Scambio sul Posto (GSE): cos'è e come funziona

Lo scambio sul posto è una componente chiave nella gestione energetica di impianti fotovoltaici, combinando aspetti tecnici, economici e normativi. Con questa guida analizziamo in dettaglio ogni elemento del sistema, proponendo un’interpretazione profonda delle implicazioni tecniche e delle prospettive strategiche per massimizzare i vantaggi e affrontare le sfide future.

Cos’è lo Scambio sul Posto

Lo scambio sul posto è un servizio che consente al produttore-consumatore (prosumer) di ottimizzare la gestione dell’energia prodotta da impianti rinnovabili, utilizzando la rete elettrica come un accumulatore virtuale. In altre parole grazie allo scambio sul posto è possibile immettere nella rete pubblica l’energia elettrica prodotta in eccesso da un impianto fotovoltaico per poi recuperarla nei momenti di maggiore necessità. Questo meccanismo non solo offre vantaggi economici, ma incentiva anche la diffusione delle energie rinnovabili in linea con le politiche europee di transizione ecologica.

Contrariamente ai sistemi di accumulo fisico (come le batterie), lo scambio sul posto consente di utilizzare la rete come uno "spazio di stoccaggio" per l'energia non immediatamente autoconsumata. L'energia immessa nella rete non viene recuperata fisicamente, ma compensata economicamente secondo precise formule e parametri gestiti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Come Funziona lo Scambio sul Posto

Il funzionamento pratico dello scambio sul posto è piuttosto semplice e può essere riassunto in 3 momenti:

  • - Produzione in eccesso: Durante le ore diurne, l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico supera spesso il fabbisogno istantaneo. Tale surplus viene immesso nella rete.
  • - Recupero nei momenti di necessità: Quando l’impianto non produce energia sufficiente, come durante le ore notturne, il consumatore può prelevare energia dalla rete.
  • - Compensazione economica: Il GSE determina un contributo basato su quanta energia è stata immessa e prelevata, assicurando un bilanciamento economico vantaggioso.

Nel processo la rete elettrica funziona come una riserva virtuale, permettendo il bilanciamento istantaneo tra produzione e consumo. Tuttavia, questo ruolo comporta:

  • -Ottimizzazione delle risorse rinnovabili: La rete assorbe energia nei momenti di eccesso, riducendo gli sprechi.
  • - Stabilità del sistema: La rete si configura come buffer per gestire le variazioni di carico, riducendo l’instabilità legata alla produzione intermittente.

Criticità Tecniche

  • - Perdite di Trasmissione: L’energia immessa in rete subisce perdite durante il trasporto, che non vengono compensate economicamente al prosumer.
  • - Dipendenza dalla Stabilità della Rete: In caso di blackout o instabilità, l’efficacia del sistema viene meno, esponendo il prosumer al rischio di interruzioni.

Vantaggi dello Scambio sul Posto

Lo scambio sul posto offre numerosi benefici, sia economici che ambientali, tra cui:

  • Riduzione dei costi in bolletta: Grazie alla compensazione economica, si abbassa il costo netto dell’energia prelevata dalla rete.
  • Ottimizzazione dell’autoconsumo: Permette di utilizzare al meglio l’energia prodotta, riducendo la dipendenza da fonti non rinnovabili.
  • Sostenibilità ambientale: Promuove l’uso delle fonti rinnovabili, contribuendo alla transizione energetica.

Come si calcola lo scambio sul posto? Componenti del Contributo in Conto Scambio

Il calcolo del contributo in conto scambio (Cs) è il cuore del sistema, basato su parametri economici e tecnici che necessitano di un’analisi dettagliata per massimizzare i benefici. Di seguito la formula utilizzata dal GSE per calcolare l'ammontare dei contributi e quindi lo scambio sul posto:

Cs = min(Oe;Cei) + CUsfx Es

Cerchiamo adesso di decifrare la formula

Energia Prelevata e Onere Energia (Oe)

L’energia prelevata dalla rete è valorizzata in base al Prezzo Unico Nazionale (PUN), una media ponderata dei prezzi zonali rilevati sulla Borsa Elettrica. Il valore è espresso in euro.

  • Variabilità del PUN: Il PUN varia su base oraria e zonale, riflettendo la domanda e offerta di energia in tempo reale.
  • Strategie per Ottimizzare: Pianificare il prelievo nelle fasce orarie in cui il PUN è più basso, utilizzando strumenti di monitoraggio in tempo reale.

