Motocross 125cc: marche e modelli

Le motocross 125cc a listino sono veramente pochissime. Ecco la lista delle poche rimaste a catalogo

Il segmento delle moto da cross è sicuramente un settore estremamente particolare e di nicchia. Parliamo naturalmente di moto specialistiche, dedicate a circuiti chiusi, e dunque prive di omologazione, ergo targa e fanali. Quasi tutti i costruttori più importanti ne hanno una in gamma, se non addirittura più versioni, ma esistono anche costruttori che producono solo moto da cross. Ad ogni modo, vediamo quali sono le marche ed i modelli.

Sommario

Partiamo dalle quattro sorelle giapponesi, Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki. Honda vantava la CR125, ma purtroppo non è più in gamma da anni. Yamaha offre la YZ125, moto 2 Tempi che costa 7.499 euro. Kawasaki offriva la KX 125, ma anche qui, niente più, cosa altrettanto valida per Suzuki, con la RM 125. Questo perché purtroppo le 2 Tempi risultano essere estremamente inquinanti, e sono state sostituite dalle 250 cc 4 Tempi.

Iniziamo da KTM, costruttore austriaco che vanta la più ampia gamma di moto da cross. Da Mattighofen propongono la SX 125 2022, moto specialistica che vanta un prezzo di 8.915 euro. Ci sono poi la cugina Husqvarna TC 125, che costa 8.775 euro. Interessante la nuova Fantic XX 125 2T, prevista per il 2022, di cui ancora non si conosce il prezzo. Gli artigiani di TM Moto, propongono poi la specialistica MX 125, moto estremamente competitiva, che per il 2022 deve ancora essere ufficializzata.

Questo è quanto, purtroppo, per una categoria che, come detto, è stata sostituita dalle meno inquinanti 250 cc a 4 Tempi, moto che all’oggi hanno raggiunto una maturità importante, sia in tempo di affidabilità, che di potenza. Le 125 2 Tempi sono dunque destinate a lasciarci, ne vedremo sempre meno. Un peccato, in ogni caso, poiché sui 125 2 Tempi tutti i piloti di motocross “si sono fatti le ossa” per poi passare alle categorie superiori.

La maggior parte dei costruttori hanno dunque tolto dai listini queste moto, nonostante ci sia ancora una grossa richiesta da parte degli utenti finali. Un vero peccato, anche perché questo tipo di motore, per quanto piccolo, risultava “esplosivo” nell’erogazione, e dunque emozionava non poco quando entrava in coppia, nonostante una cubatura a dir poco minuscola. All’oggi a conti fatti, si contano pochissimi costruttori, che si sono dovuti inventare sistemi particolari per superare le omologazioni imposte dalla Comunità Europea in tema di emissioni dei gas di scarico.

Il futuro dei motori a due tempi dunque, non c’è, non esiste. Purtroppo, ci duole dirlo, dovrete guardare come già detto alle monocilindriche da 250 cc, moto che all’oggi rappresentano, insieme alle 450 cc, il massimo delle tecnologia sul mercato. A questo punto, non dovrete altro che aprire il catalogo e scegliere.

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