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RCA: quando si perde la classe di merito? I 3 casi più comuni
di Erika | 01-11-2019 | News Assicurazioni, News Assicurazioni Auto[""}
Secondo la legge n. 990/1969, le classi di merito entro cui un automobilista può essere inserito quando stipula un’assicurazione responsabilità civile auto obbligatoria, sono in tutto 18. La classe di merito stabilisce quanto un assicurato può essere considerato virtuoso e viene assegnata in base al numero di incidenti in cui l’assicurato è rimasto coinvolto o agli anni di esperienza alla guida di un’automobile. Di conseguenza, strettamente collegato alla classe di merito, troviamo il costo del premio assicurativo. Più alta è la classe di merito che ci viene assegnata, più salato sarà l’importo del premio assicurativo. Per questo motivo la classe di merito è uno dei fattori più importanti quando si stipula una RCA. Coloro che si assicurano per la prima volta, ad esempio, si aggiudicano sempre la classe di merito 14 – a meno che non usufruiscano della Legge Bersani ed ereditino in tal modo la classe di merito di un famigliare. Dal momento che per raggiungere una classe di merito molto vantaggiosa ci vogliono anni, è lecito chiedersi se è possibile e quando si perde la classe di merito. Vediamolo insieme nella guida che segue nella quale scopriremo dopo quanto tempo si perde la classe di merito e in quali casi.
Quando si perde la classe di merito? I 3 casi più comuni
Come abbiamo visto, se per raggiungere una classe di merito vantaggiosa ci vogliono anni, per perderla invece basta un attimo. Vediamo insieme quali sono i casi più comuni in cui si perde la classe di merito. Il primo caso ovviamente più frequente di tutti è quando l’assicurato resta coinvolto in un incidente stradale. Ogni volta che il contraente di una polizza auto resta coinvolto in un sinistro di cui risulta responsabile almeno per il 51% può arrivare a perdere fino a due classi di merito, a seconda della tipologia di contratto assicurativo che ha stipulato. La seconda circostanza che fa scendere l’assicurato nella classe di merito più bassa, è quella del mancato pagamento di una rata della RCA. Se ad esempio abbiamo stipulato un’assicurazione auto a rate, nel caso di insolvenza di una delle quote il contraente della polizza perderà il diritto al rilascio dell’attestato di rischio e di conseguenza anche al riconoscimento della propria classe di merito. Cosa succede invece nel caso in cui decidiamo di sospendere l’assicurazione per qualche tempo? Passiamo quindi al terzo caso, quello meno diffuso e per questo motivo meno conosciuto di tutti. Nel caso in cui decidiamo di non stipulare più nessuna polizza auto perchè magari andiamo a vivere all’estero o perché magari scegliamo a un certo punto che ci conviene di più usare i mezzi pubblici. In tal caso occorre sapere che quella classe di merito tanto agognata e acquisita nel corso degli anni con tanta pazienza ha una scadenza di 5 anni. Se stipuliamo una nuova RCA entro questi 5 anni potremo rientrare nella stessa classe di merito dell’ultima polizza pagata. Superati i 5 anni dovremo ripartire da zero e cioè dalla classe di merito 14 o da quella ereditata da un famigliare se decidiamo di avvalerci della Legge Bersani.
Cambiare assicurazione auto fa perdere la classe di merito?
Se hai deciso di cambiare assicurazione perché magari hai trovato una buona offerta grazie al nostro comparatore di tariffe RCA e ti stai chiedendo se cambiare assicurazione ti farà perdere la classe di merito che ti sei guadagnato con tanta fatica nel corso degli anni, sappi che la risposta è no. Se sei in regola con i pagamenti delle rate; se stai stipulando una nuova polizza auto entro i 5 anni dall’ultimo contratto di assicurazione stipulato; se non sei rimasto coinvolto in nessun sinistro stradale di cui sei risultato responsabile per almeno il 51%, la classe di merito ti spetta anche passando ad un’altra compagnia di assicurazione. Grazie alle legge 124/2017 – conosciuta come Legge sulla Concorrenza – è di fatto vietato alle compagnie di assicurazione la distinzione tra vecchi e nuovi contratti. L’art. 1-bis della suddetta normativa recita:
”E’ fatto divieto alle imprese di assicurazione di differenziare la progressione e l’attribuzione delle classi di merito interne in funzione della durata del rapporto contrattuale tra l’assicurato e la medesima impresa, ovvero in base a parametri che ostacolino la mobilità tra diverse imprese di assicurazione. In particolare, le imprese di assicurazione devono garantire al soggetto che stipula il nuovo contratto, nell’ambito della classe di merito, le condizioni di premio assegnate agli assicurati aventi identiche caratteristiche di rischio”.
In pratica, dunque, chi stipula una polizza auto presso una nuova compagnia di assicurazione ha tutto il diritto di vedersi assegnata la stessa classe di merito ereditata dalla RCA precedente. L’assicurato non dovrà neanche più fornire l’attestato di rischio perché consultabile direttamente online dalle compagnie di assicurazione.
La classe di merito è legata al veicolo o alla persona?
Ti stai chiedendo se la classe di merito è legata al veicolo o all’assicurato? Purtroppo per rispondere a questa domanda occorre esaminare la tipologia di contratto stipulato. Se il contraente, il proprietario del veicolo e l’assicurato sono la stessa persona, allora la il dubbio non si pone. Ma cosa succede nel caso in cui contraente, assicurato e proprietario sono soggetti diversi? Come abbiamo spiegato nella nostra guida sulla differenza tra contraente della polizza auto e assicurato, la classe di merito è sempre collegata al proprietario del veicolo. Dal momento che il premio assicurativo viene calcolato sull’attestato di rischio e, dato che l’attestato di rischio si basa sulla storia e il comportamento di colui che possiede il veicolo anche se non lo guida, anche la classe di merito viene sempre associata al suo proprietario. Facciamo un esempio. Il Sign. Rossi stipula una polizza auto per una vettura di cui è anche proprietario ma che non guida perchè a utilizzarla è il figlio o la figlia o la moglie. In caso di sinistro stradale a perdere una classe di merito non sarà il soggetto alla guida dell’auto bensì il suo proprietario, appunto il Sign. Rossi. Facciamo un secondo esempio. Il Sign. Rossi acquista una vettura da intestare al figlio e stipula una polizza auto di cui però risulta essere solo il contraente. In caso di incidente a perdere la classe di merito sarà questa volta il figlio in quanto proprietario del mezzo e persona assicurata.
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