Bonus sociale luce: come richiederlo
Tutto sulle agevolazioni economiche per le utenze di casa
Il bonus sociale per la fornitura di energia elettrica è un’agevolazione attiva da gennaio 2009, introdotta dal Governo e resa operativo dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti (ARERA) come misura sociale, per ridurre la spesa in energia elettrica e gas naturale e del sistema idrico delle famiglie in condizione di disagio economico e di quelle numerose e può essere richiesto al proprio Comune. Il bonus è previsto anche per i casi di disagio fisico cioè quando nel nucleo familiare è presente una persona in gravi condizioni di salute che richieda l'uso di apparecchiature salvavita alimentate a energia elettrica.
Bonus Energia 2022: chi ne ha diritto
Dal 1° aprile 2022, con il Decreto-legge n.17 del 01/03/2022, è stata alzata a 12.000 euro la soglia per poter accedere al Bonus Energia: sarà necessario compilare il modello ISEE sul sito dell'INPS e, se il valore risulterà uguale o inferiore a 12.000 euro, il Bonus Energia entrerà in vigore automaticamente per tutto l’anno 2022. In questo modo, per le famiglie italiane, sarà più facile ottenere agevolazioni per attutire il caro bollette. Precedentemente, la soglia per accedere al bonus era di 8.265 euro.
Il Bonus Energia 2022, quindi, può essere richiesto:
- dalle famiglie fino a 3 figli con ISEE pari o inferiore a 12.000 euro;
- dalle famiglie con più di 3 figli con un ISEE pari o inferiore a 20.000 euro;
- dalle famiglie con la presenza in casa di un soggetto in gravi condizioni di salute con un uso costante di macchinari medici;
- possessori di pensione di cittadinanza o reddito di cittadinanza.
Nei primi due casi, si può richiedere il bonus per disagio economico. Nell’ultimo caso, invece, si può richiedere il bonus per disagio fisico. Nel caso in cui sussistano i requisiti per entrambi i bonus, le agevolazioni sono cumulabili.
Bonus disagio economico
Bonus disagio economico: come si richiede e quali documenti servono
Dal 1° gennaio 2021, con il Decreto-legge n.124 del 26/10/2019, la procedura per il rilascio del bonus è stata automatizzata in quanto i dati vengono forniti dall’INPS. Non occorre, quindi, presentare alcuna richiesta per accedere al Bonus Energia 2022, il quale sarà accreditato direttamente in bolletta. Per richiederlo, quindi, sarà sufficiente compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per richiedere l’ISEE e ricevere, di conseguenza, direttamente lo sconto in fattura. Le persone che hanno difficoltà nella compilazione del modulo possono rivolgersi ad un CAF.
La sola eccezione riguarda il bonus disagio fisico, per il quale dovrà essere presentata una domanda apposita.
Come viene erogato il bonus?
Il cliente che ha fatto domanda per usufruire dello sconto sociale per disagio economico, può riconoscere il beneficio direttamente sulla bolletta elettrica, ma non in un’unica soluzione. Lo sconto è infatti, suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione del domanda. Dunque, ogni fattura riporta una parte del bonus.
Per verificare se il bonus è stato concesso, il cliente riceve una comunicazione apposita in bolletta. Quando è in corso di erogazione, sono messi in evidenza sempre in bolletta, nella sezione “totale servizi di rete- quota fissa”, sia l’avvenuta ammissione all’agevolazione sia l’importo di applicazione del bonus.
Mentre per conoscere lo stato di avanzamento della propria richiesta, si può verificare:
- Presso l’Ente dove è stata presentata la domanda di richiesta con l’apposita ricevuta rilasciata alla consegna della domanda.
- Chiamando il numero verde 800.166.654 fornendo il codice fiscale.
- Sul sito http://www.bonusenergia.anci.it/ nella sezione provata “controlla online la tua pratica”alla quale si può avere accesso fornendo il codice fiscale e le credenziali di accesso (ID e Password) rilasciate dal Comune o dal CAF presso cui si è fatta la richiesta.
Naturalmente lo sconto non verrà applicato automaticamente dopo l’avvenuta domanda di richiesta da parte del cliente, ma essa deve superare tutta una serie di passaggi di veridica che vengono effettuati da parte del Comune e di SGAte (sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle tariffe energetiche), ossia il sistema informativo online che si occupa di gestire l’intero iter per la verifica dei requisiti necessari del cliente per ottenere il bonus.
Per il disagio economico il bonus sociale è riconosciuto per un anno di fornitura. Al termine dei 12 mesi, per ottenere un nuovo bonus, l’utente deve rinnovare la richiesta di ammissione attraverso una nuova domanda di richiesta.
Come si rinnova la domanda?
Evidentemente il rinnovo della richiesta per il bonus sociale può essere effettuata solo se continuano a sussistere i requisiti per ottenerlo. La domanda si inoltra agli uffici comunali o al CAF, più o meno un mese prima della scadenza dell’agevolazione.
In ogni caso il sistema SGAte provvede a inviare un’apposita comunicazione quando si avvicina la scadenza del bonus, proprio per ricordare la data utile per il rinnovo.