Formula: Oe=PUN×kWh prelevati

Energia Immessa e Controvalore dell’Energia Immessa (Cei)

L’energia immessa in rete è valorizzata in base al prezzo zonale orario. Questo valore dipende dall’area geografica e dalla fascia oraria di immissione. Viene espresso in euro.

  • Prezzo Zonale Orario: Spesso inferiore al PUN, il che riduce il ritorno economico sull’energia immessa.
  • Ottimizzazione: Pianificare l’immissione nei momenti di maggiore richiesta energetica.

Formula: Cei=Prezzo zonale orario energia × kWh immessi

Corrispettivo Unitario di Scambio Forfettario (CUsf)

Il CUsf compensa parzialmente i costi fissi di sistema pagati in bolletta, come oneri di rete e gestione del sistema. Il valore viene espresso un centesimi di euro.

A livello di Impatto del CUsf maggiore è il rapporto tra energia scambiata ed energia consumata, maggiore è l’impatto positivo del CUsf.

Formula: CUsf=Oneri di sistema+Costi di reteCUsf

Chi Può Accedere allo Scambio sul Posto

Secondo il Decreto Legislativo 199/2021, possono accedere allo scambio sul posto:

  • - I clienti finali appartenenti a un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC).
  • - I clienti titolari di punti di prelievo e immissione, produttori di energia elettrica con impianti connessi ai punti stessi.

Esclusioni

  • Utenti che hanno usufruito del Superbonus 110%.
  • Dal 2025, il meccanismo sarà sostituito da alternative come l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili.

Per accedere allo scambio sul posto è necessario stipulare un contratto che prevede tra le sue caratteristiche la durata (un anno solare e tacito rinnovo) e la possibilità di recesso in qualunque momento senza alcun tipo di vincolo (è sufficiente inviare la disdetta dal portale del GSE con un preavviso di almeno 60 giorni dalla data in cui si desidera concludere il patto).

Qual è la differenza tra il Ritiro Dedicato e lo Scambio Sul Posto?

Ritiro Dedicato e Scambio Sul Posto sono due opzioni di gestione dell'energia offerte dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Sebbene entrambe abbiano finalità specifiche, le loro applicazioni e vantaggi variano in base alle caratteristiche dell’impianto e alle esigenze dell’utente.

  • Ritiro Dedicato: questo regime si basa sulla vendita diretta dell’energia prodotta e immessa in rete, risultando più adatto per impianti di grandi dimensioni con una produzione elevata e un autoconsumo ridotto o assente. In questi casi, lo Scambio Sul Posto sarebbe meno vantaggioso, poiché l’energia scambiata con la rete sarebbe trascurabile.
  • Scambio Sul Posto: prevede una compensazione tra l’energia immessa in rete e quella prelevata, rendendolo conveniente per impianti di piccole dimensioni, tipicamente residenziali, dove il consumo e la produzione energetica si bilanciano.

Come Scegliere il Regime Più Vantaggioso?

La scelta tra Ritiro Dedicato e Scambio Sul Posto dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione dell’impianto, il livello di autoconsumo e il bilanciamento energetico tra produzione e utilizzo. In generale:

  • Impianti residenziali di piccole dimensioni: lo Scambio Sul Posto è spesso la soluzione più conveniente.
  • Grandi impianti con minima autosufficienza: il Ritiro Dedicato garantisce un ritorno economico migliore.

Fine dello Scambio Sul Posto: Cosa Cambia?

Con il termine retroattivo dello Scambio Sul Posto, previsto entro la fine del 2024, il Ritiro Dedicato diventerà l’unico regime gestito dal GSE. Tuttavia, rimarrà possibile vendere l’energia prodotta direttamente sul mercato libero.

Per mitigare l’impatto della cessazione dello Scambio Sul Posto, si stanno sviluppando alternative come l’Autoconsumo Collettivo e le Comunità Energetiche Rinnovabili, meccanismi che incentivano l’autoconsumo istantaneo e la condivisione dell’energia tra utenti.

Nello specifico l'autoconsumo collettivo consente a più utenti di condividere l’energia prodotta localmente, ottimizzando i benefici per ciascun partecipante (come la riduzione delle perdite di trasmissione e un maggior controllo sui flussi); le comunità energetiche rappresentano un modello avanzato di condivisione dell’energia, basato su un sistema collaborativo tra produttori e consumatori. Tra i punti di forza delle comunità energetiche ci sono gli incentivi economici specifici per la produzione condivisa e una maggiore indipendenza dalla rete elettrica tradizionale.

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