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Come capire se un’auto è incidentata
di Fabio Caliendo | 14-08-2023 | News NoleggioState per acquistare una automobile usata? Ecco tutto, ma proprio tutto quello che c'è da sapere per evitare di effettuare un acquisto errato!
State pensando di acquistare una automobile usata ma avete paura di fare un acquisto incauto? La preoccupazione, ci può stare. L’automobile potrebbe essere incidentata, ma come si fa a sapere questo? Cosa dobbiamo controllare quando stiamo per acquistare una automobile di seconda mano? Ok, l’auto potrebbe essere stata riparata bene, ma sempre un’auto incidentata resta, quindi il valore, cala. Vediamo cosa si può fare dunque, per cercare di evitare di prendere qualche brutta fregatura.
Sommario
Chiedete aiuto al vostro assicuratore
Come fare per scoprire se l’auto è stata oggetto di sinistri stradali? La prima cosa da fare è chiedere aiuto al vostro assicuratore di fiducia. Vi basterà fornire lui il numero della targa per estrapolare vita morte e miracoli del mezzo. Questo perché le assicurazioni hanno l’accesso alla Banca Dati Sinistri. Chiaramente l’assicuratore non è assolutamente obbligato a fornirvi questo servizio, anche perché sarebbe in qualche modo una violazione della privacy.
C’è però la possibilità di avvalersi di un servizio di visura da parte di professionisti specializzati del settore. La cosa è a pagamento, per un importo che può costare tra i 25 ed i 50 euro. Perché una forbice quasi doppia? Perché dipende da cosa chiedete. La tariffa varia in base alla tipologia di informazioni e dell’approfondimento che andate a richiedere. Pensiamo ad eventuali pignoramenti, fallimenti, o magari a dei fermi amministrativi.
Potete poi rivolgervi personalmente alla Banca Dati Sinistri (BDS), banca gestita dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS). Anche qui però, per motivi di privacy, sappiate che la BDS potrà rilasciare informazioni sui sinistri solo al rispettivo proprietario del mezzo. Tutto questo, per quanto concerne i sinistri ufficiali, ma nei sinistri, devono essere coinvolte altri mezzi o terzi… C’è molto altro ancora da vedere e controllare.
Cosa controllare su un’auto usata
Una volta superata la “burocrazia dell’eventuale sinistro”, si può passare all’analisi reale e fisica dell’automobile. Chiaramente tutto parte dai documenti del mezzo. Un libretto di circolazione rovinato, farà subito pensare ad una cattiva manutenzione del mezzo. Se i documenti sono rovinati, figuratevi il resto… L’auto dovrà presentare tutte le revisioni regolari ed a questo link trovate tutto quello che c’è da sapere. C’è poi il libretto di uso e manutenzione, dove teoricamente dovremmo trovare tutti i tagliandi ufficiali effettuati dal o dai precedenti proprietari. Anche qui, vale la stessa regola. Un’auto tagliandata presso un rivenditore ufficiale o autorizzato, è sinonimo di corretta manutenzione della nostra futura autovettura.
Se quanto sopra è ok, potremo passare al controllo successivo. La prima cosa da fare, è la verifica della carrozzeria. Controllate che l’auto presenti una tinta omogena, che le superfici siano regolari e che sia ancora presente il trasparente sulle parti verniciate. Toccatela, passateci la mano sopra. Gli accostamenti tra porte, plastiche, guarnizioni, non devono presentare irregolarità. Le porte, all’apertura, non devono presentare scricchiolii. Aperte, guardate le guarnizioni di tenuta, che non devono essere secche. In generale, le plastiche di paraurti, lo stemma dell’auto, non devono presentare opacizzazioni, o significa che l’auto è lasciata all’esterno e non è tenuta in garage.
Controllate che tutto sia funzionante a livello di impianto elettrico, dalle luci al clacson, passando per gli indicatori di direzione, i tergicristalli e le varie spie. Girate la chiave nel quadro, controllate che il check non dia esiti negativi o problemi di nessun tipo. Controllate che i pneumatici abbiano battistrada e la mescola della gomma non sia spaccata o indurita. Date pressione sugli angoli della macchina con il vostro corpo, per vedere se le sospensioni reagiscono allo stesso modo.
Avviate il motore sia a caldo che a freddo. Fate caso a eventuali cigolii, stridii od altro. Non dovrà esserci nulla di tutto questo e l’auto dovrà avviarsi sempre al primo colpo. Aprite il cofano, guardate bene, cercate eventuali trasudi, cercate di capire se c’è puzza di olio od altro, per scongiurare eventuali guarnizioni “andate”. Il vano motore deve presentarsi pulito, con i cavi in ordine. Se ci sono rumori strani, meglio lasciar perdere.
A questo punto, chiedete di poter effettuare una prova su strada. Se l’auto è ok, il proprietario non dovrebbe assolutamente fare ostruzione alla cosa. Controllate che il cambio sia fluido e già quando schiacciate il pedale della frizione, questa non dovrebbe “attaccare” a fine corsa. Lasciate e riprendere più volte la frizione, per capire se questa risponde correttamente al comando. Il motore dovrà prendere poi bene e regolarmente giri. L’unico rumore che dovrete sentire sa quello del propulsore stesso, niente rumori strani. Inserite le varie marce, per vedere se è tutto ok.
Provate a frenare. Non dovrete udire stridii strani, ma soprattutto l’auto, oltre a frenare bene, non dovrà “accucciarsi” troppo sull’anteriore, né dovrete avvertire pulsazioni o tremolii strani su pedale e sullo sterzo. Provate a zigzagare per vedere se lo sterzo risponde bene e le sospensioni non fanno “imbarcare” troppo o irregolarmente la vostra auto. Parlando di sospensioni, prendete qualche buca o avvallamento per capire se la automobile reagisce bene. Se tutto questo è andato bene, non vi resta che scendere ed effettuare gli ultimi controlli.
Ulteriori verifiche da effettuare
Se tutto quanto sopra è andato bene ed è esattamente quello che vi aspettavate, non vi resta che effettuare qualche altro piccolo ed ultimissimo controllo. Sono sempre stati pagati i precedenti bolli auto? Come fare per controllare che il bollo auto sia stato pagato correttamente e puntualmente? La cosa più semplice, è quella di rivolgetevi ad un ufficio ACI. Non è nulla di complicato, visto che sarà sufficiente fornire la targa del mezzo per effettuare la visura. Se alcuni bolli auto non sono stati pagati, la buona notizia è che in caso di eventuali omissioni per il periodo precedente, la copertura spetterà al proprietario precedente.
E’ infine importante controllare che l’auto non sia mai stata oggetto di fermo amministrativo. La cosa può essere verificata grazie al PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico. Anche in questo caso, sarà sufficiente fornire il numero di targa del veicolo, per poter inoltrare la domanda. Va da sé, che la proprietà dell’auto deve essere la regola numero 1. Anche in questo caso, per essere sicuri che il proprietario del mezzo sia il venditore, potete chiedere supporto al PRA. Questo per scongiurare eventuali comproprietà o in comunione con altri soggetti.
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