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Perito assicurativo: come comportarsi in caso di incidente auto?
di Erika | 22-01-2020 | News Assicurazioni, News Assicurazioni Auto[""}
Uno dei momenti più temuti dagli assicurati che si trovano coinvolti in un incidente stradale è quello della perizia assicurativa. Ed è facile capirne il motivo. Lo scopo principale della perizia, infatti, è quello di fare una stima dei danni riportati dal veicolo o dai passeggeri e di decidere se procedere o meno al risarcimento e in quale entità. In sostanza, il perito assicurativo è colui che decide se l’assicurato ha diritto a un indennizzo da parte della compagnia di assicurazione e l’importo di tale indennizzo. E’ comprensibile, quindi, quanto sia importante per un assicurato che voglia ottenere il giusto risarcimento che gli spetta, sapere come gestire questa delicata fase della procedura di rimborso. Vediamo insieme, nella guida che segue, come funziona una perizia assicurativa; quali sono le tempistiche previste dalla legge e come comportarsi con il perito assicurativo.
Sommario
Come funziona la perizia assicurativa
In seguito al verificarsi di un sinistro stradale, che va denunciato alla compagnia di assicurazione entro 3 giorni dal suo verificarsi, pena il rischio di perdere il diritto al risarcimento del danno, arriva il momento della perizia assicurativa. Dopo la denuncia, la compagnia di assicurazione procederà all’assegnazione di un perito assicurativo che ti contatterà per fissare un appuntamento. La perizia assicurativa ha sostanzialmente un duplice obiettivo: capire se le cause del sinistro stradale rispettano le condizioni contrattuali della polizza auto e stimare l’entità del danno subito. Per questo motivo il perito assicurativo nominato dalla compagnia ti chiederà di fornire alcuni documenti. La lista di questi documenti include il modulo CAI, ossia il modulo di constatazione amichevole, se presente; il libretto di circolazione del veicolo; le foto dei danni alla vettura; le dichiarazioni di eventuali testimoni; il preventivo redatto da un carrozziere. Se le persone coinvolte nell’incidente hanno riportato danni fisici, la compagnia di assicurazione chiederà ai danneggiati di sottoporsi anche ad una visita medico legale. Per ottenere il risarcimento del danno, l’assicurato non può rifiutarsi di sottoporsi alla perizia assicurativa né agli accertamenti del medico.
Perizia Assicurativa: le tempistiche stabilite dalla legge
Per quanto riguarda le tempistiche della procedura di risarcimento e della perizia assicurativa, è la legge a stabilirle. Come abbiamo già anticipato, la denuncia del sinistro alla compagnia di assicurazione va fatta entro 3 giorni dal verificarsi dell’incidente. La perizia assicurativa, invece, deve essere eseguita entro e non oltre 10 giorni dalla comunicazione del sinistro alla compagnia di assicurazione da parte del cliente. Secondo quanto stabilito dalla legge, per la precisione l’art. 148 del Codice delle Assicurazioni dal titolo “Procedura di Rimborso”, se l’assicurato ha provveduto a presentare tutti i documenti richiesti, la compagnia di assicurazione è obbligata a presentare un’offerta di risarcimento danni oppure a comunicare il motivo per cui il risarcimento non verrà effettuato, in base alle seguenti tempistiche:
- 30 giorni per danni a cose in presenza di modello CAI con doppia firma
- 60 giorni per danni a cose in assenza di modello CAI con doppia firma
- 90 giorni per danni da lesioni o in caso di morte
I tempi necessari per la liquidazione di un danno variano quindi in base alla tipologia dei documenti richiesti e inviati. Se la documentazione presentata dall’assicurato risulta incompleta ad esempio, i tempi di formulazione dell’offerta di risarcimento e della liquidazione del danno potranno essere più lunghi.
Chi è e a cosa serve il perito assicurativo
Passiamo ora al perito assicurativo, per capire chi è e a cosa serve questa figura. L’art. 156 del Codice delle Assicurazioni, dal titolo “Attività peritale”, stabilisce che:
“[…] Le imprese di assicurazione possono effettuare direttamente l’accertamento e la stima dei danni alle cose derivanti dalla circolazione, dal furto e dall’incendio dei veicoli a motore e dei natanti. […] Nell’esecuzione dell’incarico i periti devono comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza”.
Come si deduce dalla legge appena citata, il perito assicurativo è la figura incaricata dalla compagnia di assicurazione a valutare i danni causati da un sinistro stradale. Sempre secondo la legge, tale ruolo deve essere svolto in maniera indipendente, trasparente e offrire all’assicurato una stima del danno il più obiettiva possibile. Tuttavia, nonostante lo scopo ultimo della normativa sia quello di garantire agli assicurati un giusto risarcimento, non è affatto raro che l’assicurato rimanga deluso dalla perizia assicurativa. Un’insoddisfazione che può generare anche delle controversie legali. Per evitare l’insorgere di tali controversie, vediamo insieme nel paragrafo seguente come comportarsi con il perito assicurativo.
Come comportarsi con il perito assicurativo: 3 consigli utili
Se stai per ricevere la visita da parte di un perito assicurativo e non sai come comportarti, ecco 3 consigli utili per evitare l’insorgere di lunghe e costose controversie legali. Il primo suggerimento è quello di verificare sempre l’iscrizione del perito assicurativo che sta per farti visita presso l’apposito albo. Secondo quanto stabilito dal Codice delle Assicurazioni, il perito assicurativo, per esercitare la sua professione, deve essere iscritto prima di tutto presso l’apposito albo istituito e gestito dalla CONSAP, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici SPA. Il secondo consiglio è quello di far valutare i danni al veicolo prima da un meccanico o da un carrozziere di fiducia. Conoscendo in anticipo l’entità del danno sarà infatti più facile contrattare la stima del danno e soprattutto decidere se accettare o meno la proposta di risarcimento fatta dalla compagnia di assicurazione. Terzo e ultimo consiglio è quello di evitare la riparazione del danno prima della perizia assicurativa. Anche se la legge lo prevede, è sempre meglio mettere a disposizione del perito il veicolo danneggiato e permettere in tal modo una perizia più oggettiva. Prima di procedere con il pagamento del risarcimento, la compagnia di assicurazione potrebbe infatti chiedere al perito incaricato di effettuare dei controlli aggiuntivi. Una pratica, quella dei controlli aggiuntivi, ormai molto diffusa a causa del gran numero di dichiarazioni false inviate negli anni alle compagnie di assicurazione. Presentare al perito assicurativo un veicolo già riparato con la fattura del carrozziere o del meccanico potrebbe far insospettire la compagnia di assicurazione e allungare i tempi del rimborso.
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