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Head up display: cos’è e quali modelli lo prevedono
di Fabio Caliendo | 30-07-2023 | News NoleggioVolete sapere che cos'è l'Head Up Display? Vi spieghiamo la sua storia, come e dove nasce e i principali modelli che lo vedono come accessorio
Nei film di fantascienza di 20, 30 anni fa, alcuni accessori mostrati dai registri nei loro film sembravano davvero impossibili. Sembrerà assurdo, ma invece molti di questi sono oggi realtà. Sono accessori che possiamo acquistare in concessionaria. A volte utili, altre… decisamente no. Poco importa se se ne potrebbe comunque fare a meno, l’accessorio, può essere utile, come può “fare figo”, e va bene così. Sulle auto “del futuro”, è capitato spesso di vedere l’Head-up display. Ma cos’è? A cosa serve? Diamo qualche risposta.
Sommario
Cos’è l’Head-up display
L”Head-up display, chiamato anche HUD è un dispositivo in grado di proiettare di fronte ai propri occhi i dati di guida più importanti. Così facendo, il guidatore non dovrà distogliere lo sguardo dalla strada per dover leggere la strumentazione dell’auto diversi cm più in basso. Questo, in due parole, cos’è l’Head-up display.
La storia dell’Head-up display
Andiamo ora a vedere un po’ come e dove nasce l’Head-up display, a partire dal significato della parola. La traduzione è “Su la testa!”, e nasce nel lontanissimo 1958. Lo dobbiamo a Rank Cintel ed alla Royal Aircraft Establishment. Quest’ultimo, è un vecchio istituto di ricerca realizzato su richiesta dell’allora Ministero della Difesa britannico. Furono loro a sviluppare il sistema, tecnologia che però già da qualche anno, era ad appannaggio di alcuni aerei militari. All’epoca, lo scopo era quello di poter visualizzare alcuni dati salienti, quali altitudine, velocità e puntamento delle armi. In questa maniera i piloti potevano essere concentrati sull’obbiettivo davanti a loro, senza mai distogliere lo sguardo.
Come sempre dunque, molte cose nascono prima in ambito militare, per poi approdare sul mercato. Dopo diverse sperimentazioni e sviluppi quindi, l’Head-up display è stato finalmente “portato” su un’automobile. La prima in assoluto? La Oldsmobile Class Supreme di GM, nel lontano 1988. Era una safety car del campionato Indy, e non sapeva che avrebbe spianato la strada alle altre Case. Cosa che è puntualmente avvenuta per le giapponesi Nissan e Toyota, nonché l’americana Chevrolet.
Head-up display: a cosa serve?
Lasciamo perdere l’aeronautica e la storia, e torniamo (è il caso di dirlo!) con i piedi per terra. A cosa serve dunque l’Head-up display? Proiettando su un piccolissimo schermo, o sul parabrezza della propria auto alcune informazioni, permette di non distogliere lo sguardo dalla strada. Le informazioni fornite possono variare, ma tendenzialmente sono quasi sempre le stesse, ovvero la velocità istantanea. Alcuni sistemi prevedono poi le indicazioni del sistema di navigazione e le segnalazioni dei sistemi di assistenza alla guida (ADAS). Non mancano poi informazioni quali i limiti di velocità della strada. Qualche sistema, propone anche eventuali chiamate in entrata e, in caso, il brano musicale che in quel momento stiamo sentendo.
Schermo extra o parabrezza?
Come accennato sopra, l’Head-up display prevede due tipi di tecnologia. La più economica è quella che vede un piccolo schermo trasparente dove vengono riflesse le informazioni. E’ sicuramente meno bello da vedere, ma è funzionale. Il primo sistema così, lo abbiamo potuto apprezzare sulla Peugeot 3008 dieci anni fa circa. Oggi, lo troviamo di serie in due allestimenti su tre, su auto come le Mazda CX-3 e la citycar Mazda2.
L’altro tipo, quello che ci mostrerà i dati importanti sul nostro parabrezza, è una tecnologia più sofisticata, ergo, più costosa. Questo sistema non fa altro che proiettare i dati tramite un piccolo modulo olografico che trova posizione sulla parte superiore del cruscotto dell’auto. E’ sicuramente più bello da vedere. Pensate al fatto di poter visualizzare il tutto, in maniera “sospesa” davanti ai nostri occhi, sul parabrezza. Tra le prime a montarlo di serie, citiamo l’ammiraglia BMW Serie 7. Diverse poi, le Mercedes-Benz e le Audi che l’hanno adottato. Il tasto dolente? Il prezzo? Rimanendo nella Casa dell’Elica, si parte dai 950 euro della Serie 1, passando per i 1.300 euro per la Serie 5. Sempre l’Azienda di Monaco, offre anche l’Head-up display con il pannellino trasparente. E’ un accessorio postvendita, ma richiede la presenza di determinati requisiti minimi di strumentazione ed il sistema infotainment. Il prezzo? Più “umano”, visto che si parla di 368 euro.
La tecnologia non si ferma!
La tecnologia naturalmente va avanti, ed infatti oggi si può parlare non solo di Head-up display, ma di vera e propria realtà aumentata. Il funzionamento di questo avviene tramite l’interazione con determinate telecamere ed i relativi sensori di sicurezza. Tutto questo insieme, consente di proiettare le varie indicazioni. Sembra poi incredibile come queste sembrino davvero disegnate sull’asfalto. Cosi facendo, l’Head-up display si trasforma in una specie di navigatore tridimensionale. In tutto questo, vengono poi integrati anche i segnali di pericolo. Insomma diventa un vero e proprio sistema di sicurezza, più che un accessorio. A differenza poi dei due sistemi sopraccitati, non si parla più di una sola porzione del parabrezza, ma di tutto l’intero pezzo. Il campo visivo, va così ad espandersi, creando una “fusione” con la realtà, con quello che vede l’utente.
Le due ruote? C’è lo Shoei Opticson
L’avreste mai detto che l’Head Up Display potrebbe arrivare anche per le moto? Chiaramente, non essendoci un parabrezza, le cose cambiano… e non poco. E’ cosa di dicembre 2022, recentissima. Sul sito web di Shoei Japan è stata pubblicata una novità decisamente interessante: presto dovremmo poter vedere i caschi HUD Opticson. Sulla visiera del casco, dovremmo poter vedere i dati, così da evitare di dover abbassare la testa sul cruscotto per leggere i vari dati della strumentazione della nostra moto. Le informazioni, saranno così proiettate all’interno della visiera del casco, anche se, essendo i dati molto vicini agli occhi del guidatore, non è cosa facile. Secondo le anticipazioni nel Sol Levante il casco con la nuova tecnologia HUD avrà un prezzo di 137.000 yen, ovvero circa 950 euro. Staremo a vedere.
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