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Ho tamponato una macchina: cosa devo fare?
di Ilaria Macchi | 24-07-2019 | News Assicurazioni''
Quando ci si mette alla guida è fondamentale essere prudente per rispettare il Codice della Strada ed evitare sanzioni, ma allo stesso tempo per fare il possibile per non incorrere in incidenti. A volte, però, anche questo potrebbe non bastare e anche con una semplice piccola disattenzione si può essere al centro di un sinistro. Sapere cosa prevede la legge e come comportarsi con la propria compagnia assicurativa può quindi diventare fondamentale: ecco quindi tutte le istruzioni su cosa fare in caso di tamponamento, sia che questo sia di piccola entità sia che sia a catena e abbia quindi coinvolto più di due veicoli.
Sommario
Cosa fare in caso di tamponamento – Quali sono le conseguenze
Un incidente è sempre un momento poco piacevole, non solo per lo spavento che può provocare a chi era al volante e ai passeggeri, ma anche per le conseguenze che può generare. Mantenere il sangue freddo è quindi fondamentale per agire in modo tempestivo e rimediare al problema, soprattutto se si è trattato di un tamponamento, evento che finisce per coinvolgere anche altri veicoli.
Per capire come muoversi è bene innanzitutto capire cosa prevede il Codice della Strada. Basta infatti una semplice disattenzione, dovuta solitamente al mancato rispetto della distanza di sicurezza, per causare l’accaduto. Il corretto comportamento è indicato all’articolo 149, che parla proprio della distanza di sicurezza. Ogni dubbio è chiarito al comma 1, dove si dice: “Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l’arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono”.
In linea di massima, salvo casi particolari, si ritiene responsabile dell’accaduto la persona che ha causato il tamponamento. In virtù di questa idea sarà costretto a pagare una sanzione, prevista sempre dall’articolo 149, che può andare da 41 a 169 euro. La situazione può ovviamente cambiare se le conseguenze riportate dai veicoli e/o dai conducenti siano più serie. In questo caso resta infatti da chiarire e l’episodio abbia messo a rischio la sicurezza di chi circolava in strada. Entrambi i guidatori dovranno essere sottoposti a revisione, mentre è prevista un’ammenda tra euro 84 a euro 335.
In caso di lesioni gravi alle persone (oltre ai danni alle cose), per il conducente è prevista una sanzione amministrativa tra euro 419 euro a 1.682, salvo applicazione di sanzioni penali per delitti di lesioni colpose o omicidio colposo.
Ho tamponato una macchina – Cosa devo fare subito?
Mantenere la calma subito dopo un tamponamento è fondamentale. Il primo passo da compiere consiste nel rendersi conto dei danni provocati alla propria vettura e a quella dell’altro conducente coinvolto e documentare l’accaduto.
Anche se non si hanno colpe per l’accaduto l’unico modo per ottenere un risarcimento consiste nell’informare l’assicurazione. E’ quindi bene avere sempre con sé il CID, ovvero il modulo per la constatazione amichevole, in cui dovranno essere indicati i dati di entrambe le persone che erano al volante, ma anche la dinamica del sinistro.
L’operazione richiede pochi minuti di tempo, ma è indispensabile per avviare la procedura che consentirà, entro un massimo di 60 giorni, di ottenere un indennizzo per i danni al mezzo ed entro 90 per i danni fisici. Il documento avrà valore massimo: una volta compilato e consegnato alla compagnia assicurativo non sarà più possibile indicare una situazione differente a livello di responsabilità. Anche in questo caso può comunque capitare di avere a che fare con un guidatore che non voglia più prendersi carico della colpa. Questo può complicare leggermente le cose nel percorso che può portare al risarcimento, ma nente è perduto: basterà trovare un escamotage per dimostrare di avere ragione.
E’ comunque fondamentale fare in modo che quanto scritto nel CID sia corrispondente alla verità. E’ infatti in crescita il numero di assicurazioni che effettuano verifiche per evitare le frodi, un fenomeno ancora troppo diffuso.
Ma cosa fare in caso di tamponamento senza CID? Niente paura, anche in questa situazione non è necessario disperare. Qualora ci si trovasse in questi panni è necessario armarsi di carta e penna e fare in modo che chi ha torto firmi una dichiarazione di responsabilità. Oltre ai dati relativi alle due vetture e a quelli anagrafici (compresa la patente) dei due automobilisti, è necessario fare un piccolo disegno per indicare la dinamica (allegare una fotografia è l’ideale per evitare ogni possibile dubbio) e inserire una dichiarazione del responsabile in cui chiarisce di avere provocato l’urto inavvertitamente.
Si può non informare l’assicurazione?
In linea di massima, è sempre opportuno informare le compagnie assicurative di entrambi per far sì che tutto avvenga in modo regolare e ottenere il risarcimento danni. In alcuni casi, soprattutto se il danno è di lieve entità, si può decidere comunque di regolarsi in modo autonomo.
Cosa comporta?
Sarà comunque necessario rivolgersi a un carrozziere per valutare l’entità della riparazione e regolarsi, se entrambe le parti sono d’accordo, per il rimborso su tempi e cifre. Ci sono perso che possono richiedere di effettuare il tutto attraverso un carrozziere di propria fiducia, ma è indispensabile che non ci sia disaccordo tra le persone coinvolte.
Qualora si dovesse propendere per questa soluzione non è previsto il peggioramento della classe di merito, con conseguente aumento del premio annuale da pagare, secondo la formula del bonus malus.
Tamponamento a catena: cosa cambia?
In caso di tamponamento a catena, ovvero di urto che finisce per coinvolgere più di due automobili, la situazione può diventare ovviamente più complessa.
E’ comunque fondamentale verificare come sia accaduto l’incidente per valutare la responsabilità e diventa così necessario distinguere se i veicoli fossero fermi o stessero circolando sulla strada. Nel primo caso (come può accadere ad esempio se ci si trova in colonna al semaforo o al casello) la colpa deve essere addebitata al conducente che ha generato il primo tamponamento.
Se invece le vetture sono in movimento vale il principio di “Iuris di colpa in egual misura” (secondo l’articolo 2054 comma 2), che sta a indicare come tutte le persone coinvolte siano da ritenere responsabili. Il risarcimento stabilito sarà quindi in parti uguali. Unica cosa per evitarlo è quello di dimostrare di avere avuto uno stile di guida il più possibile prudente e avere fatto il massimo per evitare lo scontro. Chi si trova per primo in fila, quindi l’unico ad essere stato tamponato ma a non avere causato danni a nessuno, non avrà mai responsabilità.
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