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Pressione gomme moto: come regolarla, consigli
di Fabio Caliendo | 20-08-2020 | News AssicurazioniChe si possieda una moto, uno scooter o un’auto, una delle cose più importanti da controllare, è la pressione delle gomme (andrebbe verificato anche lo stato dei pneumatici ogni tanto). Questo perché lo pneumatico è una delle parti fondamentali per le varie fasi che si possono affrontare su una due ruote: accelerazione, decelerazione (e frenata) e piega (in curva). Una pressione errata della gomma, può fare non solo da differenza tra consumare “bene” un pneumatico, ma addirittura tra rimanere in piedi… o cadere. Tutto questo, ricade dunque nella sicurezza stradale. Vediamo dunque insieme tutto quello che c’è da sapere.
Sommario
Pressione gomme moto: c’è poco da inventarsi…
Quando si parla di sicurezza stradale, i consigli degli amici (o del cugino… tanto per capirsi), non valgono nulla se non si ha esperienza e si è alle prime armi. Non esiste infatti una pressione gomma corretta sia per un mezzo che per un altro. Questo perché una superbike da 200 CV, non può certo essere paragonata ad uno scooter 125 cc, né tanto meno ad una moto da turismo che pesa 300 Kg contro i 175 di una sportiva. Ancora una volta ci aiuta il libretto di uso e manutenzione, il più importante strumento che un utente possa avere a disposizione, strumento che, tutte le Case motociclistiche forniscono insieme a chiavi e doppie chiavi alla consegna del mezzo.
Basta prenderlo, aprirlo, e consultare l’indice. Qui, troveremo la sezione gomme o pneumatici. Cronometrate, bastano 30 secondi! E’ proprio in questa parte che visualizzerete cosa consiglia la Casa per la vostra amata. Sarà ben indicato, tramite uno schema, la corretta pressione degli pneumatici, sia per l’anteriore, che per il posteriore. Tutto questo “è cassazione”? Tendenzialmente, e per l’utente medio (ergo, non esperto), assolutamente sì! E’ meglio non discostarsi dai parametri indicati sul libretto.
Come misurare la pressione degli pneumatici?
Iniziamo con il dire che una delle cose più importanti è ogni quanto tempo va misurata. Chi vi dice che va misurata ogni “tot chilometri”, non sa di cosa parla. La pressione va controllata una volta al mese, e meglio, prima di partire per un lungo viaggio. L’ideale è acquistare lo strumento apposito, chiamato manometro. Si può acquistare nei negozi di accessori, su internet, e ne esistono sia digitali che analogici. Questi ultimi, costano quattro o cinque euro.
Molti penseranno: “Beh, le posso misurare presso la pompa di benzina, senza spendere soldi!“. Vero, se non fosse che il manometro che troverete lì, se non è nuovo, ha preso la metà delle botte che ha preso Mike Tyson nella sua vita. Al 99% sarà starato, ergo, non affidabile. Ecco perché è meglio comprarsene uno, piccino, da poter utilizzare la bisogno. Ricordate poi che la pressione delle gomme va sempre misurata a freddo.
La pressione media
Solitamente l’anteriore va messa a 2.1/2.3 bar, mentre la posteriore sale a 2.2/2.5 bar. Come detto però, bisogna rispettare quanto suggerito dal Costruttore. Le moto da turismo, con grossi motori, possono anche arrivare a 2.9/3 bar, per via di un peso superiore e della capacità di carico (tris di valigie). Durante la stagione invernale, solitamente si sale di uno 0,2 bar, per compensare la temperatura esterna differente. Per assurdo, chi gira in pista, abbassa invece la pressione, poiché gli pneumatici scaldando di più (sono sottoposti a più stress), salirebbero troppo con la pressione. Pensiamo poi a chi fa enduro, o addirittura trial, dove le pressioni scendono a 1.5 bar, se non 1 bar, così da avere una maggiore trazione.
Si può dunque “giocare” con le pressioni, ma bisogna iniziare ad avere una certa esperienza, o si rischia di peggiorare le cose. Ad esempio sul bagnato, si può sgonfiare un po’, così da aver maggiore aderenza. Per contro, sull’asciutto, si consuma male, di più e fa aumentare i consumi. Insomma, c’è da diventare matti, ma ecco perché è meglio stabilire una pressione consona al nostro stile di guida, e mantenerla.
Pressione gomme moto: un po’ di tecnica
La maggior parte delle gomme, sono tubeless, ovvero prive di camera d’aria, particolare che, in caso di foratura, consente allo pneumatico di sgonfiarsi lentamente. Altro vantaggio, è un minor peso delle masse sospese, poiché anche la camera d’aria ha un peso. Questo consente di avere un handling superiore (aumenta la maneggevolezza del mezzo).
Le moto da enduro, hanno poi le già accennate camere d’aria, ma possono montare anche le mousse. Queste ultime sono create con un materiale compresso che, una volta scaldato con l’utilizzo, si dilata, offrendo la corretta pressione (circa 1 atmosfera). Consentono di azzerare le bucature (non c’è aria…) ma per contro, una volta troppo calde, si degradano. Ecco perché su asfalto non vanno bene, e nei Rally nemmeno, poiché le velocità sono più alte, e di conseguenza le temperature sono incrementate (dal 2007 in poi, sono state vietate alla Dakar ad esempio). Le moto enduro stradali, solitamente con il cerchio da 21″ all’anteriore, adottano poi le camere d’aria, sempre per via di uan attitudine all’off-road. In questo caso, si consiglia di aumentare di 0.2 bar la pressione, per avere la corretta aderenza della cintura del pneumatico al cerchio.
La pressione delle gomme, può essere aumentata o diminuita con l’aria compressa (ma anche la pompa della bicicletta va bene, a patto che preveda la valvola di tipo Schrader, la Presta, quella sottile per capirsi, non ce la fa), tramite la già citata valvola. Questa è la “porta d’ingresso” dell’interno del pneumatico. Se ha la parte in gomma, deve essere sostituita ad ogni cambio pneumatici (si indurisce con il tempo), mentre se è di quelle che si avvitano dall’interno, non necessita di manutenzione.
Alcune auto di lusso, così come le moto da turismo e le enduro stradali, prevedono poi spesso i sensori TPMS. Cos’è il TPMS? È un sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici. In sostanza, dal vostro cockpit, potrete controllare la pressione delle gomme. Spesso però, le tarature sono “pessimiste”, ovvero leggono un po’ meno pressione rispetto al manometro professionale. In ogni caso, un sistema wireless decisamente utile per chi viaggia. Questo perché poi, come la pressione scende (dipende dalla taratura del Costruttore) sotto i 1.5 bar, si accende la spia di emergenza. Questo per farvi capire che potreste aver bucato…
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