Risarcimento danni causati da buche stradali: cosa c’è da sapere

di | 07-03-2023 | News Noleggio

Avete bucato una gomma, rotto una sospensione o peggio, siete caduti in moto o avete perso il controllo dell'auto facendo un incidente per una buca? Ecco cosa fare

Risarcimento danni causati da buche stradali: cosa c’è da sapere
Confronta

A molti di voi lettori sarà successo. Magari al ritorno dal lavoro, probabilmente di sera, o magari durante una forte pioggia che riduce la visibilità. Mentre si percorre un rettilineo, o peggio una curva, un forte botto! Avete preso in pieno una buca, oppure manca un pezzo di asfalto, letteralmente saltato. Se siete stati fortunati, non è successo nulla. Se siete stati meno fortunati, avete forato o rotto un braccetto della sospensione od un semiasse. Se invece siete stati sfortunati, avete perso naturalmente il controllo dell’auto, impattando da qualche parte. Cosa succede? Chi paga? Cerchiamo di fare chiarezza in merito.

Sommario

Il gestore della strada? Chi paga il danno?

Per sapere cosa fare, bisogna consultare il Codice Civile. Dovremo fare riferimento all’articolo 2051, dove si stabilisce che qualsiasi soggetto proprietario di una cosa, come nel nostro caso una strada, è tenuto a custodirla in modo da non creare pericolo ad altri. In soldoni, significa che il gestore, o il custode di quella determinata strada, è obbligato a risarcire gli eventuali danni. Parliamo dunque anche di buche stradali, che se non vengono sistemate per tempo, o non segnalate in modo tempestivo ed in maniera adeguata, vedranno un risarcimento da parte dell’ente.

Da questo punto di vista dunque, l’utente è e deve essere tutelato al 100%. Se quindi si crea una buca, trattasi di pura trascuratezza, usura o dissesto. Il gestore della strada è responsabile, punto e basta. Diverso è se la difettosità del manto stradale è segnalato. Chiaramente “saltano” i risarcimenti assicurativi in caso ci sia una frana improvvisa o nel caso in cui si verifichi una concausa della condotta non prudente da parte dell’utente.

Velocità troppo alta: chi paga?

Come accennato, in caso di condotta non prudente da parte dell’utente, le cose cambiano. Cosa intendiamo? Pensiamo al caso in cui l’automobilista o il motociclista stia sopra il limite di velocità prestabilito. In questo caso, la responsabilità del gestore della strada, può decadere o essere limitata. Ecco che dunque l’eventuale richiesta di risarcimento danni a causa di una imperfezione o problematica dell’asfalto, andrebbe a decadere.

Insomma meglio fare attenzione, poiché in questo caso la velocità sopra il limite imposto, verrà considerata una concausa del danno. Cosa significa? Concorso di colpa. Va però detto che c’è una sentenza della cassazione civile a cui fare riferimento. Per essere precisi è la numero 18753 del 28/07/2017. Qui, gli Ermellini decisero che il semplice accertamento di questa infrazione da parte del conducente del mezzo, non esclude che questi possa avere diritto al risarcimento dei danni dovuti dalla presenza di manto stradale dissestato. Tutto questo, qualora risultasse che anche tenendo un’andatura adeguata e rispettando i limiti di velocità, egli avrebbe ugualmente subìto il danno. Sia chiaro, questo significa che anche in caso di rispetto dei limiti, il danno sull’asfalto avrebbe in ogni caso portato alla medesima conseguenza.

Come ottenere il risarcimento a causa di una buca stradale?

Avete dunque subito un danno alla vostra auto per colpa di una buca? Diciamo che, fare tutto da soli, potrebbe essere impegnativo, o comunque sconsigliato. E’ il caso dunque di rivolgersi a degli esperti, specializzati in risarcimenti assicurativi, od ad un avvocato preparato in materia. Naturalmente, è più che consigliabile procurarsi delle prove. Bastano delle semplici fotografie che attestino la cosa, dove si vede la buca, il punto della via dove siete. Meglio se avete un testimone o, top del top, il verbale con l’intervento della Polizia Municipale. Dovrete quindi inviare una raccomanda per la richiesta di risarcimento danni per il manto stradale dissestato, all’ente proprietario del bene demaniale in questione. Può essere Autostrade per l’Italia Spa, la Provincia, il Comune, l’Anas, non importa. In ogni caso, sarà lo specialista a darvi aiuto.

Soprattutto se si tratta di una strada di proprietà del Comune, è il caso di rivolgersi al Comune stesso, e chiedere lumi sul daffare. Ad esempio, il Comune di Roma, ha l’ufficio sinistri presso il Municipio di riferimento. In ogni caso, ricordatevi di conservare tutto, dalle ricevute di riparazione, ai referti del pronto soccorso, qualora abbiate riportato dei danni fisici. E’ poi interessante scoprire come, secondo l’articolo 2947 del cpc (Codice di Procedura Civile), si possa richiedere il risarcimento addirittura entro 5 anni dal giorno in cui si è verificato il sinistro stradale.

I casi dove non si ottiene risarcimento

Ci sono chiaramente dei casi particolari, ove anche se c’è la buca, non riusciremo ad ottenere alcun rimborso. I casi sono ad esempio quando la buca nell’asfalto è ben visibile. Idem qualora la caduta si sia verificata di giorno, ovvero quando l’illuminazione consente di accorgersi dell’ostacolo. Infine, nei casi in cui la strada è palesemente in dissesto ed è di conseguenza raccomandata massima prudenza. Naturalmente, molti comuni fanno il “giochino” dei cartelli, così da togliersi dalle responsabilità. Cosa significa? Che mettono ad inizio strada il limite a 30 orari, segnalando le imperfezioni stradali. Se ne lavano così le mani in caso di danni ai mezzi.

Il consiglio è dunque quello di fare attenzione a dove mettete le ruote, soprattutto se siete in moto od in scooter. Ovviamente, è il caso di cercare di evitare le buche, a patto di non infrangere il Codice della Strada, come ad esempio andare contromano, zigzagare od altro ancora. Ripetiamo, fate attenzione e cercate di tenere i pneumatici sempre alla giusta pressione di esercizio.

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