Auto connesse: cosa sono?

Sentiamo sempre più parlare di "auto connesse". Ma cosa sono? Cosa significa? Ecco tutto quello che c'è da sapere in merito, sicurezza inclusa

Molto spesso sentiamo parlare di “auto connesse” durante la presentazione di una nuova auto in una pubblicità. Ma a cosa si fa riferimento? Di cosa diavolo stanno parlando? Qualche diavoleria del futuro? Beh, no, non più, visto che qui non si parla di futuro, ma di presente! I veicoli di oggi, sono connessi, quindi possono essere considerati sicuramente più intelligenti di quelli… vecchi. Ovviamente, quando parliamo di connessione, il riferimento è abbastanza chiaro: internet. Vediamo cosa sia l’auto connessa e come questa stia modificando la mobilità, in particolar modo con un occhio alla sicurezza degli utenti della strada.

Sommario

Insomma, cosa significa auto connessa? La risposta è estremamente semplice. L’auto connessa, altro non è che un veicolo collegato alla rete internet. Trattasi dunque di una tecnologia integrata che permette alla nostra cara automobile non solo di poter comunicare con gli eventuali  altri veicoli in circolazione, ma con i sistemi di bordo le tutte le eventuali infrastrutture smart dislocate sul territorio. Naturalmente, la cosa è strettamente collegata agli ADAS di cui è dotata una auto.

Facciamo poi attenzione a non confondere le cose. Se la nostra auto è connessa, non significa assolutamente che debba essere per forza dotata di guida autonoma, anzi. Sì, sarà il futuro, ma pare sia ancora troppo presto per parlare di self driving car. Rimaniamo infatti al connected cars. Le tecnologie aumentano costantemente, e con esse gli ADAS. Il futuro è questo, auto sempre più tecnologiche, in grado di assicurare maggior sicurezza a tutti gli utenti della strada.

Grazie all’aumento di auto connesse, i vari sistemi consentiranno un implementazione della sicurezza stradale. Parlando di sicurezza però, non possiamo non citare il rovescio della medaglia: la sicurezza informatica. Trattasi di problema serio, se guardiamo agli attacchi hacker che hanno mandato in tilt i sistemi di bordo di auto blasonate quali Tesla Model 3 e Jeep Cherokee. I costruttori ci stanno lavorando, poiché non è possibile che un pirata informatico sia in grado di decidere se far aprire o meno le porte di un auto, o peggio, non farla frenare…

Tornando alla nostra auto connessa, come avrete capito, sarà costantemente monitorata. Così facendo, migliaia di informazioni consentiranno di incrementare il livello di sicurezza dei passeggeri e non solo. Pensiamo ad esempio alla localizzazione dell’auto.  Grazie alla rilevazione GPS, in caso di furto sarà molto più facile poter ritrovare la nostra autovettura. In caso di incidente, o in caso di richiesta di assistenza stradale, basterà cliccare un solo bottone.

Guardando poi al sistema di navigazione, questo sarà in grado di aggiornarsi in maniera simultanea. Pensiamo al traffico, agli eventuali sinistri su strada… e molto altro ancora. Tutto per cercare di farvi arrivare il prima possibile a destinazione, e soprattutto nella maniera più sicura. Per i passeggeri poi, c’è da guardare all’eventuale possibilità di avere dei sistemi di intrattenimento per i lunghi viaggi in auto. Pensiamo ai bambini, che possono avere a disposizione la connessione Wi-Fi a bordo.

Come avrete capito, avere un’auto connessa, ha solo che vantaggi. Pensiamo poi al fattore “telematica”, che consente il rilevamento ed il monitoraggio dei mezzi. I sistemi raccolgono diverse informazioni e le rielaborano, informazioni come lo stile di guida, lo stato del veicolo ed il percorso migliore da seguire. Tutto questo per arrivare ad ottenere un viaggio più veloce, sicuro e ridurre i consumi. Va da sé che tutte queste informazioni finiscono in un gigantesco calderone fatto da diversi cervelloni elettronici che elaborano tutte le informazioni, in primis per le società specializzate nel noleggio a lungo termine per privati e aziende. La cosa è poi strettamente collegata alle polizze assicurative naturalmente. Questo perché i sistemi di telematica ricevono assistenza in caso di incidente ed aiutano le Forze dell’Ordine a lavorare sulle eventuali dinamiche degli incidenti.

Come detto, auto connessa, significa utilizzo di internet. Quando si parla di internet, la sicurezza non è mai abbastanza. Gli hacker sono dietro l’angolo, e qui si parla di vite umane, non di rubare qualche euro da un conto in banca. Il problema della sicurezza informatica dei mezzi è dunque importantissimo e da non sottovalutare. Se un hacker riesce ad entrare nel sistema attraverso la rete LAN, può altrettanto facilmente controllare l’automobile in quasi tutte le sue forme.

Capirete che nel settore dell’automotive le aziende costruttrici di automobili sono impegnatissime sull’argomento. La protezione informatica, al pari di quella passiva ed attiva in caso di sinistro, è dunque diventata prioritaria. Stime parlano di oltre 300 milioni di automobili connesse per il 2025. Davvero un traffico incredibile di dati se ci pensate. Pensate alle connessioni delle auto con le infrastrutture, le informazioni tra veicoli, e tutte le varie porte di connessione alle reti wireless. Qualcosa quasi impossibile da immaginare.

E’ per questo che tutte le Case costruttrici di automobili collaborano con le imprese tecnologiche di tutto il mondo. La sicurezza di chi è a bordo dell’auto non può e non deve essere assolutamente sottovaluta per nessun motivo. Tutto questo, produce un giro di affari che si stima essere di circa 250 miliardi di dollari (si parla sempre di 2025). La mobilità sta dunque cambiando, e non siamo solo noi a dirlo, ma tutta la tecnologia che gira intorno a noi. Tecnologia che sta portando la sicurezza stradale a livelli mai immaginati prima, ma che, come abbiamo visto, richiede e richiederà sempre più risorse economiche ed energetiche. E parlando di energia, sempre più richiesta anche grazie a questo, potremmo parlarne all’infinito.

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