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Cos’è la sottoassicurazione e come evitarla
di Erika | 24-09-2021 | News AssicurazioniSi parla di sottoassicurazione quando la somma assicurata in polizza è inferiore al valore reale del bene. Quali sono le conseguenze della sottoassicurazione sul risarcimento del danno da parte della compagnia assicuratrice? Ma soprattutto come evitare questa spiacevole situazione? Scopriamolo insieme nella guida che segue.
Hai acquistato un immobile o un negozio anni fa e, in seguito alla compravendita, hai anche stipulato una polizza danni per assicurare il bene acquisito con tanta fatica. Al momento della stipula del contratto di assicurazione hai indicato alla compagnia assicuratrice il valore dell’immobile, pari, facciamo un esempio, a €180.000. Nel corso degli anni, però, succede che acquisti mobili o attrezzature nuove e dimentichi di inserire il valore di questi nuovi acquisti nella somma assicurata dalla polizza. Anni dopo, la casa o il negozio subiscono un incendio e hai la necessità sia di riacquistare tutti i mobili che di ricostruire tutto, dal tetto agli impianti. Al momento della richiesta di risarcimento succede però che la compagnia di assicurazione ti rimborsa la somma massima assicurata, cioè €180.000 mentre il valore totale dell’immobile, negli anni, è cresciuto del 20%. Ecco che ci troviamo quindi in una situazione di sottoassicurazione.
Sommario
Sottoassicurazione: cosa dice la legge?
Prima di capire come evitare il problema della sottoassicurazione, cerchiamo di fare chiarezza su cosa dice la legge a questo proposito. Trattandosi di un’assicurazione, la normativa a cui fare riferimento è il Codice Civile. Per la precisione l’art. 1907 dal titolo “Assicurazione parziale” stabilisce che:
“Se l’assicurazione copre solo una parte del valore che la cosa assicurata aveva nel tempo del sinistro, l’assicuratore risponde dei danni in proporzione della parte suddetta, a meno che non sia diversamente convenuto”
Nella pratica, cosa vuole dirci questo articolo del Codice Civile? Semplicemente che, nel caso in cui la compagnia assicuratrice risarcisce l’assicurato per un valore inferiore al valore reale del bene, lo può fare se l’assicurato nel corso degli anni non si è preoccupato di rinegoziare la somma iniziale assicurata. La compagnia di assicurazione, infatti, per calcolare l’importo del risarcimento danni seguirà la cosiddetta regola proporzionale. Vediamo di cosa si tratta.
Risarcimento danni assicurazione casa: come si calcola l’importo?
La tua casa ha subito un incendio ma non ti preoccupi più di tanto perché sai di aver stipulato, al momento dell’acquisto dell’immobile, una polizza assicurativa. Facciamo un esempio di come la compagnia di assicurazione calcolerà l’importo del risarcimento danni. Mettiamo il caso che hai assicurato la tua casa per un valore massimo di €180.000, il valore dell’immobile al momento dell’acquisto. L’ammontare del danno, accertato dal perito, è pari a €100.000 mentre il valore di ricostruzione a nuovo, sempre accertato dalla perizia, è pari a €250.000. Il calcolo da fare sarà:
Ammontare del danno X Valore della somma assicurata : Valore di ricostruzione a nuovo = Importo liquidato
€100.000 X €180.000 : €250.000 = €72.000
Dal calcolo risulterà un valore del risarcimento molto al di sotto del valore reale del bene. Si tratta di un effetto della sottoassicurazione. Quanto avrebbe ricevuto l’assicurato nel caso in cui avesse, nel corso degli anni, aggiornato la somma assicurata portandola al suo valore reale e cioè a €250.000?
€100.000 X €250.000 : €250.000 = €100.000
Sottoassicurazione: come evitarla?
Vista la spiacevole situazione in cui si troverebbe l’assicurato nel caso di una sottoassicurazione, vediamo quali possono essere le soluzioni per evitare di ottenere un risarcimento danni molto più basso a quelli che spetterebbe realmente. Le soluzioni sono tre:
- scegliere sempre un’assicurazione a rischio assoluto e non a valore intero;
- aggiornare periodicamente i termini contrattuali della polizza assicurativa;
- far inserire nel contratto la clausola di adeguamento automatico del contratto, la cosiddetta indicizzazione.
Assicurazione a valore intero o a rischio assoluto?
Quando si stipula una polizza è molto importante sapere la differenza tra queste due tipologie di assicurazione. Se si sceglie una polizza a primo rischio assoluto, assicurazione e assicurato possono decidere liberamente il valore del bene assicurato. In una polizza a valore intero, invece, vige la cosiddetta regola proporzionale. In questo secondo caso, quindi, la somma assicurata deve necessariamente corrispondere al valore reale del bene al momento della stipula del contratto. Inoltre non sarà possibile assicurare una sola parte del bene, ma si è obbligati, come dice il nome stesso di questo tipo di polizza, il bene per intero. Nel caso, dunque, di una polizza a valore intero si può andare incontro al problema della sottoassicurazione.
Aggiornamento periodico dei termini contrattuali della polizza
In accordo con la tua compagnia di assicurazione, puoi prevedere di rinegoziare i termini contrattuali della polizza e, soprattutto, la somma assicurata ogni 4 0 5 anni ad esempio. Il nostro consiglio, comunque, è quello di contattare subito la compagnia assicuratrice non appena intervengono fattori che possono modificare le tue esigenze di copertura come ad esempio lavori di ristrutturazione della casa o l’acquisto di nuovi mobili.
Indicizzazione del contratto di assicurazione
Terza e ultima soluzione per evitare il problema della sottoassicurazione è l’inserimento di una clausola di adeguamento automatico dei termini contrattuali della polizza. Tra tutte e tre le soluzioni proposte, questa sembra essere quella migliore dal momento che, con l’indicizzazione, l’adeguamento automatico della somma assicurata avviene ad ogni scadenza annuale, sulla base dell’indice dei prezzi al consumo pubblicato dall’ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica. generalmente, da questo adeguamento, restano esclusi solo gli scoperti e le franchigie presenti nel contratto.
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