Al momento del rinnovo il cliente deve presentare la domanda con allegata un’attestazione ISEE con data di scadenza non inferiore a 1-2 mesi successivi alla presentazione della domanda.
Ogni variazione delle condizioni necessarie per ottenere lo sconto (famiglia/residenza/reddito) deve essere comunica al sistema al momento del rinnovo. Ciò significa che, se durante i 12 mesi di bonus cambia, ad esempio, il numero dei componenti della famiglia, si può comunicare la variazione al sistema solo al momento del rinnovo della domanda di ammissione al bonus.
Solo in caso di cambio di residenza, l’utente beneficiario del bonus, deve recarsi presso il nuovo Comune o CAF di residenza presentando l’apposito modulo per il cambio di residenza che può essere consultato sul sito dell’Autorità.
Nel caso in cui si cambi il venditore di energia elettrica non accade nulla, l’agevolazione economica continua a essere erogata senza interruzioni.
Può interrompersi l’erogazione del bonus?
In alcuni casi previsti dall’Autorità, il bonus sociale può essere interrotto, come quando il Comune o il distributore della zona di residenza dell’utente rileva la mancanza di una o più condizioni necessarie e indispensabili per aver diritto all’agevolazione. Per esempio:
- I dati anagrafici non sono corretti
- La dichiarazione ISEE non è veritiera
- Il contratto energia elettrica da “residente” diventa “non residente”
- Il contratto energia elettrica viene intestato a altro soggetto tramite la voltura o il subentro
- La tariffa da “uso domestico” diventa “uso non domestico”
In questi casi il cliente riceve una comunicazione da SGAte nella quale viene informato dell’interruzione o revoca del bonus.
Bonus disagio fisico
Il bonus sociale per disagio fisico può essere ottenuto da tutti i clienti affetti da una grave malattia o da i clienti domestici presso i quali viva un soggetto affetto da una grave malattia che lo costringe ad utilizzare apparecchi elettromedicali.
Esiste un elenco delle apparecchiature elettromedicali che danno diritto al bonus, che può essere consultata nel Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011.
Come si richiede?
La domanda per richiedere lo sconto sociale, deve essere presentata al Comune di residenza dell’intestatario del contratto di fornitura per l’erogazione di energia elettrica. Oppure può essere presentata da un altro ente designato dal Comune stesso (CAF, Comunità Montane, ecc.).
Quali documenti servono per fare la domanda?
Per avere diritto all’agevolazione, il cliente deve essere rigorosamente in possesso di:
- Un certificato ASL che attesti: la condizione di gravi problemi di salute, la necessità di utilizzare apparecchi elettromedicali salvavita, quindi il tipo di apparecchio, le ore di utilizzo durante la giornata, e infine, l’indirizzo presso il quale è installato l’apparecchio salvavita.
- Il documento di Identità e il codice fiscale sia del richiedente che del malato qualora sia diverso dalla persona richiedente
- Il modulo da compilare in ogni sua parte che si trova sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico o presso il sistema SGAte
Anche in questo caso è necessario tenere a portata di mano alcune informazioni reperibili in bolletta:
- Codice POD
- La potenza impegnata o disponibile della fornitura
Per usufruire del bonus per disagio fisico non è necessario esibire l’ISEE.
Come viene erogato il bonus?
Il cliente che ha fatto domanda per usufruire dello sconto sociale per disagio fisico, può riconoscere lo sconto direttamente sulla bolletta elettrica, ma non in un’unica soluzione. Esattamente come per lo sconto per disagio economico, esso è suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dell’anno di fornitura.
Per conoscere lo stato di avanzamento della propria richiesta, si può verificare:
- Presso l’Ente dove è stata presentata la domanda di richiesta con l’apposita ricevuta rilasciata alla consegna della domanda
- Chiamando il numero verde 800.166.654 fornendo il codice fiscale
- Sul sito http://www.bonusenergia.anci.it/ nella sezione provata “controlla online la tua pratica”alla quale si può avere accesso fornendo il codice fiscale e le credenziali di accesso (ID e Password) rilasciate dal Comune o dal CAF presso cui si è fatta la richiesta
La domanda di richiesta da parte del cliente, deve superare tutta una serie di passaggi di veridica che vengono effettuati dal Comune e di SGAte .
È necessaria la domanda di rinnovo per il bonus?
Il bonus per disagio fisico non deve essere rinnovato: esso viene erogato fino al giorno in cui cessa l’uso delle apparecchiature elettromedicali. Tuttavia è possibile richiedere un adeguamento delle condizioni per l’agevolazione economica, qualora vengano installate nuove apparecchiature o nel caso in cui gli apparecchi salvavita già in uso nell’abitazione debbano essere utilizzati per più ore.
La richiesta di variazione può essere effettuata presso la voce “variazione apparecchiature” del modulo di richiesta del bonus.
L’Autorità consiglia, prima di presentare la domanda di variazione, di verificare con il simulatore del sistema SGAte, poiché potrebbe verificarsi il caso in cui, nonostante si siano cambiate le apparecchiature salvavita, il bonus sociale non subisce variazioni nel valore dell’importo.
Qualora il cliente beneficiario del bonus, non usi più gli apparecchi elettromedicali è tenuto a informare tempestivamente il proprio gestore di energia elettrica.
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