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Targa straniera: novità moto, confisca
di Redazione ComparaSemplice | 22-08-2019 | News AssicurazioniIl Decreto sicurezza, convertito in legge il 28 novembre 2018, ha stabilito interessanti novità sul versante delle targhe. Chiunque negli anni scorsi abbia circolato con targa straniera in Italia, non potrà più farlo. È stato infatti imposto lo stop alla pratica dell’esterovestizione, ovvero l’immatricolazione di veicoli di proprietà con targhe estere. Allo stesso modo non si potranno prendere mezzi targati all’estero in leasing o a noleggio attraverso operatori con sede in Italia.
Targa estera: chi la usa
Le due modifiche al Codice della Strada comportano pertanto una stretta su un argomento spinoso. Nel corso degli anni sono stati infatti molti i furbetti che, disponendo di una targa straniera, hanno evitato di pagare bolli moto, multe e revisioni, oltre a godere di premi esigui sulla propria assicurazione moto, che ricordiamo essere obbligatoria per legge, e a sottrarsi all’erario risultando di fatto invisibili. Questa consuetudine era decisamente diffusa tra italiani che acquistavano vicoli di lussi o ne esportavano altri, sia per targarli nuovamente che per non pagare il superbollo. Ma anche da stranieri. Quelli regolari per acquistare un mezzo in Italia e immatricolarlo nel loro paese d’origine, quelli irregolari per sfuggire (con targa estera) all’identificazione.
Targa straniera: variazioni Codice della Strada
Ad essere stati integrati sono gli articoli 93 e 132 del Codice della Strada. Su quest’ultimo è stato inserito l’obbligo di rimpatriare il veicolo, consegnando contestualmente targhe e documenti esteri, dopo un anno dall’immatricolazione se non si è provveduto a reimmatricolarlo in Italia durante il suddetto periodo. Per quanto concerne l’articolo 93, invece, è stato inserito il divieto di circolare in Italia con un veicolo immatricolato all’estero ai residenti da oltre 60 giorni, a meno che a bordo non ci sia un documento di data certa sottoscritto dall’intestatario del veicolo dal quale risultino il titolo e la durata della disponibilità dello stesso. In caso di leasing o noleggio, per essere in regola basterà disporre di una dichiarazione della compagnia intestataria del mezzo, purché abbia sede all’estero.
Multe e sanzioni
Chiunque non rispetti le nuove normative sul tema targa moto e targa auto va incontro a una sanzione pecuniaria di almeno 712 euro. Inoltre sarà soggetto all’obbligo di conservare il veicolo in deposito e immatricolarlo entro 180 giorni. Al decorrere dei suddetti termini, si andrà incontro alla confisca. Una volta pagata la multa, si può in alternativa consegnare targhe e documenti alla Motorizzazione, che da par suo rilascerà il foglio di via e la targa provvisoria per condurre il veicolo al di fuori dei confini nazional.
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