Come riattaccare la corrente elettrica?

Riattaccare la corrente significa ripristinare il corretto flusso dell'alimentazione elettrica in un ambiente o in un edificio, dopo un'interruzione. Ci possono essere diverse cause per l'interruzione dell'alimentazione elettrica, come ad esempio un blackout generale, un problema o un guasto con la linea di alimentazione esterna, un distacco dalla rete, problemi di morosità, un trasloco o nei casi più semplici un problema all'interno dell'edificio che fa scattare il contatore di continuo.

Non avere la corrente in casa o anche in un ufficio può essere pertanto un problema che richiede la massima attenzione, ma soprattutto un intervento tempestivo, che talvolta può essere risolto contattando il proprio fornitore luce e gas o nei casi più gravi facendo una richiesta di cambio fornitore. Ma procediamo passo passo per vedere cosa fare in caso di assenza di luce all'interno dell'abitazione e quali procedure seguire per riallacciare la fornitura di corrente elettrica.

Come riattaccare la corrente dopo un trasloco?

Durante un trasloco, è possibile che l'alimentazione elettrica venga interrotta per un certo periodo di tempo. Si tratta di uno dei casi più comuni di assenza della corrente elettrica ed è di norma facilmente risolvibile: in questi casi infatti l'impianto elettrico è presente, ma la fornitura è stata disattivata, magari perché il precedente inquilino ha richiesto un distacco della fornitura. Per riattaccare la corrente dopo un trasloco, è necessario contattare il proprio fornitore di energia elettrica e informarlo della volontà di attivare un contratto luce, o in alternativa è possibile contattare il fornitore del vecchio inquilino se desideriamo richiedere un subentro.

I tempi per la riattivazione della fornitura sono molto brevi, solitamente entro 7 giorni dall'invio della richiesta se l'utenza è libera; in caso di cambio fornitore invece i tempi potrebbero dilatarsi fino a raggiungere i 2 mesi. Per evitare brutte sorprese e rimanere senza corrente vi consigliamo di inoltrare la richiesta almeno 15 giorni prima del trasloco nella nuova casa. Per richiedere il subentro luce sarà necessario inviare al gestore le seguenti informazioni:

  • nome e cognome, indirizzo e contatti;
  • documento di identità e codice fiscale;
  • IBAN del conto corrente (in caso si desideri attivare la domiciliazione)
  • codice POD (numero che identifica il contatore);
  • codice cliente (se si dispone di una vecchia bolletta);
  • lettura del contatore

Per effettuare una verifica preliminare di eventuali morosità o più semplicemente per reperire i dati del contatore è possibile richiedere una vecchia bolletta al precedente inquilino; in alternativa è possibile inviare al gestore il codice POD che si trova su un cartellino attaccato al contatore.

Come riattaccare la corrente in caso di morosità?

Un altro caso di assenza di corrente in casa potrebbe essere legato a un mancato pagamento delle bollette: in questo specifico caso, occorre specificare che il gestore è pienamente autorizzato ad interrompere la linea di un cliente moroso, in quanto vanta un credito nei confronti di quest'ultimo. Come da indicazioni stabilite nel 2013 da ARERA, prima del distacco della corrente elettrica per morosità, il fornitore ha l'obbligo di inviare al cliente una lettera raccomandata contenente i dettagli del debito e le fatture non pagate. Una volta ricevuta la raccomandata, il cliente moroso ha 20 giorni di tempo per sanare la propria posizione, passati i quali il fornitore procederà automaticamente al distacco della luce.

Occorre però specificare che spesso i fornitori prima di effettuare il distacco definitivo dell'elettricità per morosità procede con un depotenziamento dell'energia elettrica: la potenza del contatore viene pertanto abbassata fino al 15% della potenza disponibile. Per fare un esempio pratico, se hai una fornitura classica da 3,3 kW, la potenza sarà diminuita fino a 495 W: come puoi intuire in questa situazione potrai comunque avere un utilizzo minimo della luce, ma al minimo utilizzo di un qualsiasi elettrodomestico la tua corrente potrebbe saltare.

