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eCall obbligatorio per le auto: cos’è e come funziona
di Fabio Caliendo | 14-05-2018 | News e Varie, News NoleggioEOLO Casa
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36.95 €/MESELa sicurezza, quando si è per strada, non è mai abbastanza. Nonostante le cinture di sicurezza, l’ABS, le barre anti intrusione, il controllo di stabilità, la frenanta di emergenza e chi più ne ha più ne metta, si continua a morire. Come è giusto che sia, alcuni sistemi vengono resi obbligatori sulle quattro, come sulle due ruote. Pensiamo al sopraccitato ABS, obbligatorio, un “aiuto” alla frenata. Oggi, arriva un altro sistema che già dal 31 marzo 2018 deve essere montato sulle auto e sui furgoni leggeri. Si chiama E-Call. Vediamo cos’è e come funziona e la sua storia.
[sommari]
Cos’è l’E-Call?
L’E-Call è un sistema di emergenza che entra in funzione dopo il sinistro. Il suo scopo è quello di fornire e garantire una assistenza agli automobilisti coinvolti in un sinistro qualora si sia all’interno dell’Unione Europea. Si tratta di un semplice congegno elettronico che tramite un semplice pulsante, permette di entrare in contatto con il numero di emergenza, 112.
Come funziona l’E-Call?
Il funzionamento è estremamente semplice. Si schiaccia un pulsante che automaticamente chiama il 112, numero di emergenza valido per tutti i 28 Stati presenti un Europa. Il segnale viene inviato ad un satellite che tramite GPS comunica la posizione precisa ad un operatore di un call centre che entra a sua volta in contatto con le Forze dell’Ordine, l’Ospedale ed i Vigili del Fuoco. Questi ultimi, ricevuta la chiamata di emergenza, possono così recarsi con precisione e velocità sul luogo dell’incidente.
La storia dell’E-Call
Ridendo e scherzando, l’E-Call ha sulle spalle quasi vent’anni! Si perché l’idea è nata nell’ormai lontano 1999 da Luc Tytgat, membro dell’European Civil Service. Diversi poi i progetti simili, come quello che due anni dopo viene presentato in occasione della competizione scientifica giovanile tedesca Jugend Forscht, o nel 2002 con l’eSafety. Poco dopo, nel 2005 si inizia a concretizzare il tutto. Durante il “i2010: European Information Society 2010 for growth and employment”, l’E-Call si fa strada. Si desidera una tecnologia capace di contattare i sevizi di emergenza autonomamente in caso di incidente.
Dopo un periodo di stasi, finalmente nel 2013 si inizia a riparlare di questa tecnologia in Commissione e l’anno successivo, Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea concordano le regolamentazioni del progetto. Due anni dopo, il Parlamento Europeo vota a favore dell’installazione obbligatoria dell’E-Call su tutte le nuove auto a partire da aprile 2018. Ora, 31 marzo 2018, è legge.
L’E-Call, può salvare la vita
Come potrete immaginare, l’E-Call potrà salvare diverse vite. Si perché spesso e volentieri, gli incidenti avvengono in aree non trafficate, dove nessuno può fare la classica telefonata per avvisare gli organi di intervento. Pensiamo anche agli incidenti sulle statali isolate, ai sinistri in notturna… Aggiungiamo una curiosità: in tema due ruote, l’unica a prevedere il sistema, come accessorio, è BMW Motorrad.
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