BMW R 1300 GS vs Ducati Multistrada V4: il confronto tra maxi enduro stradali

Volete il massimo nel segmento on-off? BMW R 1300 GS o Ducati Multistrada V4? Le abbiamo messe a confronto!

Di maxi enduro stradali ce ne sono veramente tante. Ogni Casa motociclistica ne ha praticamente una a catalogo! Ce ne sono di tutti i prezzi, ma se vogliamo guardare ai prodotti top, c’è poco da fare, dobbiamo mirare ai soliti prodotti: BMW, con la nuova R 1300 GS, Ducati, con la Multistrada V4, KTM con la 1290 Super Adventure S, Harley-Davidson con la Pan America 1250 e Triumph con la Tiger 1200. Chiaramente poi, ci sono tutte le altre, inclusa la nuova Moto Guzzi Stelvio, le quattro sorelle giapponesi, e tutti gli altri marchi. La nuova BMW R 1300 GS l’abbiamo già messa a confronto con la vecchia BMW R 1250 GS, ma ora è il momento di farla scontrare con altro. Nasce dunque la comparativa tra due moto premium, la BMW R 1300 GS contro la Ducati Multistrada V4.

Sommario

E’ solo una questione di tempistiche. Ci spieghiamo: sono moto ultra tecnologiche, dunque quando esce il nuovo modello, quasi sempre supera non solo il precedente, ma anche i competitor. Se dunque la moto di Borgo Panigale era il riferimento, ora “potrebbe” essere schiacciata dalla nuova BMW R 1300 GS. Sarà così? Beh, forse, in ogni caso la sfida è lanciata! Una cosa è sicura, tutte e due vantano un catalogo di optional più lungo dell’enciclopedia britannica (per chi se la ricorda e sa di cosa stiamo parlando soprattutto…). La possibilità di personalizzazione è infatti davvero incredibile. Se volessimo offrirle “full optional”, costerebbero di più di una ottima auto berlina! Mettiamole dunque a confronto, ma in versione base, standard, così da capire quali siano le reali differenze tra le due moto.

Iniziamo questa volta dalla fine, ovvero dal prezzo di listino. La Ducati Multistrada V4, in versione base, vede un prezzo di listino di 19.990 euro. La sua carta vincente è sicuramente il propulsore, quel V4 di derivazione Ducati Panigale. Già solo la cavalleria vale un punto per lei. La sua potenza massima è infatti di ben 170 CV, mentre la coppia massima è di 125 Nm. Il peso a secco? 215 kg. Numeri di vera superbike, o poco ci manca.

La BMW R 1300 GS in versione base, risponde con un importo di 20.850 euro (altro punto a favore per la Multistrada V4). Certo, il motore boxer della R 1300 GS non ha bisogno di presentazioni. E’ uno dei migliori propulsori in circolazione, ed oggi può garantire con questa versione una potenza massima di 145 CV, senza contare una più alta coppia massima, stimata in 149 Nm. Ha più coppia dunque, ma meno cavalli ed un maggior peso, stimato in 237 kg (però in ordine di marcia).

Interessante il quadro accessori di serie. Per entrambe le moto europee abbiamo l’immancabile display TFT, così come i fari full LED. Tanta tecnologia poi, visto che è compresa la piattaforma inerziale IMU con cornering ABS, diversi riding mode ed il controllo di trazione. Quick shifter di serie? No, nessuna delle due ce l’ha, ma c’è in optional. Prezzo più alto per la BMW? Vero, ma c’è compreso però il cruise control, l’hill start control (l’aiuto per le partenze in salita), le manopole riscaldabili ed il sistema keyless. Nell’equipaggiamento base dunque, il punto va alla tedesca.

Ma ci sono le versioni full optional? Ma certo, basta pagare! La tedesca ha il nome di BMW R 1300 GS Style Option 719 “Tramuntana” a 23.650 euro ed è la moto più completa, con tutti i pacchetti optional disponibili e le valigie Vario. L’italiana full optional ha invece il nome di Ducati Multistrada V4 S Grand Tour. Si basa sulla versione full optional del modello V4 S con allestimento Travel & Radar ed ha un prezzo di 27.590 euro. “Sopra”, ci si può poi sbizzarrire e montare pezzi su pezzi dei cataloghi di entrambe le aziende. Carbonio, scarichi Akrapovic e molto altro ancora. Ma cosa includono questi allestimenti full optional?

Partiamo questa volta dalla moto della Casa di Borgo Panigale, che in allestimento Grand Tour non ha solo una grafica dedicata, ma ADAS da automobile! Abbiamo i radar, il cruise control adattivo, il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco… così come una raffinata piattaforma inerziale. Non mancano le Cornering Lights (DCL), il Vehicle Hold Control (VHC) per le partenze facilitate in salita, così come le sospensioni semi attive Ducati Skyhook Suspension (DSS). Quest’ultime regolano in maniera istantanea l’idraulica della forcella ed il monoammortizzatore, integrando la funzione Autoleveling (regola l’altezza in base al carico del mezzo). Aggiungiamo poi la funzione Minimum Preload (abbassa la moto quando ci si ferma e nella marcia a bassa velocità), nonché la funzione Easy Lift (libera l’idraulica per alzare più facilmente la moto dal cavalletto laterale).

Passiamo a BMW, che “insegue” e cerca di sorpassare la tecnologia dell’italiana. Come? Oltre a quanto offerto dalla Multi, rilancia il cruise control adattivo con il Front Collision Warning (l’avviso di collisione anteriore) ed il Lane Change Warning (l’avviso di cambio corsia). C’è di più anche in tema sospensioni, dato che il “DSA” (Dynamic Suspension Adjustment) vanta la regolazione del coefficiente K della molla. Questo compensa il carico, garantendo un comfort superiore e maggior dinamicità alla guida. Sempre optional, il controllo adattivo dell’altezza della moto (si regola in maniera autonoma in base alle condizioni di guida) e le sospensioni sportive (20 mm di escursione in più). Cosa scegliere? Come sempre, fidatevi di cosa vi dice il vostro cuore, la moto è soprattutto emozione!

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