Per riattaccare la corrente staccata per morosità, è necessario pertanto regolare i debiti con il fornitore di energia elettrica (in un'unica soluzione o concordando una rateizzazione del debito) e fornire una prova di pagamento. Una volta effettuato il pagamento, il fornitore provvederà a ripristinare l'alimentazione elettrica. Se la morosità è da attribuire al precedente inquilino, non dovrete saldare i debiti precedenti, ma provvedere al cambio di intestazione del contratto.

Come riattaccare la corrente in caso di mancato pagamento?

In caso di mancato pagamento, il fornitore di energia elettrica può decidere di interrompere l'alimentazione elettrica. Per riattaccare la corrente in caso di mancato pagamento, è necessario saldare completamente i debiti con il fornitore di energia elettrica e fornire copia del pagamento. Una volta effettuato il pagamento, il fornitore di energia elettrica provvederà a ripristinare l'alimentazione elettrica il primo giorno feriale utile.

Dal momento che la riattivazione della corrente elettrica ha un costo per il cliente, consigliamo di verificare sempre lo stato dei pagamenti per evitare il distacco. Pertanto in caso di difficoltà economiche è sempre meglio non farsi trovare impreparati e se necessario utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, dal bonus luce alla rateizzazione (nel caso sia già avvenuto il distacco e la somma da corrispondere al fornitore sia ingente.

Cosa fare in caso di difficoltà finanziarie: il bonus sociale

Per aiutare chi si trova in difficoltà nel pagamento delle bollette è possibile usufruire del bonus sociale luce, un aiuto economico erogato dallo Stato per le famiglie in disagio economico. Il bonus sociale è un'agevolazione attiva da gennaio 2009 e introdotta dal Governo per ridurre la spesa in energia elettrica, gas e sistema idrico delle famiglie in condizione di disagio economico e di quelle numerose. Hanno diritto di accesso al bonus sociale per luce e gas:

  • famiglie fino a 3 figli con ISEE pari o inferiore a 12.000 euro;
  • famiglie con più di 3 figli con un ISEE pari o inferiore a 20.000 euro;
  • famiglie con un soggetto in gravi condizioni di salute con un uso costante di macchinari medici;
  • possessori di pensione di cittadinanza o reddito di cittadinanza

Come riattaccare la corrente dopo un guasto alla rete?

Talvolta può accadere che le cause dell'assenza di luce all'interno dell'abitazione dipendano da un guasto alla rete. Questo è facilmente riscontrabile se la corrente elettrica manca anche nelle abitazioni vicine e potrebbe trattarsi di una interruzione temporanea della linea dovuta ad un guasto o talvolta a lavori programmati sulla linea. Nel caso però che la mancanza di corrente causa guasto riguardi solo la vostra abitazione, sarà necessario contattare direttamente il distributore di zona; è comunque possibile avvisare il proprio fornitore, ma con molta probabilità non farà altro che girare la segnalazione al gestore.

Tutti i gestori di energia elettrica hanno un numero verde dedicato ai clienti per segnalare guasti e problemi alla linea: i contatti li potete facilmente trovare in bolletta o nella propria area personale. Dopo aver contattato il servizio di segnalazione di guasti, il gestore invierà un tecnico specializzato per effettuare i dovuti controlli e riattaccare la luce e ripristinare così la rete elettrica.

Perché salta il contatore: come riattaccare la corrente dopo un guasto interno

E se il guasto fosse in casa? L'interruzione della luce elettrica potrebbe verificarsi anche quando il contatore scatta e non solo nei casi visti fino ad ora. In questi casi prima di procedere con il ripristino dell'alimentazione elettrica, è importante individuare la causa dell'interruzione che potrebbe essere un cortocircuito, una dispersione elettrico o un semplice sovraccarico. Uno dei modi più semplici è verificare se il salvavita è attivo; in caso contrario occorre verificare la presenza di fusibili bruciati o interruttori automatici tripli in posizione di apertura. Se si riscontrano problemi di questo tipo, è necessario sostituire i fusibili bruciati o ripristinare l'interruttore automatico per ripristinare l'alimentazione elettrica.

Se la corrente è assente e il salvavita è giù (non attivo) vi consigliamo di spegnere tutti gli elettrodomestici presenti in casa e riattivare il salvavita: a questo punto se il contatore continua a scattare potrebbe trattarsi di un cortocircuito e in questo caso sarà necessario contattare un elettricista.

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