Acconto sulla liquidazione del danno: come funziona e a quanto ammonta

di | 20-12-2020 | News Assicurazioni, News Assicurazioni Auto

Acconto sulla liquidazione del danno: quando si può richiedere e a quanto ammonta? Scopri tutto quello che c'è da sapere sull'anticipo della liquidazione danni in seguito a sinistro stradale.

Acconto sulla liquidazione del danno: come funziona e a quanto ammonta

L’acconto sulla liquidazione del danno non è altro che un anticipo in denaro erogato dalla compagnia di assicurazione verso il danneggiato in caso di sinistro stradale. Nella maggior parte dei casi, la procedura per il risarcimento danni prevede che la somma totale dell’indennizzo venga versata solo alla fine della valutazione del danno da parte della RCA. Ci sono delle circostanze, però, in cui il danneggiato ha la possibilità di chiedere un acconto, ossia un anticipo, sulla liquidazione del danno. Di cosa si tratta? Scopriamo insieme, nella guida che segue, come funziona l’acconto sulla liquidazione del danno, a quanto ammonta e quando si può richiedere.

Sommario

Acconto sulla liquidazione del danno: cosa dice la legge?

L’acconto sulla liquidazione del danno è una clausola contrattuale prevista dalle legge e presente in qualsiasi accordo scritto tra assicurato e polizza auto. La normativa a cui fare riferimento è il Codice delle Assicurazione Private. Per la precisione l’articolo 147 dal titolo “Stato di bisogno del danneggiato” al comma 1 recita:

1. Nel corso del giudizio di primo grado, gli aventi diritto al risarcimento che, a causa del sinistro, vengano a trovarsi in stato di bisogno, possono chiedere che sia loro assegnata una somma da imputarsi nella liquidazione definitiva del danno.

E successivamente al comma 2:

2. Il giudice civile o penale, sentite le parti, qualora da un sommario accertamento risultino gravi elementi di responsabilità a carico del conducente, con ordinanza immediatamente esecutiva provvede all’assegnazione della somma ai sensi del comma 1, nei limiti dei quattro quinti della presumibile entità del risarcimento che sarà liquidato con la sentenza. […].

Come funziona l’anticipo sulla liquidazione del danno

Come si ricava dalla legge appena citata, il danneggiato può richiedere l’anticipo sulla liquidazione del danno in soli due casi: quando si trova in uno “stato di bisogno” oppure quando il giudice rileva una grave responsabilità a carico del conducente responsabile del sinistro. In entrambi i casi, il prerequisito per poter richiedere un acconto sulla liquidazione del danno, è rappresentato dall’esistenza di una causa sia questa in sede giudiziale che stragiudiziale. Una richiesta di anticipo dell’indennizzo può essere fatta, in sostanza, solo di fronte alla presenza di un giudice. Ma cosa vuol dire stato di bisogno? E a cosa si riferisce la normativa quando parla di gravi responsabilità a carico del responsabile dell’incidente stradale? Vediamolo nel prossimo paragrafo.

Quando può essere richiesto un acconto sul risarcimento danni?

Per quanto riguarda lo stato di bisogno, questo deve essere dimostrato dalla parte lesa. Se, a causa dei danni subiti in seguito al sinistro, il danneggiato è costretto a modificare in peggio il proprio stile di vita, allora ci sono le condizioni per poter richiedere al giudice un anticipo del risarcimento. Tali danni possono includere:

  • i danni materiali, ossia le spese sostenute per la causa di giudizio;
  • i danni biologici, ossia i danni fisici subiti dal danneggiato.

E in riferimento, invece, alle gravi responsabilità del conducente colpevole dell’incidente? Se da un accertamento sommario da parte del giudice risultino a carico del responsabile gravi elementi di responsabilità come ad esempio la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, allora la parte lesa può richiedere un acconto sulla liquidazione del danno anche se non sussiste lo stato di bisogno.

A quanto ammonta l’anticipo sulla liquidazione del danno?

Una volta dimostrati, da parte del danneggiato, o lo stato di bisogno o le gravi responsabilità del conducente colpevole del sinistro, il giudice può allora decidere che la compagnia di assicurazione elargisca, alla parte lesa, un acconto sulla liquidazione del danno. A quanto ammonta tale anticipo? Come abbiamo visto dalla normativa vigente, la somma da erogare al danneggiato corrisponde a un valore massimo pari ai ⅘ del totale previsto. Ricordiamo che il provvedimento del giudice è immediatamente esecutivo: ossia diventa effettivo nel momento in cui viene emesso e l’assicuratore è obbligato a pagare subito.

Il risarcimento danni da sinistro stradale: come viene calcolato?

Si definisce risarcimento danni da sinistro stradale quella somma che il conducente responsabile di un incidente è obbligato a versare alla parte lesa. Grazie all’obbligo di stipula di una RCA da parte di chiunque si metta alla guida di un veicolo a motore stabilito dalla legge, a pagare il risarcimento dovuto è la compagnia di assicurazione. Il risarcimento danni da incidente stradale riguarda sia il veicolo che la persona. Tale risarcimento ha dei limiti detti massimali, anche questi stabiliti dalla legge. Attualmente, il massimale minimo per i danni alle persone è di 5.000.000 di euro, indipendentemente dal numero delle vittime. Invece, per i danni alle cose, il massimale minimo ammonta a 1.000.000 di euro, anche qui indipendentemente dal numero di beni danneggiati. Vediamo ora come viene calcolato l’importo dell’indennizzo.

I danni materiali

I danni materiali comprendono tutti i costi sostenuti per riparare i danni al veicolo causati dal sinistro stradale incluso il cosiddetto lucro cessante. Il lucro cessante indica il mancato guadagno che la parte lesa ha subito in seguito alla cessazione dell’attività lavorativa causata dall’incidente. Per quanto riguarda i danni al veicolo, se il valore del danno è superiore al valore della vettura, il titolare viene risarcito nei limiti degli importi stabiliti dal contratto assicurativo.

I danni biologici e morali

Tutti i danni fisici e morali subiti in seguito a un incidente stradale vengono risarciti in base a delle tabelle di calcolo stabilite dalla legge e aggiornate periodicamente. Per danno biologico si intende la lesione – temporanea o permanente – dell’integrità psico-fisica di una persona e che deve essere accertata da una perizia medico-legale. Per danno morale si intende, invece, la sofferenza subita dal danneggiato in seguito alle lesioni riportate. Il danno biologico viene calcolato in base a due fattori: la percentuale del danno e l’età della persona. L’indennizzo per il danno fisico in sostanza:

  • aumenta in base alla percentuale del danno subito;
  • diminuisce in funzione dell’età del danneggiato al momento del sinistro.

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