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Alimentazione auto: quale scegliere? La guida per non sbagliare
di Fabio Caliendo | 06-03-2020 | News NoleggioSolitamente, l’essere umano è abitudinario. Chi ha sempre avuto diesel… continuerà ad avere diesel, così come chi ha avuto dall’inizio un’auto a benzina, proseguirà con questo tipo di carburante. Se però la situazione economica cambia, o magari la sede di lavoro è più lontana, o perché no, più vicina, le esigenze mutano. Benzina, diesel, GPL o metano? O magari ibrida, o ancora, elettriche? Quale alimentazione scegliere dunque?
Sommario
Pochi km, tante emozioni
Se non superate i 15/20.000 km annui, il motore a benzina è sicuramente quello che fa per voi, poiché questo carburante rimane quello più alto da acquistare. L’auto a benzina ha un costo di acquisto più basso rispetto alle altre, questo va detto. Ecco perché è indicata per chi fa pochi km. Chi però cerca emozioni, vuole un’auto che quando schiaccia il gas “voli”, dovrà scegliere per questa motorizzazione. Le auto con tanta “cavalleria”, sono quelle a benzina. Aspirate, turbo, il motore a benzina emoziona, “urla”.
Diesel: la politica non aiuta
Il diesel, detto anche gasolio, è sicuramente il motore più adatto per chi percorre tanti km. Il costo di questo carburante è abbastanza contenuto ed in generale il motore, poiché gira basso di giri, rappresenta il propulsore più longevo in assoluto. All’acquisto è più caro del benzina, ma con i tanti km si ammortizza il costo iniziale. Oggi sono tutti turbocompressi, ma non è certo un motore che emoziona, poiché privo di allungo e di sound. Dotato di molta coppia, è definito ultimamente come molto inquinante. Sicuramente la politica non aiuta, poiché studi stanno dimostrando che non è così “sporco”.
GPL: risparmio assicurato
Negli anni ’80, chi aveva l’auto a GPL, doveva conoscere alla perfezione la mappa dei distributori. Non era comune, a volte bisognava uscire dall’autostrada, fare il pieno e rientrare (sempre a patto di conoscere un punto vendita). Oggi, il GPL è nella maggior parte delle grosse pompe di benzina. Questo carburante, tendeva a rovinare le valvole, ma con degli studi dedicati, delle valvole specifiche, questo è oggi solo un ricordo. Il GPL, costa quasi la metà della benzina, ed è comunque molto più economico del diesel.
L’acquisto iniziale non è economico, ed è richiesta una manutenzione più frequente rispetto a benzina e diesel. Il GPL è comunque molto “green”, è un carburante pulito, quindi anche in caso di blocchi del traffico, consente di circolare. Può essere la soluzione per chi vuole una citycar o una utilitaria con costi bassi.
Metano: bassi costi, ma non piace
Il metano, o gas naturale, è più economico del GPL e della benzina. Non inquina, fa più km della benzina ma ha bombole più sofisticate del GPL e richiede manutenzione. In generale, essendo più lento il motore, non piace molto agli italiani, inoltre, è più difficile trovarlo presso la rete di rifornimento.
Ibrido: tra presente e futuro
L’auto ibrida, rappresenta sicuramente il miglior compromesso. La full hybrid ha un costo di acquisto relativamente contenuto, e ripaga con consumi abbastanza bassi. Pesa di più di un’auto normale ma è gestibile, inoltre, nel traffico, procedendo in elettrico, è silenziosa e non inquina. Va bene dunque in città come sulle strade extraurbane.
Salendo di livello, abbiamo le plug-in, che garantiscono più autonomia in elettrico e consumano veramente poco. Non inquinano, ma hanno un costo di acquisto altissimo. Inoltre, richiedono la presa per la ricarica. Sono in ogni caso ottime per chi percorre tanti km, ma sono più indicate per SUV di media o grossa stazza, e per le berline di lusso. Va detto, pesano molto, quindi tra le curve non emozionano.
Elettrica: troppo presto
L’elettrica è il futuro? Intanto, ha dei costi di acquisto mostruosamente alti. Compensa con pochi euro di elettricità a settimana, ma se si guarda l’autonomia ed i tempi di ricarica… la si lascia in concessionaria. E’ indicata per chi la utilizza in città, poiché gli spostamenti restano contenuti. Le auto più grosse, vantano autonomie sopra i 450 Km, ma poi, va tenuta ferma per due, se non quattro ore. Insomma, fino a quando le batterie non saranno sostituibili in massimo 5 minuti, il tempo di un pieno, saranno da bocciare.
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