Canone Rai in bolletta: come funziona?
La tassa per la televisione nella fattura per l'energia elettrica
In seguito all’emanazione della Legge di Stabilità del luglio 2016 il Canone per l’abbonamento alla televisione pubblica Radiotelevisione Italiana (RAI), si paga nella bolletta dell’energia elettrica. L’importo è addebitato per ogni famiglia, indipendentemente dal numero di televisori posseduti, suddiviso in 10 rate mensili da gennaio a ottobre.
Vediamo insieme i dettagli.
Cos’è il canone RAI e come funziona?
Il canone Rai è un tributo che deve essere versato ogni anno da tutte le famiglie che posseggono un televisore in casa, secondo l’Art. 1 del R.D.L. del 21/02/1938 n.246. Tutto ciò è scritto nella legge di stabilità 2016 che ha introdotto il concetto di “presunzione di possesso” di un apparecchio televisivo, ovvero di ogni dispositivo capace di ricevere, decodificare e trasmettere il segnale televisivo, per tutti gli intestatari di un contratto di fornitura elettrica. Nonostante, infatti, il canone sia una tassa obbligatoria già dal 1938, il tasso di evasione era altissimo e per ridurre i casi di mancato pagamento è stato deciso di renderlo una tassa automaticamente addebitata nella bolletta della luce. In altre parole se un cittadino italiano ha intestato a suo nome un contratto di fornitura per l’energia, si presuppone che abbia anche un televisore, quindi, a prescindere che lo usi o meno, deve assolvere al pagamento del canone RAI nella bolletta, sia che riceva la fattura in formato cartaceo, sia in formato digitale.
Il canone Rai deve essere pagato una volta soltanto per tutti gli apparecchi televisivi detenuti nell’abitazione in cui si è indicata la residenza. Quindi, se si è in possesso di più televisioni all’interno del proprio appartamento, il canone Rai è dovuto solo una volta.
Costo del Canone
Il costo del Canone Rai ha subito in questi due anni, già dei cambiamenti: se nel 2016 il costo della tassa era pari a 100€, nel 2017 grazie al comma 40, legge 232/2016, il prezzo è stato ridotto di 10€ per un totale di 90€. Anche per il 2018 il costo del Canone Rai è di 90€.
L’importo è stato suddiviso in 10 rate mensili nelle bollette (gennaio-ottobre), per un totale di 9€ ciascuna. Qualora il fornitore con il quale si è stipulato un contratto di fornitura, preveda una fatturazione bimestrale, l’importo da saldare sarà 18€.
Chi non deve pagare il Canone Rai
- Non sono in possesso di un televisore.
- Abbiano compiuto il 75° anno di età, non abbiano un reddito lordo annuo superiore agli 8.000€ e che non vivano con un soggetto diverso dal coniuge in possesso di un reddito.
- Invalidi civili degenti in casa di riposo
- Militari di cittadinanza straniera (Forze Nato)
- Ospedali militari e case del soldato
- Agenti diplomatici e consolari
- Sale convegno
- Rivenditori di TV e negozi di riparazione TV
Tali casi permettono la decadenza del “principio di possesso”, ma per essere dimostrati necessitano di un’autocertificazione per l’esenzione del pagamento, da presentare all’Agenzia delle Entrate entro il termine di tempo predisposto.
Nel caso in cui, all’interno di uno stesso nucleo familiare (anche indicato come famiglia anagrafica), due persone sono titolari di più contratti per la fornitura dell’elettricità, devono inviare il modello di esenzione per non pagare il canone Rai indicando, nel quadro B del modulo, la singola persona della famiglia anagrafica che pagherà il canone.
Come presentare la domanda di esenzione
La procedura per non pagare il canone in bolletta richiede la compilazione e l’invio all’Agenzia delle Entrate del modulo appositamente approvato dalla stessa Agenzia.
Lo stesso modello è valido sia per i casi in cui non si è in possesso di un televisore (quadro A), sia per la dichiarazione che già un altro membro della propria famiglia paga la tassa (quadro B).
la richiesta deve essere inviata, assieme alla copia di un documento di riconoscimento, al seguente indirizzo:
Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino
L’invio dovrà avvenire tramite raccomandata senza busta, mentre per la data fa fede quella di presentazione che risulta dal timbro postale.
In alternativa esiste anche un modo più rapido ed efficiente, per inoltrare la domanda di esenzione: si tratta dell’invio dei documenti via posta elettronica certificata (PEC). L’indirizzo al quale spedire il tutto (modulo di dichiarazione sostitutiva di esenzione e copia di documento d’identità valido, entrambi firmati digitalmente) è il seguente:
cp22.sat@postacertificata.rai.it
La consegna dell’esenzione può anche avvenire a mano presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.
Il modulo va inviato entro il 30 giugno 2018.
A partire dal 1°luglio e fino al 31 gennaio 2018 sarà possibile richiedere l’esenzione per il canone Rai 2019.
Rimborso Canone Rai
Qualora il cliente abbia presentato nei tempi e secondo le modalità giuste, l’esenzione dal Canone Rai all’Agenzia delle Entrate, ma la tassa gli è stata addebitata ugualmente in bolletta per errore, allora l’utente ha diritto ad un rimborso.
L’istanza di rimborso può essere inviata via web, nell’apposita pagina che l’Agenzia ha messo a disposizione nel proprio sito. Altrimenti, si può inviare tramite posta raccomandata con la fotocopia del proprio documento di Identità e il modello compilato in ogni sua parte, che si trova nello stesso sito web dell’Agenzia.
L’indirizzo al quale inviare la raccomandata è: Agenzia delle entrate- Direzione Provinciale 1 di Torino - Ufficio di Torino 1- Sportello abbonamenti TV. Casella postale 22- 10121 Torino.
Sarà il vostro gestore elettrico a provvedere al rimborso nella prima bolletta utile.
Casa in affitto
Il pagamento del canone Rai è dovuto da chi detiene l’apparecchio televisivo e usufruisce materialmente del servizio. Nel caso delle case in affitto spetta all’affittuario versare l’importo se in possesso di un apparecchio televisivo. L’inquilino è tenuto, infatti, a pagare il canone Rai indipendentemente dalla proprietà dell’appartamento e dall’intestazione del contratto per la fornitura elettrica perché è in possesso di una televisione nell’appartamento in cui risiede in affitto.
Esistono però casi in cui l’inquilino non è tenuto al versamento del canone Rai per l’abitazione in cui risiede se:
- fa parte di una famiglia anagrafica dove il canone viene già pagato;
- è titolare di un contratto per la fornitura di energia elettrica per uso domestico e residenziale in cui il pagamento del canone è già addebitato.
In questi casi l’inquilino non deve mandare alcuna dichiarazione per l’autocertificazione.
Se la bolletta arriva al proprietario dell’appartamento, poiché si tratta di una seconda casa non è tenuto a pagare il Canone. In questo caso sarà l’affittuario a pagare il canone tramite modello F24.
Seconda casa
Se il cliente risulta essere intestatario di un contratto luce per una seconda abitazione, non dovrà pagare il canone due volte, ma soltanto per la prima casa.
Per qualsiasi informazione aggiuntiva o dubbio il cliente può contattare il Numero Verde per il Canone Rai 800.93.83.62, attivo dalle ore 9 alle ore 21, dal lunedì al sabato. Inoltre si può consultare il sito Rai www.canone.rai.it.
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