Nuovo codice della Strada 2024: novità sanzioni

di | 29-06-2024 | News Noleggio

Il Nuovo Codice della Strada 2024 va a modificare tantissime cose. Ecco come potrebbero realmente cambiare le cose a breve

Nuovo codice della Strada 2024: novità sanzioni
Confronta

Il Nuovo Codice della Strada 2024 sta prendendo lentamente forma, tant’è che il decreto Autovelox è già andato in Gazzetta Ufficiale il 28 maggio 2024. Ma cos’altro bolle in pentola?  Naturalmente il Governo ha lavorato e sta lavorando sul tema sicurezza stradale. Un tema serio, ma prezioso, come le vite delle persone. Del resto parliamo di norme vecchie da anni, se non decenni. Ecco perché sarà introdotto l’alcolock, ma soprattutto ci sarà una grande stretta per chi guida e utilizza lo smartphone, o peggio, è ubriaco o sotto effetto di stupefacenti.

Sommario

Codice della Strada 2024: quando entrerà in vigore

Non si fa che parlare di Nuovo Codice della Strada, ma quando entrerà in vigore? Una parte, quella inerente agli Autovelox, è già iniziata a fine novembre (lo vedremo a breve) mentre la parte più corposa è ancora da discutere in Senato. Si parla di prima dell’estate, quindi è questione davvero di poco… ma si sa, questo tipo di cose in Italia vanno davvero per le lunghe.

Neopatentati

Una delle novità interessa i cambiamenti per i neopatentati. La differenza più importante è inerente alla potenza dei mezzi, infatti per i primi tra anni non si potranno guidare dei mezzi superiori a 75 chilowatt per tonnellata. Novità anche per i veicoli M1 (anche elettrici o ibridi) che se superiori a 105 chilowatt per tonnellata non potranno essere guidati. Quanto ai minorenni trovati alla guida ubriachi o peggio sotto l’effetto di droghe, non vedranno la patente prima dei 24 anni compiuti.

Autovelox

Il 28 maggio è entrato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale Infrastrutture/Interno che va a disciplinare le modalità di collocazione e l’uso degli autovelox. Un provvedimento voluto da Mit, che così spiega: “mette al primo posto la tutela della sicurezza della circolazione, ponendo regole certe sul posizionamento dei dispositivi“. Come funzionerà? Intanto i tratti di strada su cui gli autovelox potranno essere utilizzati dovranno essere individuati con un provvedimento del Prefetto e segnalati almeno uno chilometro prima fuori dei centri abitati. Novità assoluta, la distanza minima di installazione tra un autovelox e l’altro. Questo per andare ad evitare la proliferazione.

Ulteriore novità interessa la possibilità di utilizzo degli autovelox dove si riscontra un limite di velocità eccessivamente ridotto. Cosa significa? Sotto i 50 km/h, nelle strade urbane. Per quanto concerne le extraurbane, invece, solo nel caso in cui il limite di velocità imposto non sia ridotto di più di 20 km/h rispetto a ciò che è previsto dal codice per quel tipo di strada. Significa che se il limite è di 110 km/h, l’autovelox può essere utilizzato solo se il limite è fissato ad almeno 90 km/h ma non per limiti inferiori. Infine, c’è un’altra “aggiunta”, poiché il Decreto precisa che l’utilizzo di dispositivi autovelox a bordo di un veicolo in movimento delle Forze dell’Ordine è consentito solo se c’è la contestazione immediata. Se non è possibile questo, dovranno essere scelte postazioni fisse o mobili, debitamente visibili.

Il Vice Premier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha così commentato: “Il decreto mette fine alla giungla delle migliaia di autovelox selvaggi in tutta Italia. Tra i punti principali i rilevatori di velocità saranno installati solo per prevenire incidenti: basta fare cassa sulla pelle degli automobilisti. Gli autovelox dovranno essere segnalati in anticipo: 1.000 metri sulle strade extraurbane, 200 sulle strade urbane a scorrimento e 75 sulle altre strade. Niente radar in città sotto i 50 Km/h“.

Guida in stato di ebbrezza

Altro punto più che dolente per gli italiani è la guida in stato di ebbrezza. Le cose si danno ancora più dure infatti, visto che qualora il tasso alcolemico fosse compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, la multa andrebbe da 573 a 2.170 euro, con una sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Nel caso in cui il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, c’è poi una doppia sanzione, detentiva e pecuniaria (con arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro), oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Infine, se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, anche qui abbiamo sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e da 1.500 a 6.000 euro da pagare), oltre alla sospensione della patente da uno a due anni.

Ulteriore novità sarà l’introduzione dell’alcolock. Si tratta di un dispositivo installato sul veicolo per i guidatori che hanno a carico violazioni che costituiscono reato. Prima di accendere l’auto, si dovrà andare a soffiare nell’apparecchio. In caso di rilevamento di un tasso alcolemico, l’auto non si avvierà. Naturalmente il tutto è ancora in fase di studio.

Smartphone alla guida: la multa è salatissima!

Il Governo l’aveva detto, linea dura per chi viene sorpreso alla guida con il cellulare. Ora è infatti previsto il ritiro della patente da 15 giorni a due mesi, senza contare la sanzione, fino a 1.697 euro. Attenzione poi, poiché in caso di recidiva la multa sale fino a 2.588 euro, mentre la sospensione della patente può arrivare a toccare tre mesi, oltre alla decurtazione da 8 a 10 punti patente. Aggiungiamo poi che la patente è sospesa anche per chi guida contromano o passa con il semaforo rosso.

Bici e monopattini

Chiudiamo con la micromobilità urbana. Aumenteranno le piste ciclabili, mentre per gli automobilisti scatterà l’obbligo di mantenere un metro e mezzo di distanza in caso di sorpasso ad una bicicletta. Quanto ai monopattini invece saranno obbligatori non solo la targa ed il casco, ma anche l’assicurazione. Per chi circola senza i documenti necessari, si parla di una multa tra i 100 e i 400 euro. A questo, si aggiungerà l’obbligo di luce stop ed indicatori di direzione.

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