Car wrapping: pro e contro

Mai sentito parlare di car wrapping? Ecco i pro ed i contro da conoscere su questa tecnica. Scopriamolo insieme

Avete mai sentito parlare di car wrapping? dell’auto? O magari… avete già la vostra automobile che ha subito questo trattamento. Ci sono però tutta una serie di cose che dovete, o nel secondo caso, dovreste sapere. Sì, perché ci sono come tutte le cose dei pro e dei contro. Quali? In questo redazionale andremo alla scoperta di tutto quello che c’è sa sapere su questa “pellicola magica”. Siete curiosi?

Sommario

Come ogni volta, spieghiamo cos’è l’oggetto di questo articolo. Il “wrapping”, altro non è che una tecnica che permette di ricoprire letteralmente la vernice originale di un veicolo. Una tecnica di copertura rapida e decisamente economica rispetto alla riverniciatura del mezzo stesso. Deriva dalla parola inglese wrap, che significa avvolgere. Quindi, la vostra automobile non sarà altro che “avvolta” da una pellicola, nulla di più semplice da capire.

Per quale motivo dovremmo utilizzare la tecnica del wrapping o “wrappare” un’automobile? I motivi possono essere diversi, ma tendenzialmente viene utilizzata dagli amanti del tuning, delle personalizzazioni. E’ un po’ come fare una sorta di tatuaggio sulla propria pelle, con la differenza che per il wrap, non è indelebile… anzi. Ci si può dunque sbizzarrire cambiando il colore, si possono applicare delle decalcomanie, tutti processi che vi permetteranno di rendere unica la vostra automobile. Va da sé, che la pellicola, funge poi da vera e propria protezione in tema graffi, causati da piccoli sassolini sollevati da altre auto, piuttosto che da resina, minime toccature durante i parcheggi con copri esterni e molto altro ancora, come la protezione da intemperie e raggi UV.

Naturalmente, il wrapping, non è solo “colore” e fantasia. Esistono infatti delle pellicole trasparenti che vi consentiranno di “mostrare” il colore originale dell’automobile. Ovviamente il consiglio è quello, per quest’ultimo caso, di applicare la pellicola trasparente a tutta l’automobile, così da rendere omogeneo il lavoro, e non coprire solo ed esclusivamente le parti più esposte a danni. Danni? Sì, danni, poiché ci sono punti più delicati, o meglio, più soggetti a graffi ed usura.

Pensiamo a tutte le superfici oggetto di “strusciata”, come ad esempio il bordo del bagagliaio. Ci avete mai fatto caso, che quando caricate l’auto la parte tra le guarnizioni ed il paraurti posteriore tendono a graffiarsi? Stessa sorte dei battitacco, o della parte del telaio dove toccate con le scarpe. Una regola valida anche per le portiere, soggette a toccature contro altre auto in un parcheggio, o i muretti dei garage. Infine, i paraurti, soggetti a contatti da parcheggio, o peggio, l’anteriore, che può essere graffiato da sassi, ghiaia ed insetti.

Vediamo quali sono prima i pro del wrapping. Come già detto, funge da protezione della vernice originale da scalfitture e graffi, così come dai raggi UV del sole. E’ poi una tecnica reversibile, visto che in pochi minuti può essere rimossa. Costa poi decisamente meno ad una riverniciatura, visto che il prezzo è stimato in un 50% in meno. Infine, c’è una possibilità praticamente infinita a livello di colori e personalizzazioni.

A tanti pro, corrispondono altrettanti contro. L’auto va lavata a mano, poiché i rulli dell’autolavaggio danneggiano il wrap. Niente idropulitrice poi, poiché con la pressione, se troppo alta, potreste alzare i bordi della pellicola che, una volta alzati, vi costringeranno alla rimozione del wrap stesso. L’auto va lavata con acqua tiepida o fredda, ed infine, la durata del procedimento. Le pellicole, durano tra i tre ed 10 anni.

Si può utilizzare il wrap, a patto di non replicare scritte e colori delle Forze dell’Ordine, e di utilizzare il cromato. Questo per l’Italia, perché in alcuni Paese è vietato i richiede l’aggiornamento delle carte di circolazione. Vi ricordiamo, per quanto riguarda i vetri, che possono essere oscurati solo i posteriori.

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