Assicurazione moto: quale cilindrata conviene?

di | 13-10-2024 | News Assicurazioni

Quali sono i parametri che influiscono sul prezzo della polizza moto? Iniziamo dalla cilindrata...

Assicurazione moto: quale cilindrata conviene?

E’ il momento di prendere la moto, la primavera è ormai tra noi! La nostra amata è pronta, tagliandata, “gommata”, ma l’assicurazione? E’ stata pagata? Oppure, volete cambiare la moto e non sapete quale cilindrata prendere, visto che varia l’assicurazione da cilindrata a cilindrata? Ovviamente, il prezzo dell’RC varia in base a diversi parametri. Si inizia sicuramente con l’età ed il sesso, ma contano anche la professione del contraente. Altri fattori determinanti sono naturalmente il luogo di residenza e la classe di merito assegnata. Infine, ci sono le garanzie accessorie che vanno a variare l’importo, così come appunto, la cilindrata della moto.

Pensare che fino al 1994, tutto questo non c’era. Si consideravano solo le fasce di cilindrata, ovvero la sola “potenza fiscale”. La deregulation del 1994, appunto, ha modificato le cose, inserendo tutti i parametri sopraccitati. Pensate che spesso le polizze vengono sviluppate non solo sulla cilindrata, ma anche il marchio, i KW ed il numero di marce. Il rapporto tra peso e potenza del mezzo è poi un parametro fondamentale. Giusto o sbagliato che sia, così stanno le cose. Pensate agli scooter, che non hanno marce, e dunque pagano di meno di una moto che ne ha sei. C’è da riflettere…

Sommario

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I giovani, pagano di più

La cilindrata abbiamo detto essere un parametro importante. Pensiamo ad esempio alle cilindrate che vanno dai 151 cc ai 400 cc. Sembra assurdo, ma costeranno meno dei 125 cc. Per quale motivo? Semplice, i 125 cc non richiedono per forza la Patente A, basta la Patente B. Inoltre, sono guidati dai ragazzi giovani, da 16 ai 18 anni, che per statistiche provocano più incidenti di chi ha una Patente A2 o A3, licenza specifica per la guida delle moto e che si suppone abbiano più esperienza vista l’età del pilota. Ancora, a parità di cilindrata, le moto da turismo godono di una classe di merito inferiore rispetto alle moto sportive. La ragione? Le ultime sono considerata più a rischio di incidente, poiché guidate in modo più “aggressivo”. Come sempre, sono le statistiche a parlare.

Classe di merito: la vera differenza è qui

In ogni caso, diciamolo, la vera differenza la fa la classe di merito. Secondo la formula del bonus malus, è premiato chi ha una condotta maggiormente virtuosa alla guida. Questo cosa vale poi anche per i possessori di automobili. E’ poi ovvio che un neoassicurato, partendo dalla 14esima classe di merito, pagherà molto di più se non avrà la possibilità di ereditare la classe da un familiare o da un convivente (Legge Bersani). Logicamente, se non si fanno incidenti, si sale di classe fino ad arrivare alla prima classe.

La residenza e non solo

Altro elemento che influisce sul costo è il luogo di residenza della persona a cui è intestata la polizza. E’ un dato di fatto, al Sud, come nelle grandi città, il premio assicurativo è più alto. Perché? La risposta è sempre la stessa, statistiche… si fanno più incidenti. Naturalmente se a guidare effettivamente la moto è un’altra persona, le cose possono cambiare. Significa dover abbandonare la “guida esclusiva”, particolare che consente al contrario di risparmiare qualche euro. Ricordatevi che in questo caso, prestare la moto, significherebbe in caso di un controllo di incorrere in una sanzione. Questo senza contare in caso di sinistro… Meglio optare per la guida libera a questo punto. Interessante, e di ulteriore risparmio, la parte inerente al “ricovero notturno”. Se si ha un garage ovviamente la polizza avrà un prezzo inferiore. Difficilmente potrà essere rubata o subire sinistri.

Le garanzie accessorie, fanno la differenza

Cos’altro può andare a toccare l’importo finale in un acquisto di una polizza RC? Oltre alla polizza base, standard, ci sono le famose garanzie accessorie. La polizza di base può infatti essere arricchita con l’inserimento di una serie di clausole. Parliamo di tutele in caso di diverse cose che ora andremo a vedere insieme. Diciamo che le più diffuse sono quelle che riguardano il furto e l’incendio. In caso di furto del veicolo, o in caso di danni provocati nel tentato furto, così come nel caso dell’incendio, ma anche rapina, scoppio, esplosione o azione da fulmine, la polizza andrà a coprire l’importo pattuito in fase contrattuale (fate solo attenzione ad eventuali franchigie).

Quanto può incidere sull’importo finale da pagare? Ovviamente vi rispondiamo che dipende dal valore del mezzo. Una cosa è assicurare un mezzo che vale 5.000 euro, altra 25.000! Vi suggeriamo poi, di ridurre il valore assicurato ogni anno, così potrete risparmiare qualcosa. C’è poi la garanzia accessoria relativa agli eventi naturali, pensata per ottenere un indennizzo qualora dovessero verificarsi fenomeni quali la grandine o temporali particolarmente violenti. Pensiamo poi alla tutela legale, per avere assistenza da parte di un avvocato in caso di problemi con un sinistro. Oppure al carro attrezzi, in caso di incidente o guasto alla nostra amata. Infine, si può valutare la garanzia a copertura di eventuali danni a carico del contraente, solitamente fino a 50.000 euro di danni.

Insomma, risparmiare qualcosa si può, basta fare attenzione a tutto. Ricordatevi poi di acquistare polizze di compagnie assicurative famose, poiché le truffe, soprattutto online, sono sempre dietro l’angolo. Una compagnia con un nome noto, sarà garanzia di affidabilità totale.

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