Yamaha XMax 300 Vs Honda ADV 350: la comparativa tra city scooter medi

Se cercate uno scooter alla moda, sicuramente starete valutando tra lo Yamaha XMax 300 e l'Honda ADV 350. Ecco il confronto tra i due

Quali sono gli scooter più apprezzati dagli italiani? Ovviamente sono giapponesi, e chiaramente di media cilindrata. La giusta via di mezzo tra prestazioni, prezzo, consumi e costi di manutenzione. Ne vogliamo mettere due a confronto, due ottimi prodotti, molto simili per prestazioni ma differenti nelle linee. L’utilizzo è però il medesimo, l’ambito urbano. La guerra di sempre tra giapponesi, la Casa dei Tre Diapason contro l’Azienda dell’Ala dorata.: Yamaha XMax 300 Vs Honda ADV 350.

Già ci sembra di sentirvi: “Questi due scooter sono diversi, uno è 100% cittadino, l’altro ha le gomme semitassellate”. La risposta è semplice, quanti di voi faranno fuoristrada con l’Honda ADV 350? Nessuno… Un po’ come chi compra dei SUV con trazione 4×4 e li utilizza in città. Ok, sono forse anche un po’ diversi, ma sono accomunati da diverse caratteristiche. Svolgono lo stesso lavoro, sono mezzi premium, sono perfetti per la città e all’occasione se la cavano perfettamente anche in statale e nell’extraurbano.

Sommario

Come detto, i due scooter a differenza d quello che si possa pensare, hanno diversi punti in comune. Possiamo iniziare dalle dimensioni dei cerchi, per entrambi da 15″ all’anteriore e da 14″ al posteriore. La potenza è del tutto simile, con 28 CV per il più “stradista” Yamaha (è un monocilindrico con cilindrata di 292 cc) e 29,2 CV per il “SUV urbano”, l’Honda (i cc salgono di poco, ma sono 330). Sono poi molto simili anche per il peso, dato che sono 183 i chili dell’XMax e 186 quelli dell’ADV. In comune persino l’altezza da terra della sella, di 795 millimetri.

Ci siamo, mettiamo a confronto questi due piccoli ma grandi scooter. Iniziamo con l’analisi del “come sono fuori”. Lo Yamaha XMax 300, disponibile anche nell’allestimento di lusso, che prende il nome di Tech Max, è davvero completo. Questa versione è accessoriata con ogni optional, ad eccezione delle manopole riscaldate. E’ un vero e proprio scooter GT, ad iniziare da quel doppio display TFT con connettività e con funzione di navigatore. Impossibile chiedere di più, è quasi un’automobile. L’ADV 350, vuole invece essere più “adventure”, e dunque pù spartano. In ogni caso c’è sempre un display, ma più piccino e basico.

Se avete bisogno di vani sottosella e cassetti sparsi, qui ne avete diversi a disposizione. Va detto, per il trasporto di oggetti e caschi il sottosella dello scooter Yamaha ne ha molto di più. Honda va a compensare con l’aggiunta del bauletto posteriore di serie, dato che il sottosella non è ampio come per la Casa dei Tre Diapason. Per entrambi i prodotti abbiamo poi due vani retroscudo. Sullo Yamaha XMax però, uno dei due è a controllo elettrico, tant’è che è apribile via blocchetto centrale.

Quando ci si siede sugli scooter, si nota subito che la sella e l’imbottitura di Honda sono un po’ più rigide. Al contrario di Yamaha, che per la versione Tech Max offre una seduta decisamente più comoda. Differente l’imbottitura sulla versione standard, più sostenuta. Insomma per ora, lo Yamaha è decisamente in vantaggio.

Abbiamo avuto modo di provare in differenti occasioni i due scooter, e dobbiamo dire che in città è l’Honda ADV 350 a spuntarla. Nel traffico l’angolo di sterzo (26 gradi), surclassa lo Yamaha. Si arriva quasi sempre primi al semaforo quando il traffico delle auto è fermo. Altro punto a favore sono le sospensioni. L’escursione maggiorata (la forcella ha 125 mm di escursione, contro i 79 dell’XMax) garantisce un comfort sconosciuto al rivale. Pavè, asfalti danneggiati, buche, tombini, cambi di asfalto… lo scooter di Tokyo digerisce tutto e non trasmette ogni cosa alla schiena del pilota. La partenza da fermo non è male, il comfort di bordo c’è. Peccato che però la posizione non sia il top, non tanto per l’altezza del mezzo, ma per il baricentro più alto che fa sentire di più il peso in sella.

Dove recupera l’XMax è nella stabilità. Si ha un maggior feeling con lo scooter. Il baricentro basso aiuta, così come più in generale le geometrie del mezzo. Si è ben inseriti e dunque si va più sicuri. Per assurdo si tende a “forzare la mano”, ad aumentare il ritmo, per via di questo forte senso di sicurezza. Per contro, la risposta della forcella è più secca quando si prendono buche ed imperfezioni dell’asfalto.

Lasciata la città, l’ADV 350 ricorda in parte la ciclistica di una moto. Nell’extraurbano ripaga con belle sensazioni. Il baricentro alto, in questo caso, consente di pennellare i curvoni delle statali con sicurezza. Peccato che si sentano un po’ troppo le variazioni di carico. La protezione aerodinamica è migliorabile. Le sovrastrutture, in plastica, sono inferiori. Il motore risponde benissimo, ma a velocità autostradale è un po’ troppo alto con i giri. La cosa è dovuta ad una rapportatura corta, che fa girare alto il propulsore.

Veniamo al rivale, che per via della rigidità delle sospensioni risponde molto bene nell’extraurbano. L’aerodinamica delle carenature, insieme ad un plexiglass più protettivo, fanno la differenza. Si pennellano le curve, il motore sale di giri più lentamente e dunque il comfort è maggiore. Va dunque decisamente meglio del rivale, riguadagnando quanto perso in ambito urbano.

Veniamo ora alle conclusioni. Chi vince questo confronto? Premesso che parliamo di due ottimi scooter, rispondono sicuramente a pubblici diversi. Chi desidera un prodotto prettamente urbano, troverà in Honda il giusto alleato. Chi invece abita fuori dal centro urbano, troverà nello Yamaha il prodotto più consono. Detto questo, ci sentiamo di consigliare di più lo Yamaha XMax 300 in versione Tech Max. Vanta finiture premium, accoppiamenti delle plastiche perfetti, e giustifica la differenza di prezzo. A proposito, veniamo al listino: 7.299 euro per lo Yamaha XMax Tech Max e 7.090 euro per l’Honda ADV 350.

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