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Quanti dati può contenere una sim
di Silvio Spina | 24-04-2020 | News CellulariEOLO Casa
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36.95 €/MESECon la diffusione e l’utilizzo degli smartphone a livello globale, è cambiata anche la nostra concezione di memoria del telefono: i telefonini di una decina d’anni fa, infatti, avevano un’archiviazione interna molto limitata, su cui erano installati un software proprietario e alcuni applicativi, oltre che contenere i numeri di telefono e i messaggi. I contatti e gli sms, però, potevano essere e possono ancora essere memorizzati anche sulla sim: questo significa che anch’essa ha una capacità di archiviazione. Ma quanti dati può contenere una sim?
La sim, oltre ad essere associata al numero di telefono e all’utente intestatario di quella specifica linea, è dotata di una piccola memoria interna. La capacità dell’archiviazione è incrementata con il passare del tempo con crescita esponenziale, per poi stabilizzarsi.
Sommario
Quanti dati può contenere una sim
Sulla maggior parte delle sim card in commercio la capacità è di 128, 256 e 512 kB, ma con alcune generazioni si sono raggiunte memorie più ampie, fino a 640 750 kB. Per quanto riguarda l’effettiva capacità di memorizzazione, i dati possono essere diversi a seconda dell’operatore e dei servizi proposti.
La maggior parte delle schede sim utilizzate oggi è in grado di salvare almeno 250 contatti telefonici e almeno 20-30 sms. Questi numeri, tuttavia, potrebbero cambiare a seconda della tecnologia racchiusa all’interno della scheda e alla compagnia di provenienza. Ad esempio, Vodafone aveva già lanciato da tempo delle sim card da 128k che consentivano di archiviare fino a 500 contatti e ben 50 sms.
Non era inusuale trovare anche delle sim da 512k che permettevano di salvare “solo” 250 contatti: questo perché la memoria interna della sim veniva occupata da altri servizi e applicativi che andavano ad ampliare le funzionalità del telefono, venendo incontro alle modificate esigenze dell’utenza e del mercato (agli albori dei pagamenti su smartphone alcune compagnie avevano lanciato sim con NFC integrato e che contenevano le informazioni sulle carte di pagamento).
Memoria SIM superata dagli smartphone
Non è un caso se oggi le sim siano in qualche modo “stabili” dal punto di vista della capacità di archiviazione: oggi molte compagnie commercializzano sim a 128k, senza nemmeno pubblicizzarlo troppo, come invece accadeva qualche anno fa. Il motivo è semplice: le memorie degli smartphone e i servizi online (ad esempio i sistemi in cloud e i metodi di pagamento offerti dai produttori, come Google Pay, Apple Pay e Samsung Pay) hanno sostituito in toto la capacità di archiviazione o le funzionalità delle sim card.
Non solo: molti modelli di smartphone affiancano all’archiviazione interna anche le microSD, aumentando notevolmente lo spazio a disposizione. Per non parlare delle funzionalità aggiuntive, come l’NFC e il salvataggio delle info dei pagamento, ormai integrate sul dispositivo stesso e sincronizzate con il proprio account (principalmente Android e iOS).
Quanti dati può contenere una sim oggi, quindi, ha davvero poca importanza, a meno che non stiate utilizzando un cellulare non smart: anche oggi, infatti, è possibile acquistare dei telefonini classici, con poche funzioni, design “storico” e batteria infinita. In realtà, anche su questo tipo di modelli lanciati negli ultimi anni la buona capacità di memoria interna per contatti e messaggi rende praticamente inutile quella della sim.
Il futuro della sim: l’eSIM
Volete un’altra prova del sempre più scarso bisogno della memoria di una sim? Da qualche mese, dopo anni di annunci e test, è cominciata la vendita delle cosiddette eSIM: le schedine di plastica con il chip integrato spariscono per lasciare spazio ad una sim virtuale, da scaricare direttamente sul telefono, a livello software. Le eSIM sono già disponibili in Italia con alcuni operatori, anche se ancora i modelli di smartphone compatibili non sono molti. È, però, l’inizio di un trend che, con molta probabilità, sarà lo standard nei prossimi anni.
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