Crossover entry level 2024: Benelli TRK 702 vs CFMoto 700 MT vs Moto Morini X-Cape 650

Tra moto economiche crossover? Ne abbiamo selezionate tre, tutte sotto i 7.500 euro. Ecco le loro caratteristiche e quale scegliere

Per questo mese torniamo nuovamente a parlare di comparativa tra moto. L’idea? Mettere a confronto tre moto entry level nel segmento delle crossover. Moto economiche? Abbastanza, e dunque giocoforza di produzione cinese, anche se potrebbe non sembrare, soprattutto dai nomi che hanno. Guarda caso però, sono tutte moto che rientrano tranquillamente nella Top10 delle moto più vendute. Ci sarà un motivo, penserete voi. La risposta è: la giusta offerta al giusto prezzo. Sono tutte e tre delle crossover di media cilindrata, pronte a garantire un motociclismo totale, dalla città al viaggio in coppia.

Il loro nome? La vendutissima Benelli TRK 702, la più cinese di tutte, la CFMoto 700 MT e la più adventure, la Moto Morini X-Cape 650. Una cilindrata media dunque, nonostante siano economiche, che consente davvero di poterci fare di tutto e di più. In questo periodo poi, di maggio e giugno, sono tutte e tre oggetto di promozioni interessanti. C’è chi sta in fortissimo sconto, chi regala il tris di bauletti… insomma, bisogna girare le concessionarie per spuntare il miglior prezzo. Ok, ma così, sulla carta, quale delle tre è la migliore… la prima scelta?

Sommario

Iniziamo dalla più veduta, la Benelli TRK 702, moto che ha dominato le classifiche di vendita del 2023 e che ancora oggi è sempre nella Top5 (a maggio 2024 è lei la più venduta in Italia!). Erede diretta della TRK 502, offre una cilindrata più alta ed una estetica più ricercata. Il rapporto qualità prezzo è pazzesco, c’è poco da fare. La Benelli TRK 702 è bella da vedere, e delle tre risalta sicuramente di più all’occhio anche ferma sul cavalletto. Pensiamo poi al serbatoio, da ben 20 litri, il più grande del lotto. Le ruote sono le solite 19” all’anteriore e 17” al posteriore, con tanto di cerchi a raggi, mentre l’altezza sella da terra è di 835 mm. Merito, quest’ultimo dato, dell’escursione delle sospensioni, di 140 mm per la forcella e addirittura 173 mm per la ruota posteriore.

Del trio, è quella messa meglio a prestazioni. Il è un bicilindrico in linea da 698 cc, e propone onestissimi 70 cavalli di potenza massima e 70 Nm di coppia massima, raggiunti a 6.000 giri. Peccato per il peso, il più alto tra le tre, dichiarato in 218 Kg a secco. Pesa, ma pesa meno quando si stacca l’assegno, visto che a listino la Benelli TRK 702 viene 7.490 euro, un filo meno della Moto Morini.

In sella propone un baricentro piuttosto alto, colpevole la struttura più grande delle altre ed il serbatoio della benzina, piuttosto grosso e che “porta peso in alto” per il carburante. La percezione dunque di essere in sella da una moto voluminosa, c’è tutta. C’è spazio a bordo, anche tra pilota e passeggero. Non correttissima la triangolazione sella-pedana-manubrio, con le seconde site in posizione molto avanzata, sensazione più simile ad una maxi-enduro. Per contro, il manubrio si fa più vicino al corpo. Insomma qualcosa non torna in sella, si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio. Le gambe tendono ad essere chiuse, non è una posizione tra le più naturali.

Per il resto, la ciclistica è piuttosto equilibrata, con un mono forse un po’ morbido nella taratura, e si vorrebbe più “mordente” in tema freni. Compensa però il motore, elastico, piacevole, accompagnato ad un cambio non precisissimo, dovuto ad una corsa della leva troppo lunga. Resta in ogni caso morbido, accompagnato da una frizione progressiva e morbida al comando.

