoLTESu rete 4GIn 4G, ad alta qualitàÈ possibile chiamare e usare Internet contemporaneamente
Smartphone 5GSu rete 4G e/o 5GIn 4G, ad alta qualitàÈ possibile chiamare e usare Internet contemporaneamente

Come sapere se il VoLTE è attivo sullo smartphone

Abbiamo già visto qualche tempo fa cos’è il VoLTE e quali operatori lo prevedono attualmente. Con lo switch off del 3G, quindi, questo standard sarà necessario per poter avere una qualità di chiamata superiore e per utilizzare contemporaneamente la connessione Internet mentre si è occupati in una telefonata.

La stragrande maggioranza degli smartphone in circolazione supporta ormai questa tecnologia e nei modelli più recenti è attiva di default, senza la necessità da parte dell’utente di abilitarla/disattivarla manualmente.

In tutti gli altri dispositivi, invece, è possibile verificare che il VoLTE sia attivo seguenti questi passaggi:

  • su iOS: Impostazioni > Cellulare > Opzioni dati cellulare > Voce e dati > Abilitare “VoLTE”.
  • su Android: Impostazioni > Connessioni > Reti Mobili > Chiamata VoLTE > Scegliere “Attiva”.

NB: sugli smartphone Android il percorso per accedere alle impostazioni potrebbe variare a seconda del modello e del produttore. Potete comunque utilizzare le informazioni generiche qui sopra per orientarvi nel menu del vostro dispositivo.

Occhio alla sim

Con lo spegnimento progressivo della rete 3G e il passaggio alle reti più recenti, è necessario che la sim utilizzata sia da 128k: le vecchie schede, infatti, non supportano le nuove tecnologie e, con lo switch off definitivo, non sarà possibile utilizzare tutti i servizi proposti dall’operatore.

Fortunatamente sono davvero poche le schede di vecchia generazione in commercio, ma se fate parte di questa piccola fetta di utenza, dovrete contattare l’operatore o recarvi presso un negozio del vostro operatore per richiedere la sostituzione (per conoscere prezzi e opzioni disponibili, potete leggere il nostro speciale “Quanto costa una sim nel 2024“).

Come capire se la sim posseduta è da 64K o da 128k? Solitamente viene indicato sulla scheda stessa o sulla tessera in cui la sim era attaccata al momento dell’acquisto. Se non riuscite a risalire all’informazione e volete avere delle rassicurazioni, potete contattare il customer care della compagnia. Tuttavia, se avete attivato un nuovo numero o cambiato operatore almeno una volta negli ultimi 8-10 anni (o anche prima, a seconda del gestore), è molto probabile che abbiate già una sim compatibile.

Insomma, il passaggio completo alle reti mobili più recenti e performanti, con il graduale ma inesorabile abbandono del 3G, è un percorso obbligato che coinvolge tutti i gestori di telefonia mobile. L’impatto sull’utenza, tenendo conto del numero limitato di smartphone di vecchia generazione ancora in uso, non dovrebbe rappresentare un problema e, come abbiamo visto, sarà comunque possibile accedere ai servizi essenziali come le telefonate attraverso il 2G (con tutte le limitazioni del caso). È consigliabile comunque valutare il passaggio ad un dispositivo più recente, sfruttando le numerose promozioni disponibili sul mercato (ad esempio, scegliendo uno degli smartphone 5G a meno di 200€ di cui avevamo discusso in un altro spazio).

Se avete ancora dei dubbi sul servizio di telefonia mobile che avete sottoscritto, potete contattare l’assistenza clienti del vostro operatore per ricevere tutto il supporto necessario.

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