E’ sicuramente la moto che ha più difficoltà tra le tre, poiché è da meno sul mercato. Offre poi entrambe le ruote da 17 pollici, in lega. La sella è unica, mentre il parabrezza è ampio e regolabile. La forcella vede una escursione da 140 mm, e la posizione di guida è raccolta. Insomma l’avrete capito, è la più stradale di tutte. Lei pesa anche meno delle altre, visto che l’ago della bilancia si ferma a 207 kg a secco. Il motore è sempre un bicilindrico in linea ed ha una cubatura di 693 cc. La potenza? 66,7 cavalli. La coppia massima? 60 Nm a 7.250 giri. Esteticamente? E’ una crossover, non è una enduro on-off come le altre due. Insomma verrebbe da pensare quasi a tutt’altra categoria di moto!

Ha una ottima triangolazione: manubrio, sella e pedane sono dove il motociclista chiede. Morale, affatica meno. La sella è a 845 mm da terra e le sospensioni sono completamente regolabili. Tutto rose e fiori? Beh, costa anche 1.000 euro in meno delle altre! Davvero? Sì, il prezzo di listino si ferma a 6.390 euro. Decisamente interessante… E’ lei la più sportiva e divertente del gruppo. Per contro, le pedane più arretrate delle altre, alla lunga stancano.

Sportiva? Sì, anche per le sospensioni, che godono di una taratura più rigida, forcella in primis. Peccato che non sia molto scorrevole, ma del resto per circa 6.000 euro, è un prodotto che basta e avanza. Il freno anteriore ha mordente, ma nelle frenate di emergenza l’ABS si fa sentire troppo presto.  Veniamo al motore, simile per certi versi al Benelli. Prende giri appena più velocemente, ma paga un effetto on/off che sulla TRK 702 è più assente. Il cambio è più preciso e meglio spaziato, ma è un po’ duro negli innesti.

Tra le tre, è quella che offre più protezione aerodinamica, nonostante un carattere come detto più volte, più sportivo delle altre. Il cupolino fa dunque la sua, c’è poco da fare. Non copre tutto il casco, ma non crea turbolenza e a differenza delle altre toglie anche un po’ di aria alle spalle. Peccato che non possa essere regolato comodamente quando si è in sella, ma migliorare sul prossimo modello, è una cosa fattibile.

L’ottavo posto in classifica moto per maggio 2024, la dice tutta. La Moto Morini X-Cape 650 piace, c’è poco da fare. La Casa di Trivolzio ha lavorato davvero bene su questa moto, e c’è poco da fare, sul cavalletto, da ferma, ha fascino da vendere. Ha personalità, ma soprattutto ricorda i Rally Raid, in particolare nella zona anteriore. Guarda caso… è lei quella a più agio con le ruote fuori dal bitume. La sella, tipica da enduro, ne è un esempio, insieme a fiancatine più risicate. La X-Cape è dunque più leggera? Beh, ha 5 kg meno della Benelli e 6 più della CFMoto. L’altezza della sella si posiziona anche qui in mezzo, con 835 mm (optional da 815 mm).

La forcella è la migliore del lotto, vuoi per steli di maggior diametro, vuoi per un’escursione maggiore (160 mm!). Il mono si ferma a 135 mm di escursione. La capienza del serbatoio è di 18 litri ed il parabrezza è regolabile. Il motore è un bicilindrico da 650 cc, con 61 CV e 56 Nm a 7.000 giri, il meno potente del lotto. Il costo? Si parte da 7.490 euro.

Da vicino è sicuramente la moto più matura di tutte. Gli accostamenti delle plastiche, la qualità delle verniciature, il passaggio dei cavi, tutti particolari che non lasciano e non passano indifferenti ad un esperto. Il display è poi il più grande ed anche il meglio leggibile. Insomma, è un’altra cosa. L’ergonomia è da maxi enduro, si sta bene in sella e non si vorrebbe altro. Il sistema di regolazione del cupolino è il più semplice da manovrare e la cosa può essere effettuata anche mentre si guida senza alcun problema. Peccato che le spalle siano esposte a spiacevoli turbolenze una volta in velocità, così come si avverte qualche vibrazione di troppo. Da guidare però è piacevole, è ben frenata, anche se ai bassi le due rivali hanno più motore. Per contro, allunga bene, anche se la CFMoto ne ha di più. In generale è però la moto più completa. Ci sentiamo dunque di scegliere lei, seguita dalla CFMoto e dalla Benelli.

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